Le impronte di mani costituiscono un fenomeno relativamente frequente nel contesto dell'arte rupestre del Paleolitico superiore europeo. Identificate in decine di siti sparsi tra Francia e Spagna, esse [...] negative o stencils, ovvero di rappresentazioni realizzate tramite la distribuzione di un pigmento colorato intorno alla silhouette di una mano premuta sulla parete di roccia. Ben 619 impronte risalenti al periodo Gravettiano (27.000 - 22.000 a.C. ca ...
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La similitudine omericaFra tutti i poeti dell’antica Grecia non ve ne è alcuno che uguagli neanche lontanamente Omero per ricchezza e splendore di similitudini, né forse alcuna letteratura potrebbe contrapporgliene [...] fronte al nemico “come un pilastro o un albero d’alta fronda, immoto”. Il testo recita: «Questo allora domò Poseidone per mano d’Idomeneo, / gli incantò gli occhi lucenti, le belle membra inceppò. / Non potè più fuggire, non poté più scansarsi, / ma ...
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Nell’ambito pubblico, le due varietà più interessanti da osservare per i loro risvolti collettivi sono il journalese e il burocratese.Il journalese è, abbastanza intuitivamente, la lingua dei giornali. [...] il giubbotto e me lo porto al braccio, nascondendo la mano con cui frugherò nella sua borsa.È evidente che le confessioni del parlarne. Alla continua necessità di accompagnare per mano l’interlocutore, questo stile contrappone la fiducia nella ...
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Cosa si intende per segno?Il segno è definito in linguistica come unità fondamentale della comunicazione, costituito da due facce: il significante e il significato (la realtà altra cui il significante [...] silenzio diventa un’assordante litania nelle parole del narratore/protagonista, denunciandone implicitamente il disagio. La parola degenera man mano che la frase viene formulata, si autodistrugge dapprima in balbettio e poi in riso. Persino quando si ...
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È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] possono esserlo se non da un punto di vista esclusivamente morfologico. È il caso di parole come “mela”, “pera”, “mano”, “tavolo”, “statua”, “gioco”, “chiesa”, “giornata”, “giorno” e tutti gli astratti e i non-animati, come anche molti nomi comuni ...
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IntroduzioneGli anni delle guerre napoleoniche costituiscono un’epoca densissima di eventi, rivolgimenti, conquiste e sconfitte. Un’epoca di guerra costante, costellata da uno stuolo di grandi personalità, [...] le memorie del comandante del plotone, al momento dell’esecuzione Hofer diede lui stesso l’ordine di sparare, tenendo in mano un crocifisso e guardando i soldati negli occhi, avendo rifiutato di indossare la benda. L’evoluzione del mito Poco dopo la ...
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«[…] e pensando di lei mi sopragiunse un soave sonnonel quale m’apparve una maravigliosa visione […]»Dante AlighieriGli uomini antichi si sono spesso interrogati sulla natura delle visioni e dei sogni, [...] chiedere consiglio ad altri poeti sul suo significato. Si leggano le due terzine:Allegro mi sembrava Amor, tenendomeo core in mano, e ne le bracci’aveamadonna involta in un drappo dormendo.Poi la svegliava e d’esto core ardendolei paventosa umilmente ...
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Avete in mano un sasso. Ora aprite la mano. Cosa immaginate che succeda?
Quasi certamente vedrete il sasso precipitare verso terra. La vostra risposta sarà molto probabilmente giustificata da ripetute [...] esperienze. Immaginate ora di ripetere gli stessi gesti sulla luna. Cosa accade? Presumibilmente vedreste nella vostra mente il sasso cadere impiegando un tempo maggiore. Questa volta, però, non potete ...
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Nei primi mesi del 1919 Puccini inizia la ricerca del soggetto per una nuova opera: dopo alcune ipotesi, la scelta definitiva cade su Turandot, commedia del drammaturgo veneziano Carlo Gozzi (1720-1806). [...] Inizia così un lungo processo di trasformazione del testo teatrale, per mano dei due librettisti, Giuseppe Adami e Renato Simoni: il risultato sarà un’opera ben diversa dal modello originale, soprattutto per quanto riguarda trama e personaggi. Fra ...
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“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore [...] . Il personaggio viene portato a mettere in discussione la volontà di Dio, il suo rapporto con esso e a prendere in mano le redini di una vita sino a quel momento vissuta come passivo spettatore. Davanti alle disgrazie che lo colpiscono, il suo ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...
mano bionica
loc. s.le f. Mano artificiale, che può compiere i movimenti naturali; anche, operatore elettromeccanico impiegato nel corso di interventi chirurgici telecomandati. ◆ [tit.] La tecnologia in sala operatoria / Così i robot aiuteranno...
Segmento terminale degli arti superiori dell’uomo e, in anatomia comparata, l’analogo segmento degli arti di animali.
Anatomia
Anatomia comparata
Nel chiropterigio, modello scheletrico dell’arto dei Vertebrati Tetrapodi, la m. corrisponde al...
mano [al plurale anche la forma mano]
Lucia Onder
Il termine ricorre frequentemente in senso proprio, per la parte estrema del braccio: cfr. Vn XXII 4 io mi ricopria con porre le mani spesso a li miei occhi; Rime CIV 20 'n su la man si posa...