VETRATA
Valerio Mariani
Intendendo con questo termine l'insieme di frammenti vitrei commessi secondo un disegno prestabilito e tendenti a un effetto estetico, le origini della vetrata vanno ricercate [...] del Popolo a Roma, e in quelle di Cortona e d'Arezzo, un felice interprete delle tendenze coloristiche del "manierismo" fiorentino.
Il Sei e Settecento, nel sempre maggiore sforzo d'imitare la pittura parietale, distrussero la bellezza della vetrata ...
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DAL PONTE, Iacopo, detto Bassano
William R. Rearick
Figlio del pittore Francesco il Vecchio e, verosimilmente, della sua prima moglie Lucia Pizzardini, nacque a Bassano del Grappa (in prov. di Vicenza) [...] di motivi formali romani e di colori squillanti.
Il problema del se, per quali strade e in quale grado il D. sia stato manierista, è pertinente più che altro ai suoi quadri del 1538-45, anni nei quali tramite Pordenone, Salviati, Vasari e altri fu ...
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FARINATI, Paolo
Giovanna Baldissin Molli
Figlio del pittore Giovanni Battista di Cristoforo e di Lucia Bonato, nacque a Verona nel 1524; fu pittore, incisore, probabilmente scultore e architetto.
Il [...] pale d'altare, si ha l'impressione che venga lentamente sostituito, presso la committenza veronese di rango più elevato, dal manierismo di sapore rudolfino di Felice Brusasorci. Le pale del F. sono ora per lo più destinate alla provincia o a località ...
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HENDRICKSZ, Dirck (Teodoro d'Errico)
Susanna Falabella
Nacque ad Amsterdam tra il 1542 e il 1544 da Henrick Centen (P. Leone De Castris, 1991, p. 330).
La ricostruzione del percorso pittorico dell'H., [...] in Italia. Il Cinquecento, II, Milano 1988, pp. 494-497, 509, 511, 521, 740; C. Vargas, Teodoro d'Errico: la maniera fiamminga nel Viceregno, Napoli 1988; P. Leone De Castris, Teodoro d'Errico: i quadri "privati", in Prospettiva, 1989-90, nn. 57-60 ...
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PIAZZA, Callisto
Mauro Pavesi
PIAZZA, Callisto (Calisto). – Nacque verosimilmente a Lodi, intorno al 1500, secondogenito del pittore Martino e di Angela da Treviglio. Poche le notizie documentarie sulla [...] di pittori nel Cinquecento (catal.), Milano 1989 (in partic. S. Bandera Bistoletti, p. 267; G. Bora, I Piazza e la fortuna della «maniera», pp. 239-261; M. Marubbi, Gli affreschi di C. P. nell’oratorio di S. Rocco a Dovera, 1989a, pp. 287-292; Id ...
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FALCONETTO (Falconeto, Falconetti)
Enrico Maria Guzzo
Famiglia di artisti vissuti quasi sempre a Verona nella contrada della Beverara (o in quelle limitrofe di Ferrabuoi e di S. Zeno) e attivi lungo [...] del Moro e Giovanni Battista Fontana o del dalmata Andrea Meldolla detto lo Schiavone, al processo di diffusione del manierismo nell'area veneta e padana: alcuni fogli derivano da disegni del Parmigianino, ad esempio il Progetto di sepolcro (Bartsch ...
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GUERRA, Giovanni
Mario Bevilacqua
Nacque nel 1544 a San Donnino della Nizzola, presso Modena, da Baldassarre, artigiano, e Lucia Versi; furono artisti anche due suoi fratelli, Giovanni Battista e Gaspare. [...] un primo giudizio valutativo ritenuto ancora di grande interesse ("Parmi valso assai nell'invenzione, et nel Disegno, et nella maniera d'ornare ma poco nel colorire"). Baglione (1642) riservava al G. una biografia estremamente circostanziata, con un ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] paternità di G. che, nei primissimi anni Venti, subito dopo il Noli me tangere, doveva essere venuto in contatto con la maniera dei ferraresi, e del Dosso (Giovanni Luteri) in particolare, cui si rifaceva anche Girolamo da Carpi. Il che spiega l ...
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COSIMO di Domenico di Bonaventura (Cosmè, Gusmè [del] Tura)
Creighton E. Gilbert
Il padre Domenico, "callegaro", era originario di Guarda nel Ferrarese dove suo padre, Bonaventura, era fattore (Righini, [...] complessi è suggestiva perché spesso queste pale rappresentano la Madonna, ma bisognerebbe presumere che la tavola sia stata tagliata in maniera non suggerita né dal suo disegno né in altro modo.
È difficile tracciare una cronologia dello stile di C ...
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BARTOLINI, Luigi
Arnaldo Bocelli
Giuseppe Marchiori
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Nacque a Cupramontana (Ancona) l'8 febbr. 1892 da Giuseppe e da Vittoria Bonci, che vi conducevano una fattoria. Terminate le scuole medie, venne [...] il 1945, un tono aggressivo, molto vicino allo stile grafico degli espressionisti tedeschi.
Tra l*una e l'altra maniera vanno collocate altre stampe più sfumate o con carattere di rapide annotazioni, arabeschi della realtà, nelle quali si accenna ai ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...