Popolazione nera di lingua mande, stanziata in Liberia e nella Costa d’Avorio centro-occidentale. Sono esperti agricoltori forestali (riso, sorgo, manioca), con organizzazione sociale assai semplice; molto [...] apprezzate le loro maschere lignee, realistiche o idealizzate ...
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Gruppo etno-linguistico bantu stanziato in Zambia, sul fiume Kafue e sul medio Zambesi. Fondamentalmente allevatori di bovini, Gli I. vivono principalmente di agricoltura (miglio, mais, manioca, banano). [...] L’organizzazione politica si fonda sulla coalizione di più villaggi, guidati da un capo tradizionale, coadiuvato da un consiglio di anziani. La società è suddivisa in numerosi clan esogamici matrilineari, ...
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Società dell’Amazzonia (Venezuela e marginalmente Colombia), stanziata nel bacino del medio Orinoco e di alcuni suoi affluenti, di lingua saliva. Oggi in gran parte sedentarizzati, convertiti al cattolicesimo, [...] i P. praticano l’agricoltura (mais, manioca, patata dolce), l’allevamento e la pesca. Gli studi antropologici sui P. (in particolare le indagini di J. Overing) hanno sottolineato il carattere particolarmente pacifico ed egalitario di questa società. ...
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Popolazione amerindia, stanziata sulla riva destra del fiume Madeira (Brasile). Parlava una lingua apparentemente isolata, la lingua Geral, di probabile origine Tupi, ora in gran parte abbandonata in favore [...] del portoghese. L’economia si basa sull’agricoltura (manioca, mais), sulla caccia e la pesca. ...
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Witoto Gruppo etno-linguistico dell’Amazzonia colombiana, occupante le foreste fra il Rìo Putumayo e il Rìo Caquetá. Ne fanno parte i W. in senso stretto, i Miranha o Bora, gli Andoke, gli Orejón, i Coeruna [...] e vari gruppi minori. La loro cultura di coltivatori di manioca e di cacciatori ha notevole affinità con quella dei limitrofi Tucano. Le lingue appartengono alla famiglia tupi (➔ tupi-guaraní). ...
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Tucano Complessa e ampia famiglia etno-linguistica dell’Amazzonia occidentale. I T. occidentali occupano il bacino del Rio Napo e quello dell’Orteguaza in Colombia e nell’Ecuador; i T. orientali (T. in [...] senso stretto) abitano le foreste fra l’Uapés e l’alto Rio Negro. Sono coltivatori di manioca, ma anche pescatori e raccoglitori. Praticano l’esogamia linguistica, per cui gran parte di essi parla due o tre lingue tucano.
La famiglia delle lingue ...
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(o BaLuba) Il più numeroso e importante gruppo etno-linguistico (bantu) della Repubblica Democratica del Congo sud-orientale, tra il Sankuru e il Lago Tanganika; verso S si spingono fino all’alto Zambesi. [...] ), che fondarono a partire dal 16° sec. vasti regni di tipo feudale. Base dell’economia è l’agricoltura (mais, miglio, manioca) accanto all’allevamento di bestiame di piccola taglia; i bovini sono poco numerosi. Fra le tecniche sono sviluppate la ...
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Una delle maggiori famiglie etnolinguistiche dell’Amazzonia occidentale, localizzata nella valle dell’Ucayali (Perù orientale), costituita da un considerevole numero di gruppi. Setebo o Pano, Scipibo, [...] ). La cultura dei P. non differisce da quelle diffuse in altre parti dell’Amazzonia: economia basata sulla coltivazione della manioca e del mais; ceramica molto evoluta; discendenza matrilinea.
La famiglia delle lingue p. comprende tre grandi gruppi ...
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Munduruku (o Mundurucú) Popolazione amerindia di lingua Tupì, che vive nella zona sud-occidentale dello Stato di Pará e nella regione sud-orientale dell’Amazzonia (Brasile). All’epoca dei primi contatti [...] stanziati rispettivamente lungo i fiumi Tapajós, Madeira, Xingu e Juruá. La loro economia si fonda sulla caccia, la pesca e la coltivazione della manioca, della patata dolce, della banana e del tabacco. Alcuni M. sono diventati allevatori di bovini. ...
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manioca
maniòca s. f. [voce di origine tupi]. – Arbusto della famiglia euforbiacee (Manihot esculenta o M. utilissima), dell’America Merid., coltivato estesamente nei tropici in numerose varietà che si distinguono in m. amare e m. dolci: è...
cassava
s. f. [dallo spagn. casabe, che è dall’aruaco haitiano o cubano]. – Farina di manioca ottenuta riducendo a poltiglia le radici di manioca e disseccandole poi sul fuoco senza rimestare, in modo da ottenere una specie di galletta piatta.