EPICURO, Marcantonio
Simona Foà
Nacque nel 1472 in Abruzzo, in una località della regione dei Marsi, forse Tagliacozzo o Avezzano.
I genitori furono probabilmente lavoranti della famiglia Orsini, che [...] . 305, 316-319; G. Ferroni-A. Quondam, La "locuzione artificiosa". Teoria ed esperienza della lirica a Napoli nell'età del Manierismo, Roma 1973, pp. 250-256; E. Bonora, in Storia della letteratura italiana, diretta da E. Cecchi-N. Sapegno [Garzanti ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] i pittori B. Spranger e H. von Aachen e lo scultore A. De Vries, cui si deve la variante più sofisticata del manierismo.
Fino alla fine del 17° sec. il barocco è legato alla tradizione dell’Italia settentrionale ma in seguito, a opera dello scultore ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] tutti coloro che ragionavano con principi metastorici, individuavano nella cultura occidentale un continuo alternarsi di periodi di B. (o Manierismo) e di Classicismo. Ebbene, agli inizi del 21º sec. ci si sta rendendo conto, sia pure senza piena ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] di tra la massa fresca; e io la prenderei allora sul mucchio divenuto letto ...» (Solus ad solam). La semplicità di un simile manierismo è veramente disarmante. Ma sotto certi aspetti il d'Annunzio è un semplice, vede gli uomini in bianco e nero, o ...
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DELLA FONTE (Fonzio), Bartolomeo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze da Giovan Pietro di Matteo nel 1446, come si ricava dalla lettera di dedica ad Amerigo Corsini che il D. stesso premise alla raccolta [...] riferisce agli anni 1467-1513, ricalca il gusto dell'epoca, e quindi non è privo di quella veste retorica e di quel manierismo proprio di simili opere, anche se l'autore avverte di scrivere con sincerità e per l'intima cerchia degli amici. Per questo ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] espressiva che agisce tanto sul significante quanto sul significato dei modelli, con una spiccata tendenza verso un "manierismo" a volte enigmatico: dove tuttavia il perseguimento della variatio ad ogni costo non si esaurisce nella mera ricerca ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] , l'esercizio espressivo dello scrittore con un'aderenza alla materia trattata, una pregnanza altrove scaduta a gratuità e manierismo. Da questo racconto in poi si attenua sensibilmente l'ispirazione narrativa del F. che verrà ora sostituita quasi ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] A. Quondam: cfr. il cap. II L'ideologia cortigiana di G. C. C., pp. 503-33, e il paragrafo 4 L'indifferenza teorica del C., pp. 368-72, del cap. I Dalla parte del Tasso nella sezione Dal manierismo al barocco della Storia di Napoli, V, Napoli 1972. ...
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JAHIER, Piero
Giuseppe Izzi
Nacque l'11 apr. 1884, secondo di sei figli, da Pier Enrico e da Giuseppina Danti, a Genova, dove la famiglia si trovava per una missione pastorale del padre.
Pier Enrico, [...] 8), nella felicità di un contatto elementare e genuino tra uomini, non senza qualche rilevato compiacimento paternalistico o manierismo letterario.
A giustificare la pagina non scritta della sua vita letteraria lo J. presentò come "alibi del silenzio ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] sé. Nelle Odi il suo temperamento di lirico è congeniale con la forma ellenistica depurata di ogni eccesso e manierismo neoterico, riportata alle fonti della grande lirica classica greca, della quale egli cerca la limpidezza dell’espressione, mentre ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...