ROCHE E DINKELOO
Roberto Cherubini
Studio di architettura statunitense, costituito dal sodalizio professionale degli architetti Kevin Roche (nato a Dublino il 14 giugno 1922, naturalizzato negli Stati [...] innegabilmente segnano anche l'adesione, sebbene temperata da un sempre presente rigore progettuale, a un certo manierismo postmoderno. Tra tali opere, andate incontro a diversa fortuna critica nel contesto statunitense caratterizzato dallo spiccato ...
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CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] pp. 79 s.; M. Gregori, I ricordi figurativi di A. Manzoni, in Paragone, I ( 1950), 9, pp. 11-13; G. Testori, Mostra del maniero piemontese e lombardo del '600 (catal.), Torino 1955, pp. 21-25, 41-46; Id., Inediti del C. giovane, in Paragone, VI (1955 ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] . Turnure, The organ shutters of Milan cathedral, in Il duomo di Milano, Milano 1969, pp. 219-30; G. Bora, Disegni di manieristi lombardi, Vicenza 1971, ad Ind.; R. P. Ciardi, Addenda figiniana, in Arte lombarda, XVI(1971), 36, pp. 267-74; G. Neerman ...
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GHISI, Giorgio
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1520 a Mantova, da Ludovico, mercante originario di Parma (D'Arco, 1857, p. 268).
Benché non esista alcuna notizia sulla formazione del G., è certo che avvenne [...] Sogno di Raffaello, più precisamente un'Allegoria della vita umana, di certo il suo capolavoro.
L'opera riassume in maniera paradigmatica il percorso del G. e le componenti della sua arte incisoria: l'influenza di Raffaello nella figura dell'uomo ...
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DOMENICO Fiorentino (Domenico del Barbiere)
Fabio Fiorani
Nei documenti che attestano la sua attività artistica, certificazioni e atti notarili trovati in Francia, soprattutto a Troyes (Archivio municipale), [...] poi sostenibili alcune proposte di Herbet (1899, nn. 13, 14, 15) sia per Dieci uomini nudi presso degli scogli, che non ricalca la maniera di D., sia per Pandora e la Fama, che recano il monogramma D. B. (mai usato da D., che era solito firmarsi con ...
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CAIRO (del Cairo), Pier Francesco
Giovanna Grandi
Nacque in Santo Stefano in Brivio, presso Varese, il 26 sett. 1607, da Pietro Martino. La famiglia si trasferi poi, per poco tempo, a Varese, e non [...] Morazzone, in Commentari, II(1951), p. 114; G. Testori, SuF. del C., in Paragone, III(1952), n. 27, pp. 24-43; Id., Manierismo piemont. e lombardo del '600 (catal.), Torino-Ivrea 1955, pp. 35-38, 60-63; G. A. Dell'Acqua, Due inediti del '600lombardo ...
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D'ENRICO, Melchiorre (Melchiorre il Vecchio)
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni il Vecchio del "Riale di Alagna" in Valsesia (cfr. in questo Dizionario la voce D'Enrico, famiglia) e penultimo della prima [...] , 55, 83, 85; S. Stefani Perrone, Giovanni D'Enrico urbanista e architetto al Sacro Monte di Varallo in Valsesia, in Fra Rinascimento, manierismo e realtà. Scritti di storia dell'arte in memoria di A. M. Brizio, Firenze 1984, p. 133;G. F. Bianchetti ...
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LOMBARDELLI, Giovanni Battista
Bernadetta Nicastro
Nacque tra il 1535 e il 1540 a Montenuovo oggi Ostra Vetere, nell'Anconitano, e per questa sua provenienza è spesso ricordato dalle fonti come "della [...] ), a cura di P. Dal Poggetto, Cinisello Balsamo 1992, pp. 322-327; D. Matteucci, Presenze marchigiane e cultura fiorentina: aspetti della maniera a S. Spirito in Sassia di Roma da Paolo III a Clemente VIII, in Storia dell'arte, 1996, n. 88, p. 309 ...
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Tiziano Vecellio
Caterina Volpi
Il maestro del colore
Gloria di Venezia e simbolo del suo Rinascimento, Tiziano seppe interpretare al meglio le peculiarità che rendono unica la pittura veneziana: il [...] Ss. Nazzaro e Celso, si assiste a un progressivo mutamento dello stile di Tiziano, nel senso di una crescente adesione al manierismo toscano e romano. Le figure si fanno più monumentali e drammatiche, le luci più cupe, aumentano le citazioni da opere ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] gli errori e degli abusi de’ pittori circa l’historie, per Antonio Gioioso, Camerino 1564, in Trattati d’arte del Cinquecento, fra Manierismo e Controriforma, a cura di P. Barocchi, 3 voll., Bari 1960-1962, II, 1961, pp.1-115,, in partic. pp. 28, 45 ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...