Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] della circolazione del sangue, a G.A. Borelli con il suo libro sulle febbri in Sicilia che possiamo considerare il primo manifesto iatromeccanico, a M. Malpighi con l'invenzione dell'istologia. La terza epoca, che si propone sino a oggi e la cui ...
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Scienza che studia la persona umana nella normalità e nelle malattie, delle quali attua prevenzione e cura. La moderna m. è suddivisa in molteplici specializzazioni, campi di ricerca e di lavoro che coinvolgono non solo medici, ma anche altri professionisti che contribuiscono al suo sviluppo (biologi, ... ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che comprende lo studio delle malattie il cui trattamento terapeutico è prevalentemente o solo medicamentoso, ... ...
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Nicolò Scuderi
Applicazioni medico-chirurgiche finalizzate al miglioramento dell’immagine corporea. Il riconoscimento della validità e della liceità di queste pratiche è insito nella definizione di salute data dall’OMS che indica come stato di salute perseguibile dalla medicina non l’assenza di malattia, ... ...
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Giuseppe Luzi
La m. è una disciplina che studia, grazie al contributo di varie scienze e tecnologie, la fisiopatologia umana con lo scopo di mantenere lo stato di salute, prevenire le malattie, curarle o guarirle quando possibile. Il contributo di numerose aree specialistiche ha reso l'approccio diagnostico ... ...
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Francesca Vannozzi
Cura e prevenzione delle malattie umane
Il lungo cammino della medicina è fatto di grandi scoperte, ma anche di errori, ripensamenti, incertezze, sempre nel tentativo di comprendere l’organismo umano e di curare le sue disfunzioni. In ogni periodo storico la medicina ha rispecchiato ... ...
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Medicina
EEdoardo D'Angelo
Nell'Alto Medioevo occidentale la medicina resta, in generale, al di fuori del campo delle 'scienze' vere e proprie (arti del Quadrivio). Solo assai raramente la figura del medico è vista come quella di uno scienziato che opera sulla base di una dottrina definita, con una ... ...
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P.M. Jones
Le raffigurazioni che corredano i testi di argomento medico costituiscono il più ampio corpus di illustrazione scientifica di epoca medievale e una delle più comuni forme di illustrazione ricorrente nei testi profani. L'illustrazione di testi di m. fu infatti pratica piuttosto comune durante ... ...
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mèdico [agg. (pl.m. -ci) Der. del lat. medicus (→ medicina)] [FME] Fisica m.: disciplina che s'occupa delle applicazioni dei principi e dei ritrovati della fisica nei vari settori della medicina, soprattutto nella diagnostica e nella terapia, con esclusione delle questioni riguardanti la protezione ... ...
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(XXII, p. 703)
Massimo Aloisi
Mario Coppo
Per economia di trattazione, in questa sede sono presi in considerazione solo alcuni argomenti d'interesse generale, oltre che particolarmente significativi: i rapporti della m. scientifica con la ricerca biologica e quei temi di m. clinica che negli ultimi ... ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Africa
Andrea Manzo
Federico De Romanis
Samou Camara
Le vie e i contatti commerciali nell'africa subsahariana. le origini
di Andrea Manzo
I contatti [...] regno tolemaico in Egitto, l'interesse dei nuovi sovrani per la rivitalizzazione dei contatti con l'entroterra africano si manifestò sia con tentativi di espansione e di egemonia commerciale lungo il Nilo, sia con l'impulso dato all'esplorazione ...
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Gratificazione
Alberto Oliverio
Il termine gratificazione, spesso equivalente nella letteratura psicologica a soddisfazione, designa in genere lo stato emotivo che accompagna il raggiungimento di uno [...] che si creano tra stimoli neutri e rinforzi o gratificazioni: Watson, in particolare, fu autore di un manifesto del comportamentismo (behaviourism) nel quale sosteneva che uno stimolo ambientale potesse indurre delle risposte, purché esistesse una ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] 4° e 5° sec., operato quando Carlomagno volle imporre nel suo impero una formula di fede unica. A Roma si manifestò una certa resistenza a sostituire l’antico s. romano con quello imposto da Carlomagno: ciò avvenne definitivamente durante l’età degli ...
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scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività.
Teatro
La s. è costituita da [...] (parola, immagine, suono) per raggiungere una condizione di creatività primigenia. Al dada succede nel 1924 il surrealismo, con il manifesto di A. Breton e le sperimentazioni di A. Artaud al Théâtre Jarry (1926-29). Negli USA, dove aveva solida ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] in operazioni di trasformazione. Il latente, in effetti, non è il nascosto; "il latente è l'implicito, vale a dire il manifesto - presente nella cosa detta e non dietro di essa - che non abbiamo saputo vedere a prima vista. Il latente è un'evidenza ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Manovre della guerra fredda
Alexei Kojevnikov
Manovre della guerra fredda
Dopo la Prima guerra mondiale, gli scienziati dei paesi sconfitti furono [...] della guerra, secondo cui la scienza era un bene comune soltanto se indipendente. Il fisico Isidor Isaac Rabi (1898-1988) manifestò il timore che, se il principale obiettivo della ricerca fosse divenuto quello di "fare in modo che la guerra produca ...
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Bianco e nero
Maurizio De Benedictis
Rivista italiana di cinema pubblicata dal 1937 a Roma a cura del Centro sperimentale di cinematografia (ora Scuola nazionale di cinema), con periodicità variabile [...] , di forma e tecnica del cinema.Già dal primo numero, al di là delle dichiarazioni propagandistiche di Freddi, si manifestò la volontà di un'analisi del cinema nella sua complessità di processo artistico supportato dalle tecniche moderne. Nel tempo ...
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Filosofia
Nella logica, il c. di un concetto è la sua comprensione (➔). In gnoseologia, si distingue in ogni atto conoscitivo il c. o materia, che è il dato, e la forma, il principio organizzatore del [...] debba trattarsi di una metodologia di tipo quantitativo o qualitativo e, soprattutto, se debba limitarsi a considerare il c. manifesto di una comunicazione o il suo c. latente. Viene in genere utilizzata: a) per descrivere le caratteristiche di una ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] satirici di suo fratello Alfonso a dimostrare quale fosse l’ambizione che aveva mosso Carlo V a lanciare il suo famoso ‘manifesto’ contro Clemente VII. Da qui come dal punto più basso toccato fino ad allora dall’autorità papale cominciò il percorso ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.; colpa,...
manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...