BERRETTINI, Pietro (Pietro da Cortona)
Giuliano Briganti
Nacque a Cortona, nella parrocchia di S. Cristoforo, il 1°nov. 1596, da Giovanni Berrettini e da Francesca Balestrari.
La famiglia dei Berrettini [...] del Belvedere, della Villa d'Este di Tivoli e del tempio della Fortuna di Palestrina, ma anche del manierismo fiorentino (Buontalenti), sistemò scenograficamente il terreno a scale e terrazze, grotte e fontane, mentre il palazzetto era composto ...
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COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] quadri famosi di Giorgione e di Tiziano; ancor più vivo il successo nella bizzarra stagione che noi chiamiamo del manierismo e del barocco: tra gli imitatori, Agostino Carracci, Bernini, Pietro da Cortona. In letteratura l'influsso della lingua del ...
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GRANACCI, Francesco
Monica Grasso
Figlio di Andrea di Marco e di una Lisabetta di cui si ignora il casato, nacque nel 1469 a Villamagna di Bagno a Ripoli, presso Firenze, in un podere di proprietà del [...] di Betsaida. Movimenti nell'arte fiorentina del Cinquecento, Firenze-Siena 1995, pp. 139-182; R. Bartoli, F. G., in L'officina della maniera (catal.), a cura di A. Cecchi - A. Natali - C. Sisi, Firenze 1996, pp. 250 s., 312 s., 322 s.; A. Natali ...
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CALAMECH (Calamecca)
Francesco Neri Arnoldi
Famiglia di artisti carraresi, attivi a Messina nella seconda metà del secolo XVI, il cui nome trae origine da una località presso Carrara, denominata la Calamecca.
Primo [...] di Messina, 9 ag. 1932; A. Vetituri, Storia dell'arte italiana, X, 2, Milano 1936, pp. 434 ss.; G. Bellafiore, La maniera…, Palermo1954, pp. 29, 50, 58-60, 78; B. Saccone, Rinaldo Bonanno, in Commentari, XI(1960), pp. 117-120, 125; M. Accascina ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] in Palladio e Verona (catal.), a cura di P. Marini, Padova 1980, pp. 202 s.; M. Repetto Contaldo, F. Torbido: da Giorgione alla "maniera", in Arte veneta, XXXVI (1982), pp. 62-80; Id., F. Torbido detto il Moro, in Saggi e memorie di storia dell'arte ...
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CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] ambienti del convento prima di intervenire sulla volta e le pareti della chiesa), accanto a tratti del più tradizionale manierismo (la scena del Buon samaritano è inserita in un paesaggio alla fiamminga, ispirato alle opere giovanili di P. Brill ...
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APPIANI, Andrea
Angela Ottino Della Chiesa
Nato a Milano il 31 maggio 1754 da Maria Liverta Jugali e Antonio medico, era destinato a seguire la carriera del padre. Ma verso i quindici anni, nel 1769-70, [...] quattro tempere del Ratto di Europa (Milano, raccolta Biandrà di Reaglie), sobrie e pur cantanti negli sfondi, con le figure di una maniera un poco secca ma viva, dai netti profili, dal colore campito, tenero ma sicuro, è in nuce l'A. migliore e si ...
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GALIZIA, Fede
Maria Elena Massimi
Anno e luogo di nascita della G. rimangono ancora da precisare. La tradizionale data 1578 - ricavata dall'iscrizione apocrifa del Ritratto di Paolo Morigia della Pinacoteca [...] (Fogolari, 1898, pp. 299, 309 s.). La pratica incisoria e quella miniaturistica, apprese dal padre, condizionarono da presso la maniera dell'artista. Prima opera nota della G. è il ritratto a incisione di G. Borgogni, col quale il letterato corredò ...
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DEL TASSO, Giovambattista
Marco Collareta
Figlio di Marco di Domenico (per il quale v. voce Del Tasso, famiglia), nacque a Firenze nel 1500. Chiamato dai contemporanei semplicemente Battista del Tasso [...] disputa ... qual sia più nobile arte, la scultura o la pittura [1549], in P. Barocchi, Trattati d'arte del Cinquecento fra Manierismo e Controriforma, I, Bari 1960, pp. 45, 69 ss.; Sonetti [1555], in Opere ... di B. Varchi, II, Trieste 1859, pp. 855 ...
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MANZINI, Giovannina (Gianna)
Margherita Ghilardi
Figlia unica di Giuseppe e di Leonilda Mazzoncini, nacque a Pistoia il 24 marzo 1896. L'infanzia, piena di paure e malinconica, fu segnata dalla separazione [...] scorrere del tempo. Lo splendore formale del romanzo ne offuscò il significato innovativo: non furono risparmiate alla M. accuse di manierismo e astruseria.
Con i racconti di Ho visto il tuo cuore (ibid. 1950) e Il valtzer del diavolo (ibid. 1953 ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...