Beineix, Jean-Jacques
Paolo Marocco
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, nato a Parigi l'8 ottobre 1946. Accanito difensore di una politica d'autore, ha sostenuto, in maniera [...] Michel). Quattro anni dopo ha diretto il suo primo lungometraggio, Diva, un meta-thriller dalle scenografie intrise di manierismo pittorico. Impostosi all'attenzione del pubblico mondiale, B. ha potuto realizzare il suo secondo film con un budget ...
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Hanson, Curtis
Federico Chiacchiari
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Reno (Nevada) il 24 marzo 1945. Personaggio anomalo e multiforme, cresciuto ai margini della [...] Hitchcock. Ma nonostante il suo amore per l'epoca aurea del cinema americano, H. non è scaduto mai nel manierismo o nella pura citazione cinefila, bensì ha sempre cercato un giusto equilibrio tra intrattenimento e riproposta dei classici valori ...
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Figueroa, Gabriel
Stefano Masi
Direttore della fotografia messicano, nato a Città di Messico il 24 aprile 1907 e morto ivi il 27 aprile 1997. Tra i maggiori interpreti del bianco e nero, insieme a Gregg [...] e di Toland. Offrì il meglio di sé fra gli anni Quaranta e Cinquanta, giungendo ben presto a una forma di manierismo fotografico di cui rimase prigioniero. Pur se non vinse alcun Oscar (poco amato dall'establishment hollywoodiano, non andò oltre una ...
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Clift, Montgomery (propr. Edward Montgomery)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) l'11 ottobre 1920 e morto a New York il 23 luglio 1966. Conquistò il pubblico [...] , altre ‒ specie dopo il terribile incidente d'auto che ne sfigurò la magnetica fotogenia ‒ nei limiti di un attonito manierismo.
La chiave della breve vita infelice di Monty (così tutti lo chiamarono sempre) e della sua parabola divistica sta nel ...
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Lyne, Adrian
Demetrio Salvi
Regista cinematografico inglese, nato a Peterborough (Cambridgeshire) il 4 marzo 1941. Le precedenti esperienze professionali nel mondo pubblicitario, che lo accomunano ad [...] la canzone Flashdance… What a feeling, vincitrice dell'Oscar) e da una ricerca di immagini calibrate al limite del manierismo, caratterizzano Flashdance, incentrato su una giovane operaia (Jennifer Beals) che riesce a essere ammessa all'accademia di ...
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OLIVEIRA, Manoel de
Lorenzo Quaglietti
Regista cinematografico portoghese, nato a Oporto il 12 dicembre 1908. Compiuti gli studi in Portogallo e in Spagna, viene presto attratto dal cinema, e nel 1929 [...] (1978, Amore di perdizione) e Francisca (1981), opere in cui le pur diffuse tinte melodrammatiche non cedono mai al manierismo. Lo stile è sostanzialmente quello dei tableaux vivants e lo spazio in cui l'azione si compie ha dimensioni teatrali: ma ...
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Astruc, Alexandre
Giorgio De Vincenti
Regista, romanziere, critico cinematografico e letterario francese, nato a Parigi il 13 luglio 1923. Raffinato autore di film spesso di ispirazione letteraria, [...] presente l'intellettualismo raffinato che caratterizzerà la produzione successiva di A. e che motiverà le accuse di freddezza e manierismo che gli verranno mosse dalla critica. Attratto dalla letteratura, A. adattò G. de Maupassant per Une vie (1958 ...
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Trauner, Alexandre
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 3 agosto 1906 e morto a Omonville-la-Petite (Francia) il 5 dicembre 1993. Dal 1929, trasferitosi a [...] a quello dei due autori, ai quali è strettamente legato per i caratteri poetici e gli elementi di manierismo letterario. Con questi presupposti T. ricostruì una Francia anteguerra che sembra 'vera', pur essendo interamente ricostruita in studio ...
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Lásky jedné plavovlásky
Francesco Pitassio
(Cecoslovacchia 1965, Gli amori di una bionda, bianco e nero, 82m); regia: Miloš Forman; produzione: Rudolf Hajek per Barrandov; sceneggiatura: Miloš Forman, [...] forme narrative più strutturate di Hoří, má panenko! (Al fuoco, pompieri!, 1967) e portò taluni a parlare di manierismo nella regia di Forman.
Lo stile di Lásky jedné plavovlásky manifesta delle componenti distintive delle nuove ondate degli anni ...
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Regista cinematografico italiano (Rimini 1920 - Roma 1993). Regista tra i più significativi della storia del cinema, che ha attraversato con tratti di indiscutibile ed esemplare leggerezza, grandissimo [...] presente si fanno più angosciate, e si accentua la tendenza del racconto all'apologo e dello stile a un certo manierismo. Nel 2019-2020, nella ricorrenza del centenario della nascita, al regista è stata dedicata la mostra Fellini 100. Genio immortale ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...