GILIO, Giovanni Andrea
Michele Di Monte
Nacque a Fabriano in un anno non precisabile della prima metà del XVI secolo (la sua prima opera nota fu pubblicata nel 1550). Nulla si conosce circa la sua formazione [...] arti figurative nella riforma cattolica, in Arch. italiano per la storia della pietà, IV (1965), pp. 130-132; J. Shearman, Il manierismo (1967), Firenze 1983, pp. 68, 126, 138; L. Grassi, Teorici e storia della critica d'arte, Roma 1970, pp. 216, 220 ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] 'è un altro elemento che sembra provare come, al pari di Annibale, anch'egli provasse una vera e propria avversione per il manierismo, se è vero che aveva l'intenzione di distruggere gli affreschi di Giovanni De Vecchi nella cupola del Gesù (che pure ...
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DELLA ROVERE, Giovan Mauro, detto il Fiamminghino
Leonardo Caviglioli
Nacque nel 1575 a Milano (Besta, 1933), come il fratello maggiore Giovan Battista alla cui biografia si rimanda per l'origine del [...] (Gloria d'angeli, affreschi firmati e datati).
In queste prime opere il D. rivela una cultura affine a quella dei manieristi del primo Seicento romano (E Fenzoni, gli Alberti, il Pomarancio e il Cavalier d'Arpino), per la grandiosità e il dinamismo ...
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GONZAGA, Ercole
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova, secondogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este, il 22 nov. 1505. Ricevette al battesimo il nome Luigi, ma fu chiamato Ercole in onore [...] , politica e cultura nella Firenze di Cosimo I, Torino 1997, ad ind.; G. Peretti, La pittura a Mantova nell'età di E., in Manierismo a Mantova. La pittura da Giulio Romano all'età di Rubens, a cura di S. Marinelli, Milano 1998, pp. 33-52; R. Tamalio ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] all'Ill.mo et Rev.mo Farnese, che io non credo si possa obligar tanto. Prego V. S. che, con quella eccellente sua maniera, faccia fede a S. S. che non ha fra tanti servidori a chi io ceda in desiderar di honorarla et riverirla et servirla, cedendo ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...