DELLA ROVERE, Giovan Mauro, detto il Fiamminghino
Leonardo Caviglioli
Nacque nel 1575 a Milano (Besta, 1933), come il fratello maggiore Giovan Battista alla cui biografia si rimanda per l'origine del [...] (Gloria d'angeli, affreschi firmati e datati).
In queste prime opere il D. rivela una cultura affine a quella dei manieristi del primo Seicento romano (E Fenzoni, gli Alberti, il Pomarancio e il Cavalier d'Arpino), per la grandiosità e il dinamismo ...
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FRANCHI, Lorenzo
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Sebastiano, nacque a Bologna intorno al 1565. Non è nota la sua prima formazione; giunse probabilmente a Reggio Emilia, dove fu a lungo attivo, al [...] che il F. non poteva certo trascurare. Fin dalle sue prime opere, tuttavia, risultò piuttosto incline ai modi della tarda maniera bolognese, attento alle soluzioni proposte da L. Sabatini, da O. Samacchini e da D. Calvaert.
La pala di Castelnuovo e ...
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DE MAGISTRIS, Simone
Rosanna Petrangolini Benedetti Panici
Figlio di Giovanni Andrea, nacque a Caldarola (prov. di Macerata) nel 1538. Pittore e stuccatore, la sua attività si svolse per la maggior [...] Madonna con Bambino e santi, e l'anno dopo, la Deposizione dalla Croce, con la quale consacrò la sua adesione al manierismo controriformato romano (F. Aliberti Gaudioso, in Mostra di opere d'arte restaurate [catal.], Urbino 1966, pp. 30 s.; Id., in ...
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MAZZUCCHELLI, Pier Francesco detto il Morazzone
Alessandro Serafini
– Figlio di Cesare di Mazuchi del Tachino e di Ermelina da Fagnano, nacque a Morazzone, presso Varese, il 29 luglio 1573 (Stoppa, pp. 19, [...] cappella del Rosario di S. Vittore di Varese, in Rass. stor. del Seprio, VII (1947), pp. 13-27; G. Testori, Il manierismo piemontese e lombardo del Seicento (catal.), Torino 1955, pp. 27 s.; R. Wittkower, Art and architecture in Italy. 1600 to 1750 ...
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CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] delle opere di Raffaello e dei raffaelleschi di stretta osservanza, come Perin del Vaga, sia di quelle dei manieristi. Il C. infatti fu aperto alle nuove istanze del Parmigianino e specialmente del Rosso Fiorentino, talora liberamente interpretato ...
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DUGONI, Antonio
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Cividale del Friuli (prov. di Udine) il 1° giugno 1827 da Antonio e da Marianna Grattoni. Essendo la famiglia poverissima, per interessamento del [...] sacra, il D. si ricollega senza mediazioni al movimento primario dei puristi, alla tradizione dell'Angelico e dei primi manieristi toscani. La Deposizione e la Crocifissione sono le due stazioni più riuscite, senza incertezze o incoerenze stilistiche ...
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ARBASIA, Cesare
Andreina Griseri
In un documento, ritrovato dal Muletti nell'Archivio di Verzuolo (Saluzzo), l'A. appare nominato fin dal 1567 come "egregio pittore" al servizio del comune di Saluzzo. [...] . Nel 1586 lavora con i Peroli agli affreschi del palazzo del marchese di Santa Cruz; a Viso (Cordova), dove la sua maniera appare subordinata alla corrente dei Genovesi presenti a Cordova come a Xescorial.
Nel 1593 l'A. è ricordato negli atti della ...
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DA EMPOLI, Iacopo, detto Iacopo Chimenti (o l'Empoli)
M. Adelaide Chiappini Bianchini
Pittore più noto con il cognome Chimenti che è invece nome di battesimo del padre, Chimenti di Girolamo di Michele [...] della vita lunga ma piana e senza scosse del pittore.
Il suo primo ed unico maestro fu Maso da San Friano, un vivace pittore manierista che morì nel 1571, quando il D. aveva solo venti anni. La sua prima opera sicura, la pala con Madonna e santi ora ...
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DONDUCCI, Giovanni Andrea, detto il Mastelletta
Anna Coliva
Figlio di Andrea, "che faceva i mastelli" (Malvasia, 1678, p. 67), e di Paola, sua moglie, nacque a Bologna il 14 febbr. 1575. Sono scarse [...] mistico di s. Caterina (Roma, Galleria Spada), che è sempre stata di difficile collocazione poiché oscillante tra la maniera di Ludovico Carracci e quella di Pietro Faccini.
Più decisamente esemplate su modelli ludovichiani sono le due tele con ...
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PORTELLI, Carlo
Alessandro Nesi
PORTELLI, Carlo. – Nacque agli inizi del Cinquecento, verosimilmente a Loro Ciuffenna (Arezzo), dove la sua famiglia è documentata durante tutto il secolo (Nesi, 2009, [...] è stata notata una derivazione da Rosso (Pace, 1973, p. 28), ma l’attenzione di Portelli per questo protagonista della Maniera si fece più accentuata nel decennio successivo, portandolo a caricare le tonalità dei colori e a rendere pose e forme delle ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...