Pittore, scultore, architetto (forse Busto Arsizio tra il 1565 e il 1570 - Milano 1632). Fin dalle prime opere elementi manieristici, veneti e romani si mescolano a quelli di tradizione lombarda. Grandiosità [...] di concezione e forza di contrasti compositivi e luministici caratterizzano le sue pitture: serie della Vita di s. Carlo (1602-03) e dei Miracoli di s. Carlo (1610), nel duomo di Milano, Messa di s. Gregorio ...
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Pittore (n. 1570 circa - m. 1630 circa). Fu allievo del padre Niccolò. Attivo prevalentemente a Roma, operò con marcati accenti manieristici (affreschi in S. Maria della Consolazione, nel Palazzo Altemps [...] e in S. Maria in Traspontina, 1614-16) per poi volgersi, nelle opere più tarde, a intonazioni naturalistiche dai più vigorosi effetti cromatici (Crocifissione, 1620, Modena, Galleria estense) ...
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Pittore (Toledo 1586 circa - ivi 1624). Si formò con El Greco, ma risentì anche degli artisti italiani attivi all'Escorial, mostrando il passaggio dagli schemi manieristici tratti dal maestro a un naturalismo [...] dalle tonalità calde e contrastate (pala d'altare, 1623, Toledo, convento di S. Clara; S. Luigi distribuisce l'elemosina e S. Francesco, Parigi, Louvre; Trinità, 1624, Siviglia, cattedrale). Per la resa ...
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Pittore (Bruges prima del 1580 - Amsterdam 1617). A Napoli dal 1612, vi conobbe le opere del Caravaggio, del quale fu uno dei primi seguaci nel Nord. Ricordi manieristici si uniscono, nei suoi quadri, [...] al caravaggismo più dichiarato. Dal 1613 lavorò ad Aix-en-Provence; opere nelle chiese della Provenza ...
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Fabbricante di ceramiche attiche a figure nere, attivo tra il 550 e il 525 a. C. La sua firma compare su nove vasi dipinti da varî pittori, alcuni di stile miniaturistico, altri manieristici, altri vicini [...] a Exechia ...
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Architetto (Roma 1570 - ivi 1655). Figlio di Adriano (m. 1597), architetto e pittore di Norcia, a Roma dal 1550 circa, R. si formò presso D. Fontana, rimanendo poi fedele a schemi manieristici di matrice [...] settentrionale. Architetto del "Popolo Romano" (1602-20), realizzò la casa professa e la sagrestia del Gesù (1606-20), varie cappelle e altari (S. Giovanni in Laterano, capp. Colonna, 1606-11); nel 1620 ...
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ARDENTI, Alessandro
Isa Belli Barsali
Originario di Faenza, come è attestato dalla firma; non si hanno notizie sulla data di nascita, la famiglia e la sua formazione. Svolse lunga e feconda attività, [...] prevalentemente pittorica e tutta ispirata a eclettici canoni manieristici, nettamente distinta in un periodo lucchese e in uno torinese.
A Lucca l'opera più antica dell'A., datata 1539 e firmata "Alexander Ardentius faventinus", è una tela con ...
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Pittore (Verona 1530 circa - ivi tra il 1591 e il 1593). Discepolo forse di G. Badile, collaborò con B. India negli affreschi della sala del Consiglio a Verona. Opere sue sono nella chiesa di S. Lazzaro [...] (Cristo e Pilato; Crocefissione, 1561) e nel museo (alcuni ritratti e un'Annunciazione). La sua pittura ha caratteri manieristici, con elementi derivati da Paolo Veronese. ...
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Architetto maltese (n. 1520 - m. La Valletta 1590 circa), al servizio dell'Ordine gerosolimitano. Dopo un viaggio di studio a Roma e a Firenze, gli furono affidate le imprese più importanti a La Valletta, [...] la chiesa di S. Giovanni (1573-77), l'albergia d'Aragona e il palazzo Verdala sono le testimonianze più autentiche del suo operato, che mostra una felice fusione di motivi siciliani e manieristici. ...
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Scultore (Montevarchi 1580 - Roma 1654). A Firenze fece il suo apprendistato presso il pittore Santi di Tito e, trasferitosi a Roma, fu aiuto dello scultore vicentino C. Mariani, rivelandosi presto tra [...] e pittorici e l'interesse per il movimento e l'espressione psicologica mostrano l'integrazione di raffinati stilemi manieristici toscani e veneti con una forte sensibilità per il naturalismo di matrice caravaggesca. Dopo il giovanile gruppo dell ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...