CIRCIGNANI, Antonio, detto il Pomarancio
Michele Cordaro
Fu il figlio primogenito del pittore Nicolò e di Teodora Catalucci e, come il padre, venne soprannominato il Pomarancio. Egli nacque con sicurezza [...] l'opera del Cavalier d'Arpino e degli altri artisti che tentano una rivitalizzazione dall'interno delle stanche propaggini del manierismo.
Questo processo è ancora più avanzato nella cappella di S. Aniceto del palazzo Altemps. Sono del C. le pitture ...
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CARDUCCI, Michelangelo
Sandra Vasco
Nacque a Norcia nella prima metà del XVI secolo e, secondo lo Gnoli (p. 81), fu forse indirizzato all'arte dal conterraneo Camillo Angelucci da Mevale, pittore all'epoca [...] .C.N." e dat. 1560 (Sordini, 1909, pp. 193 s.); la composizione, gremita di figure, si allaccia strettamente al manierismo michelangiolesco e raffaellesco. Nel 1562 il pittore firmò i dipinti esterni e interni di una grande nicchia nella chiesa della ...
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CATANEO (Cattaneo), Pietro
Arnaldo Bruschi
È incerta la data di nascita, da porsi presumibilmente nei primissimi anni del sec. XVI, di quest'artista senese, figlio di Giacomo, il quale, benché attivo [...] , oratori e spedali senesi, in Bull. sen. di storia patria, XLVIII [1941] p. 298;F. Secchi Tarugi, Aspetti del manierismo nell'architettura senese del Cinquecento, in Palladio, XVI [1966], 1-4, pp. 108 s.). Incerta è anche la partecipazione del C ...
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Vedi RODIA, Arte ellenistica dell'anno: 1965 - 1996
RODIA, Arte ellenistica
L. Laurenzi
Conosciamo molte firme di scultori attivi in R., durante l'ellenismo e dalle iscrizioni trovate nei santuarî di [...] un principio di arcaicismo, come del resto le proporzioni eccessivamente longilinee. Non si tratta ancora di un manierismo, ma di un pre-manierismo o affettazione stilistica come in una statuetta di un Ermafrodito, sempre trovata a Coo, dove lembi di ...
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PICCININI, Silla
Cristina Galassi
PICCININI (Pecennini, Peccenini), Silla (Scilla). – Ignoti sono gli estremi biografici di questo pittore, che risulta documentato per la prima volta a Perugia nell’ottobre [...] cui Piccinini ripropone qui il facile eclettismo, capace di riunire in un linguaggio duttile e spigliato svariate tendenze del manierismo tosco-romano, con esiti di immediata comprensione e di fresca vivacità narrativa.
Nel 1585 l’artista si iscrisse ...
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LIBANIO (Λιβάνιος, Libanius)
G. Manganaro
Celebre avvocato e maestro di retorica, nato ad Antiochia sull'Oronte, nel 314 d. C. e morto circa nel 393.
L. proveniva da famiglia della grande borghesia locale, [...] ben 64 discorsi, 1544 lettere, numerose declamazioni e altri scritti retorici) si rivela preziosa e, pur attraverso il manierismo di stile caro alla tarda sofistica, uno specchio di aspetti della vita sociale e degli ideali paganeggianti proprî alle ...
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BORGHESE, Ippolito
Oreste Ferrari
Mancano notizie biografiche di questo pittore, nativo di Sigillo in Umbria, ma operante prevalentemente nell'Italia meridionale e morto prima del 1630.
La più antica [...] Vergine Assunta della cappella del Monte di Pietà a Napoli.
In queste opere si riflette una strettissima adesione alla maniera di Francesco Curia, sostenuta tuttava anche sii contatti diretti con le matrici culturali del Curia stesso, ossia con le ...
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PROVIDENCE, Pittore di
M. Cagiano de Azevedo
Ceramografo greco che deriva il nome da un'anfora del museo di Providence (15.005) proveniente da Vulci, con la figura di Apollo. La sua cronologia è fissata [...] Collezione Gallatin a New York, o quelle dell'anfora che gli ha dato il nome. Tuttavia nei panneggi si nota ancora un residuo di quel manierismo che era stato tanto di moda fra il 510 e il 490 a. C., e che in lui è però attenuato dal senso dei volumi ...
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Nome con cui è noto il pittore e architetto Giulio Pippi (Roma 1492 o 1499 - Mantova 1546), il più fedele allievo di Raffaello. Collaborò ai cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina (1515) ed eseguì [...] per il palazzo Marmirolo, l'interno del Duomo, il Mercato del pesce e il palazzo del Te, dove il suo manierismo latente si manifestò ampiamente anche nei rafforzati effetti plastici e monumentali e nei ritmi spezzati e trasgressivi. A Mantova eseguì ...
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DAL PONTE, Leandro, detto Bassano
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Quarto figlio di Iacopo e di Elisabetta Merzari, terzo fra quelli che sopravvissero alla prima infanzia, nacque il 10 giugno 1557 a Bassano [...] A cominciare dal 1580 circa si possono riconoscere opere dovute tutte alla sua mano: di questo momento, ancora molto vicino alla maniera di Iacopo, possono essere il Cristo deposto dagli angeli nel sepolcro del Museo civico di Bassano, la S. Anna con ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...