NEGRI, Pietro
Enrico Lucchese
– Nacque nel 1628, presumibilmente a Venezia (Zava Boccazzi, 1978, p. 333). In due distinti documenti della parrocchia di S. Margherita del 1670 e del 1673 il nome del [...] Voss (Fossaluzza, 2010, p. 87).
«Venetiano, giovene che si rende riguardevole tra pittori de nostri tempi per una esquisita maniera di colorito, e per la nobiltà, e vaghezza nella compositione de suoi quadri» (Martinioni, 1663, p. 23), Negri è ...
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ZERI, Federico
Mauro Natale
– Nacque a Roma il 12 agosto 1921 da Agenore (1864-1939), titolare della cattedra di patologia all’università di Roma e noto internista all’ospedale di S. Spirito, e da Clelia [...] di botanica, si iscrisse alla facoltà di lettere (1942), dove si laureò con Pietro Toesca con una tesi sul pittore manierista Jacopino del Conte (gennaio 1945).
Era stato nel frattempo chiamato alle armi (28 febbraio 1941 - 8 settembre 1943), periodo ...
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CASCESE (Cajés, Caxés, Cascesi), Eugenio
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio del pittore aretino Patrizio e di Casilda de la Fuente, nacque in Spagna intorno al 1575 se si presta fede ad una sua personale [...] Greco, ben vivo e operante a Toledo, si pone però più particolarmente in rapporto con certi fatti dell'ultima fase del manierismo romano, dando ragione all'antica affermazione di J. Martinez (1675) circa un più o meno lungo, in ogni caso importante ...
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MANZUOLI, Tommaso (detto Maso da San Friano)
Sabina Brevaglieri
Nacque a Firenze il 4 nov. 1531, nella zona di porta S. Frediano da cui derivò il soprannome. Nella bottega di P.F. Foschi ricevette la [...] e raffinatezza di esecuzione rendono i pannelli del M. una delle più fantastiche e capricciose creazioni dell'ultima stagione della maniera fiorentina.
Il 14 genn. 1571 il M. curò le esequie di I. Sansovino. Estrema è probabilmente un'altra serie di ...
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FELICI (Felice), Giuseppe
Paola Guerrini
Nacque a Trapani nel 1656, secondogenito del notaio Francesco Antonio (Scuderi, 1985, p. 554). Indossato l'abito della Compagnia di Gesù, completò gli studi [...] più evidente l'influsso della cultura palermitanonovellesca divulgata da Andrea Carrera. Più legati invece al filone culturale classico-manierista sono i dipinti raffiguranti la Madonna dell'Itria e l'Assunta e santi della chiesa degli agostiniani a ...
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BISSONI, Giambattista
Nicola Ivanoff
Nacque a Padova nel 1576 circa. Secondo il Ridolfi, sarebbe stato "discepolo di Francesco Apollodoro detto di Porcia, huomo stimato in Padova nel fare de' ritratti... [...] per la chiesa di S. Gaetano a Padova una tela con S. Carlo Borromeo davanti a Clemente VIII (firmata), affine alla maniera di Pietro Malombra; del 1625 è S. Bonaventura comunicato da un angelo (firmato) nella basilica del Santo; del 1629 era la ...
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ANSALDO, Giovanni Andrea
Mario Labò
Nato a Voltri (Genova) il 24 ag. 1584, fu messo giovanissimo a imparare pittura da Orazio Cambiaso, figlio di Luca. Quando decise di cominciare a dipingere si fece [...] da lui definito "amici dei milanesi", cioè del Procaccini, del Cerano e del Morazzone. Nell'ambito lombardo egli restò manierista, senza sfociare, come lo Strozzi, nel barocco. Studiò la prospettiva, evidentemente anche su basi teoriche, e la bravura ...
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INGOLI, Matteo
Giorgio Tagliaferro
Figlio di Francesco, nacque a Ravenna tra il 1586 e il 1587, come si ricava dalla biografia di Carlo Ridolfi (1648).
Il 28 febbr. 1612 compare a Venezia come testimone [...] la critica è concorde nel postulare, sulla base delle composizioni successive, un'educazione artistica improntata al gusto manierista di tradizione tintorettesco-veronesiana. In particolare, la carriera del pittore sembra svolgersi a contatto con i ...
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FERRARI, Daniele (Giulio Daniele)
Vittorio Caprara
Figlio di Giovanni Paolo e di Aurelia Maderna, nacque a Milano il 31 (e non il 14 come afferma il Pirri, 1952, p. 53) genn. 1606 nella parrocchia di [...] nel quinto decennio, l'artista eseguì motivi, cariatidi, erme e così via, di uso frequente nel corso del periodo manierista, ma con alcune differenziazioni. Le file di dischi sovrapposti non sono più formate da unità che vanno rastremandosi, come ad ...
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BARBIERI, Protaso (Portaso)
Ferdinando Arisi
Nacque a Piacenza probabilmente verso il 1620 e vi morì dopo il 1670.Trascurato dal Carasi nelle sue Pubbliche pitture di Piacenza (1780), il suo nome in [...] a linee compiemamente aperte gli dovette apparire troppo moderno e fumoso). Il B. èun artista di scarso coraggio; un manierista che risolve la composizione, quando gli appare troppo affollata, con la rinuncia: qui due apostoli fungono da quinte ...
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manierista
s. m. e f. [der. di maniera] (pl. m. -i). – Artista o scrittore facente parte della corrente nota come manierismo. Con sign. più generico, artista o scrittore che nelle sue opere lavora di maniera: un elegante e calligrafico manierista.
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...