Leone, Sergio
Sir Christopher Frayling
Regista e produttore cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929 e morto ivi il 30 aprile 1989. Figura originale del panorama cinematografico a partire dagli [...] italiani idealisti e 'politici' ambientati durante la rivoluzione messicana (v. western all'italiana), e rappresenta il manifesto della disillusione politica di Leone. Il regista non ne rimase particolarmente soddisfatto; il suo messaggio politico ...
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Kurosawa, Akira
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 23 marzo 1910 e morto ivi il 6 settembre 1998. A K. spetta innanzi tutto il merito di aver aperto al [...] L'idiota), una trasposizione del romanzo di F.M. Dostoevskij, e poi uno dei suoi più importanti gendaigeki, quasi un'opera manifesto del suo umanesimo: Ikiru (1952, Vivere). Il film è la storia di un umile e servile impiegato che, scopertosi malato e ...
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DE ROSSI, Giovanni Giacomo
Massimo Ceresa
Fu l'iniziatore della fortuna artistica e commerciale della famiglia De Rossi, originaria del Milanese, che nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII rappresentò [...] casa del 1724 si dice "Lorenzo Filippo De Rossi del fu Domenico, erede di Gio. Giacomo". Nel 1732 Lorenzo Filippo manifestò la sua intenzione di ritirarsi dall'azienda, e la rinomanza di quest'ultima suscitò l'interesse di alcuni negozianti inglesi ...
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Cinema Nôvo
Marco Pistoia
Movimento cinematografico nato nel periodo della presidenza di J. Goulart (1961-1964), che espresse, forse più di ogni altra 'nuova ondata', uno stretto legame fra la cultura [...] , alla rappresentazione del mondo indigeno e della sua cultura, ricollegandosi alla lezione del Modernismo e del Tropicalismo. Uno dei film-manifesto di questa fase fu Como era gostoso o meu Francês (1971) di Pereira dos Santos, che si rivelò il più ...
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Fellini, Federico
Tullio Kezich
Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. È uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso [...] subiti mettendo in burletta un personaggio di supermoralista perseguitato dall'immagine gigantesca della Ekberg scesa da un manifesto, fu la volta di un'opera intitolata 8 ¹/² secondo una numerazione inesatta della filmografia felliniana. Sull'onda ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] a L. M., in Parole al vento, cit., p. 71) suscitando reazioni positive presso la critica. Fu subito manifesto che questi racconti non appartenevano al filone realista e che, viceversa, esprimessero una vena surrealista, rappresentando la civiltà ...
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Testimonianze - James Dean
Mimmo Calopresti
James Dean
Non sempre si nasce belli. Qualche volta lo si diventa. È successo a James Byron Dean, nato l'8 febbraio del 1931 a Marion, Indiana Midwest, che, [...] cronaca nera che avevano coinvolto giovani benestanti, diventò non solo un film di successo ma anche un film-manifesto capace di rappresentare una generazione definendone l'attore protagonista come il simbolo.
James Dean è il personaggio del ragazzo ...
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Egitto
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Stato indipendente sin dal 1922, l'E., pur continuando a subire per alcuni decenni la dominazione politica e culturale inglese, divenne presto un punto di riferimento [...] uno sforzo di rinnovamento dei linguaggi e dei rapporti con le generazioni precedenti. Nel 1968 un gruppo di cineasti firmò un manifesto per diffondere una nuova idea di cinema e l'anno successivo prese vita il Gruppo del nuovo cinema, che si poneva ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] come sembra esemplificare La passion de Jeanne d'Arc (1927) di Carl Theodor Dreyer. Eppure, libero e imprevedibile come può manifestarsi sullo schermo, se disgiunto dal tessuto del racconto, il primo piano non deve mai essere fine a sé stesso, fuori ...
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Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima (105.007 km2), la Isla de la Juventud (2411 km2) e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. [...] di F. Castro (dal 1959) è stato propizio a forme d’arte inneggianti alla rivoluzione e a tecniche popolari come la grafica, il manifesto e le vallas, enormi pannelli posti in città e lungo la rete viaria. Tra le istituzioni più vivaci si ricordano il ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.; colpa,...
manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...