La conformazione tridimensionale
Antonella Greco
Il nuovo statuto della scultura
Il termine conformazione tridimensionale può essere assunto quale definizione contemporanea e ampliamento semantico di [...] momento in cui l’artista si libera dal peso della storia per consegnarlo ai filosofi, «libero di fare arte in qualsiasi maniera e con qualsiasi proposito, o anche di non averne affatto» (p. 15).
Molteplici le aporie relative a tale posizione estetica ...
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GRIMANI, Giovanni
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Nasce a Venezia l'8 luglio 1506, concordano, forse ripetitivamente, i genealogisti, laddove, per Paschini, vede la luce attorno al 1500. È figlio di Girolamo [...] ind.; G. Trebbi, Il Friuli dal 1420 al 1797. La storia politica e sociale, Udine 1998, ad ind.; Francesco Salviati o la bella maniera, a cura di C. Monbeig Goguel, Milano 1998, pp. 56-60, 176 s., 320 s.; G. Benzoni, Di un dialogo trentino…, in Studi ...
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SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de', detto il Pordenone
Edoardo Villata
SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de’, detto il Pordenone. – Nacque verosimilmente a Pordenone [...] evidente l’apertura di un confronto con il Parmigianino, che si conferma puntualmente anche nell’esame dei disegni coevi.
Capolavoro manierista è anche la pala per l’altar maggiore del duomo di Pordenone, pagata grazie alle offerte dei fedeli tra il ...
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COMODI (Commodi), Andrea (Giovan Andrea)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Riccardo, nacque a Firenze nel 1560.
Coetaneo dell'Empoli, del Boscoli, del Pagani, del Cigoli, del Passignano, cioè della [...] un "devoto" modulo quattrocentesco fiammingo (a cui guardava notoriamente con favore la più intransigente critica della "libertà" manierista, monsignor Gilio in testa) sia, di nuovo, per il carattere severo e intenso di certe teste, in particolare ...
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SAVONANZI, Emilio
Silvia Bruno
‒ Figlio di Romolo (Carloni, 1999, p. 43 nota 2; Moriconi, 2010, p. 93 n. 55) e di Lavinia Folchi (C.C. Malvasia, Felsina pittrice, 1678, I, p. 228), nacque verosimilmente [...] i maestri frequentati da Savonanzi in Emilia. La prima documenta con chiarezza il faticoso passaggio dall’iniziale cultura manierista al robusto naturalismo di Lodovico Carracci; le seconde l’avvicinamento a Guercino (pp. 92 s.), a Sisto Badalocchio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il suo libro Complexity and Contradiction in Architecture, l’architetto americano [...] come per esempio nel piano per la Hennepin Avenue a Minneapolis nel 1980, dove riflettori a forma di alberi, collocati in maniera regolare lungo la main street, hanno il compito di creare alcuni punti fermi nel caos vitale della strip stessa. Le idee ...
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CERTO, Bonaventura
Francesca Campagna Cicala
Nato a Messina, frate minore conventuale, è noto per la sua attività di architetto a Trapani dal 1630 al 1646.
Non si hanno altre notizie al di fuori dell'attività [...] al di sopra del cornicione. Con quest'opera, il C. mostra di aver assimilato il linguaggio manierista, contribuendo a creare nell'ambiente trapanese, ancora provinciale, le premesse delle affermazioni architettoniche più propriamente barocche ...
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Figueroa, Gabriel
Stefano Masi
Direttore della fotografia messicano, nato a Città di Messico il 24 aprile 1907 e morto ivi il 27 aprile 1997. Tra i maggiori interpreti del bianco e nero, insieme a Gregg [...] e di Toland. Offrì il meglio di sé fra gli anni Quaranta e Cinquanta, giungendo ben presto a una forma di manierismo fotografico di cui rimase prigioniero. Pur se non vinse alcun Oscar (poco amato dall'establishment hollywoodiano, non andò oltre una ...
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CESAREI (Cesareo, di Cesareo), Pietro, detto Pierino o Perino da Perugia
Sandra Vasco Rocca
Figlio naturale di un certo cavalier Cesareo, nacque a Perugia attorno al 1530 (Pascoli, p. 135). Si ignora [...] di Siena, lo dice seguace di Stefano da Verona del quale avrebbe ricopiato quasi tutte le opere. Il Lanzi chiariva in maniera definitiva gli equivoci generati dal l'omonimia tra Pietro Vannucci detto Perugino, un miniatore di nome Pietro non meglio ...
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MEIDIAS, Pittore di
E. Paribeni
È per tradizione il più noto e ammirato tra i ceramografi attici degli ultimi decenni del V sec. a. C. Il nome appare con ἐποίεσεν su una hydrìa di Londra, già nota dai [...] vasi di grandi dimensioni, ma rimanendo in generale legato alla tecnica di piccole figure liberamente dislocate su ampi spazi alla maniera del Pittore di Kadmos. A questo modo di presentare è forse dovuta la sua predilezione per vasi a pareti ...
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manierista
s. m. e f. [der. di maniera] (pl. m. -i). – Artista o scrittore facente parte della corrente nota come manierismo. Con sign. più generico, artista o scrittore che nelle sue opere lavora di maniera: un elegante e calligrafico manierista.
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...