CASTELLO, Valerio (Valeriano)
Giuliana Biavati
Figlio del pittore Bernardo e della sua seconda moglie Cristofina (o Cristoforina) Campanella, nacque a Genova il 15 dic. 1624 (Labò, 1926; Alfonso, 1968, [...] ora nel refettorio della Certosa di Pavia, in Arte lombarda, VI (1961), 2, p. 230; G. Biavati, V. C. tra Manierismo e Rococò, in Emporium, CXXXVI(1962), pp. 99-113; R. Manning-B. Suida Manning, Genoese Masters: Cambiaso to Magnasco (catal ...
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CERUTTI (Ceruti, Cerruto)
Andreina Griseri
Nati a Chieri da Gaspare e da una figlia del pittore Francesco Fea, i fratelli Antonio e Giovanni Francesco, data la consuetudine di lavoro nella bottega del [...] conservativa), permette una piena leggibilità. L'opera risente ancora, sia pure attraverso svolgimenti barocchi, dei risvolti accademici del manierismo dello Zuccari, a cui si legava la grande galleria di Carlo Emanuele I, e dei lombardi attivi nei ...
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GIOVANELLI, Orazio
Chiara Felicetti
Figlio di Alessandro, notaio e vicario vescovile di Fiemme, nacque a Cavalese (nel Trentino) tra il 1586 e il 1592.
Alessandro, dopo un primo matrimonio nel 1568 [...] delle opere lasciate in valle da artisti itineranti provenienti dai territori limitrofi, il primo approccio con i modelli del tardo manierismo veneto da parte del G. va ricondotto, più che a un precoce discepolato svolto a Venezia nella bottega di ...
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CATALANO, Antonio, detto l'Antico o il Vecchio
Michele Cordaro
Nacque a Messina intorno al 1560, come attesta il Susinno, il suo più antico biografo. Di umile origine, fece dapprima il calzolaio come [...] Conosciuto un pittore gesuita, il C. entrò al suo servizio e lo seguì poi a Roma. Qui risalì alle fonti del manierismo di derivazione raffaellesca, aggiornandolo con il vivace colorismo di F. Barocci di cui, attesta sempre il Susinno, fu allievo.
Si ...
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BOCCACCI (Boccaccino), Camillo
Alfredo Puerari
Figlio di Boccaccino e di Adriana di Farfengo, nacque a Cremona nel 1504 (nell'inventario dei beni ereditati dal padre, steso nel 1526, è dichiarato di [...] così egli fu il primo dei cremonesi a orientarsi verso la pittura parmense volgendosi al Parmigianino e dando l'avvio al manierismo cremonese con gli affreschi della chiesa di S. Sigismondo (1535-37). L'acceso cromatismo della pittura del B. risale a ...
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BETTI, Nicolò
Silvia Meloni
Figlio di Giovanni del Brigliaio, non se ne conoscono le date di nascita e di morte; risulta immatricolato all'Accademia del disegno l'8 ag. 1576, insieme con Domenico Buti, [...] Lo stile del B. sembra vicino soprattutto al Naldini e al Poppi, ai "mia giovani" del Vasari che innestano sull'aggiornatissimo manierismo del maestro una pennellata più sciolta ed evocativa, dai colori accesi di bagliori: e si può pensare che i cupi ...
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PEIRCE, Guglielmo
Federica De Rosa
PEIRCE, Guglielmo. – Nacque a Portici il 20 aprile 1909 da Carlo e Giulia Bernard. Il padre discendeva da una famiglia inglese giunta in Italia nella prima metà dell’Ottocento [...] personali ex-alunni, b. 7122). Dopo soli due anni decise, tuttavia, di lasciare il corso a causa del «volgare manierismo che vi regnava», uscendone «animato da idee rivoluzionarie e sovvertitrici» (Capri: 1905-1940, 1993, p. 165).
Dalla seconda metà ...
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BERTUCCI, Giovan Battista il Giovane (detto Giovan Battista dei Pittori)
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza, il 15 febbr. 1539, da Raffaele e da Barbara Baruffaldi. Benché anche il padre non fosse digiuno [...] Rinascimento nel palazzo Piancastelli di Fusignano,in Melozzo da Forlì, I(1937), p. 30 con ill.; A. Corbara. Aspetti del tardo manierismo faentino, ibid., VII(1939), p. 345 con ill.; A. Archi, La Pinacoteca di Faenza 1957, p. 11; Id., Guida di Faenza ...
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BRANDANI, Federico
Silla Zamboni
Figlio di maestro Agostino, nacque a Urbino intorno al 1522-25; la prima notizia documentata relativa a questo plasticatore è del 6 apr. 1538 e riguarda il suo apprendistato [...] Presepe ilB. si impegna nella dimensione inconsueta del tutto tondo con risultati assai brillanti, in cui i riflessi del manierismo emiliano (indubbie le affinità con il Begarelli) si intrecciano ad un inedito e schietto realismo.
Il contatto con i ...
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FONTANA, Alberto
Graziella Martinelli Braglia
Nacque verso la fine del sec. XV, probabilmente a Modena, città in cui visse ed operò. Non se ne hanno notizie prima del 1518, quando il F. ricevette pagamenti [...] di storia patria per le antiche prov. modenesi, s. 11, I (1979), pp. 85, 87 s.; G. Guandalini, G. Corni nel manierismo modenese, ibid., pp. 123 s.; C. Volpe, Nicolò dell'Abate, in Mostra di opere restaurate. Secc. XIV-XIX (catal.), Modena 1980 ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...