MALIPIERO, Girolamo
Paolo Zaja
Nacque a Venezia, probabilmente intorno al 1480, da Andrea e da una figlia di Zaccaria Calbo, entrambi appartenenti a famiglie patrizie. Ebbe tre fratelli, Gianfrancesco, [...] , Gli annali della tipografia veneziana di Francesco Marcolini, Bologna 1953, pp. 21-26, 78 s., 167-170; E. Taddeo, Il manierismo letterario e i lirici veneziani del tardo Cinquecento, Roma 1974, pp. 180-182; L. Baldacci, Il petrarchismo italiano del ...
Leggi Tutto
CORTESE, Giulio
Ninni Pennisi
Nacque a Modena (ma Chioccarelli propende per una origine napoletana) attorno al 1530, da nobile famiglia. Sacerdote (secondo il Regio, invece, "cavaliere napoletano"), [...] fonte della giovanile "poetica" campanelliana, in Giornale stor. della lett. ital., CXLVIII (1971), pp. 316-326; A. Quondam, Dal Manierismo al Barocco, per una fenomenologia della scrittura poetica a Napoli tra '500 e '600, in Storia di Napoli, V, 1 ...
Leggi Tutto
SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] , […] interlocutori a distanza […] essendo tutti legati ai temi 'ortodossi' della fin'amor, nonché all'uso di una maniera raffinata ma anche, nel contempo, priva di eccessive asperità" (Meneghetti, 1992). È un fatto che, per quanto verosimilmente ...
Leggi Tutto
I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] ; infine gli spunti ironicamente metalinguistici (per es., nella sesta strofa, con l’implicita opposizione tra l’artefatto e manierato proenzalesco del giullare e il più diretto e genuino dialetto della donna genovese).
Si tratta dunque di un uso ...
Leggi Tutto
ALGAROTTI, Francesco
Ettore Bonora
Nacque a Venezia l'11 dic. 1712 da Rocco, facoltoso mercante, e da Maria Mercati. Dopo aver fatto i primi studi nella città nativa, fu per un anno a Roma al Collegio [...] sull'essenza della pittura, illustrava il suo gusto nelle arti figurative, gusto sostanzialmente classicheggiante, avverso al manierismo e disposto ad accettare con largo eclettismo tutta la migliore tradizione della pittura moderna da Raffaello a ...
Leggi Tutto
GIDINO (Ghidino) da Sommacampagna
Gabriella Milan
Nacque presumibilmente a Verona in un anno non precisabile del decennio 1320-30, come testimonierebbe un documento del 5 maggio 1352 (segnalato dal [...] . Questo primato è confermato dal fatto che entrambi i trattatisti applicano al sonetto gli artifici tipici di quel "manierismo combinatorio" (Folena) molto diffuso all'epoca in area veneta. G. porta alle estreme conseguenze quei paragrafi tempiani ...
Leggi Tutto
CINI, Giovan Battista
Michele Feo
Nacque a Pisa il 30 giugno del 1528 (1529 stile pisano) da una famiglia di mercanti di lana e fu battezzato con il nome di Giovanni nella cappella di S. Piero in Padule. [...] ristampata numerose volte e ultimamente la testimonianza riguardante il C. è riprodotta in F. Marotti, Lo spettacolo dall'Umanesimo al Manierismo, Milano 1974, pp. 212-218, e, in Il teatro ital., II, La commedia del Cinquecento, a cura, di G. Davico ...
Leggi Tutto
COSTO, Tommaso
Vera Lettere
Nacque a Napoli. Si ignora l'anno di nascita e quello di morte.
Morto il padre innanzi tempo, la madre si risposò con un certo Montorio, dal quale ebbe altri figli. Finiti [...] della letter. ital., Il Seicento, Milano 1967, pp. 709 s.; A. Quondam, La protrazione del classicismo: T. C., in Dal Manierismo al Barocco. Per una fenomenologia della scrittura poetica a Napoli tra Cinque e Seicento, in Storia di Napoli, V, Napoli ...
Leggi Tutto
GILIO, Giovanni Andrea
Michele Di Monte
Nacque a Fabriano in un anno non precisabile della prima metà del XVI secolo (la sua prima opera nota fu pubblicata nel 1550). Nulla si conosce circa la sua formazione [...] arti figurative nella riforma cattolica, in Arch. italiano per la storia della pietà, IV (1965), pp. 130-132; J. Shearman, Il manierismo (1967), Firenze 1983, pp. 68, 126, 138; L. Grassi, Teorici e storia della critica d'arte, Roma 1970, pp. 216, 220 ...
Leggi Tutto
GARETH (o Garret), Benet (Cariteo, Chariteo)
Angela Asor Rosa
Nato a Barcellona, in Catalogna, intorno al 1450, in patria ricevette una prima educazione classica. Il nome Cariteo o Chariteo (allievo [...] , pp. 192 s.; B. Croce, Il Cariteo, in Poeti e scrittori del tardo Rinascimento, I, Bari 1958, pp. 36-43; G. Weise, Manierismo e letteratura, in Rivista di letterature moderrne e comparate, XIII (1960), pp. 14 s.; G. Contini, Il codice de Marinis del ...
Leggi Tutto
manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...