LUINI, Aurelio
Pietro Marani
Figlio di Bernardino e di Margherita Lomazzo, nacque a Milano nel 1530.
Quarto figlio di Bernardino, era fratello di Tobia, Evangelista e Giovan Pietro. Lavorò con quest'ultimo, [...] 1960, p. 24; A. Ottino Della Chiesa, S. Maurizio al Monastero Maggiore, Milano 1962, pp. 65, 77-79; G. Bora, Disegni di manieristi lombardi, Vicenza 1971, p. 57; P. Frigerio - P.G. Pisoni, Il Verbano del Morigia, Intra 1977, p. 88; G. Bora, Un ciclo ...
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FRESCOBALDI, Dino
Simona Foà
Terzogenito del banchiere e poeta Lambertuccio e di Adimaringa Ruffoli, nacque a Firenze dopo il 1271, anno del matrimonio dei suoi genitori. Il nome della madre è noto [...] . è stata riconsiderata, e per la sua poesia si sono usati i concetti di crisi del linguaggio stilnovistico e, addirittura, di "manierismo". Echi della poesia del F. sono stati riscontrati, fra gli altri, nelle rime del figlio Matteo e in Petrarca. A ...
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RICCHINO, Francesco
Maria Fiori
RICCHINO (Richini, Richino), Francesco. – Nacque a Bione, in Val Sabbia (odierna provincia di Brescia), da «magister» Crescinbene e da Maria «de Lanfranchis», verosimilmente [...] ; P.V. Begni Redona, in Pittura del Cinquecento a Brescia, a cura di M. Gregori, Milano 1986, pp. 241 s.; B. Passamani, Il manierismo bresciano, ibid., pp. 205 s.; F. Frangi, R., F., in La pittura in Italia. Il Cinquecento, a cura di G. Briganti, II ...
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CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio di Niccolò di Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] e costruttivo della veste, è un ulteriore esempio del naturalismo di marca robbiana che aveva caratterizzato la "prima maniera" dello scultore.
Del Sansovino si conoscono, oltre a quelli citati, altri disegni non tradotti in opera. Ricordiamo, tra ...
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LOMI (Gentileschi), Orazio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa, qualche giorno prima del 9 luglio 1563 (quando fu battezzato nella chiesa di S. Biagio alle Catene), figlio dell'orafo fiorentino Giovan Battista [...] d'altare. Da una guida della chiesa, redatta alla metà del Settecento, sappiamo che il dipinto del L., alla maniera di un sipario, era abitualmente collocato sull'altare maggiore davanti a un'altra effigie della Vergine Assunta (con ogni probabilità ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] , subito criticata e fermamente corretta da Anima, è la sola che il lettore riesca a ricordare. Il gusto della pittura manierista è dunque penetrato più o meno consapevolmente in questa opera del G., contribuendo all'indebolimento di un genere (la ...
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ERIZZO, Sebastiano
Gino Benzoni
Nato il 19 giugno 1525, in un'illustre famiglia patrizia veneziana, da Antonio di Sebastiano e da Caterina di Sebastiano Contarini, ebbe un'accurata istruzione umanistica [...] 1983, p. 358; III, ibid. 1984, pp. 712, 727 n.; VI, ibid. 1986, p. 679; G. Bárberi Squarotti, Prodromi della narrativa manierista..., in Cultura e società nel Rinascimento..., a cura di V. Branca - C. Ossola, Firenze 1984, pp. 366 s.; R. De Mattei ...
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FRANCQUEVILLE (Francavilla), Pierre (Pietro)
Sandro Bellesi
Figlio dello scabino Martin, nacque nel 1548 a Cambrai in Francia. Dopo essere stato iniziato allo studio delle lettere, si orientò verso [...] sculture si caratterizzano per l'originalità interpretativa delle figure, scevre dai languori e dalle sinuose movenze di matrice manierista e inclini a un ascetismo di stampo controriformato.
Preceduto dal successo ottenuto con l'Orfeo Gondi, il F ...
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MODIGLIANI, Amedeo (Amedeo Clemente)
Rossella Canuti
– Nacque il 12 luglio 1884 a Livorno, da Flaminio, di origine ebrea sefardita romana, e da Eugénie Garsin, di origini ugualmente sefardite ma del [...] dei soggetti. La stilizzazione implica un allungamento dei tratti del viso e del corpo che rimanda alla deformazione manierista. L’astrazione degli occhi vuoti e a mandorla, come le vaghe ambientazioni, prive di particolari significanti, conduce ...
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MARCO da Oggiono
Alessandro Serafini
Figlio di Cristoforo e di Isabella da Civate, nacque con ogni probabilità a Milano tra il 1465 e il 1470 (Shell, 1998, p. 163).
Il suo nome completo, come testimoniano [...] dopo si data il celebre documento che associa il nome di M. a quello di Leonardo da Vinci: l'incontro avrebbe segnato in maniera decisiva la sua carriera e la maturazione del suo stile.
Il 7 sett. 1490 Leonardo annotò su uno dei suoi taccuini che un ...
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manierista
s. m. e f. [der. di maniera] (pl. m. -i). – Artista o scrittore facente parte della corrente nota come manierismo. Con sign. più generico, artista o scrittore che nelle sue opere lavora di maniera: un elegante e calligrafico manierista.
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...