FISCALI, Filippo
Simona Rinaldi
Figlio di un Pietro che nel 1875 viene ricordato da G.B. Cavalcaselle "rintellatore fiorentino" (Levi, 1988, p. 367); la sua formazione di restauratore dovette avvenire [...] . 1982-83, appendice documentaria, nn. 35 s., 38-41; L. Alberti - L. Barucci, Il restauro degli affreschi della cappella del Mantegna in Sant'Andrea a Mantova, in Kermes, I(1988), p. 39; A. Conti, Storia del restauro e della conservazione delle opere ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di F. Squarcione; a Ferrara, C. Tura, F. Cossa, E. de Roberti traducono con drammatica incisività la lezione di Donatello e di Mantegna. I pittori ferraresi furono attivi anche in altre parti dell’Emilia, dove lasciarono opere M. Zoppo, L. Costa e il ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] 1996; L. Syson, Reading faces. G.C. Romano's medal of Isabella d'Este, in La corte di Mantova nell'età di Andrea Mantegna…, a cura di C. Mozzarelli - R. Oresko - L. Ventura, Roma 1997, pp. 281-294; M.C. Brown - S. Hickson, Caradosso Foppa, in Arte ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] vasariano, secondo il quale il L. fu allievo del pittore ferrarese Lorenzo Costa, che nel 1505-06 era successo ad Andrea Mantegna come pittore della corte gonzagesca.
È pur vero tuttavia che le opere attribuibili al L. in anni giovanili, anteriori al ...
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LAZARA, Giovanni de
Paolo Preto
Nacque a Padova il 28 sett. 1744, primogenito di Niccolò e di Margherita Polcastro. La famiglia, tra le più cospicue della nobiltà cittadina, oltre a palazzi in città [...] ; la sua collezione di stampe, nel palazzo di famiglia a S. Francesco, arrivò a 2000 pezzi, con esemplari di A. Mantegna, Parmigianino, A. Pollaiolo.
Poco dopo iniziò una lunga serie di viaggi in città italiane, intrapresi per vedere i capolavori ...
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DE RUBEIS, Giovanni Battista
Paolo Goi
Nacque a Tarcento (Udine) il 22 genn. 1743 da Bartolomeo ed Eleonora Freschi. Studiò a Bologna, presso E. Lelli e G. Marchesi detto Sansone, negli anni 1759-1762, [...] pittura a L. Zuccolo e G.B. Ronchi) e di collezionista: stampe di maestri italiani e tedeschi del Rinascimento; disegni del Mantegna; quadri di F. Floreani, S. Bombelli, G. B. Tiepolo e A. Stom (cfr. Catalogo delle pitture, in Corgnali, 1937-38, le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dalla fine del Quattrocento e per tutto il Cinquecento, a Roma e nelle corti [...] Come consulenti e intermediari per l’acquisto di antichità, Isabella si avvale di artisti del calibro di Andrea Mantegna e Giancristoforo Romano; lo stesso Giancristoforo, insieme a Michelangelo Buonarroti, sarà uno dei primi ammiratori del Laocoonte ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Paolo D'Ancona
Pittore e scrittore d'arte, nato a Milano il 26 aprile 1538, morto ivi il 13 febbraio 1600. Discepolo di Gaudenzio Ferrari e poi di G.B. della Cerva, fu costretto [...] l'origine e il fondamento dei concetti contenuti nell'opera maggiore. Michelangelo, Gaudenzio Ferrari, Polidoro, Leonardo, Raffaello, Mantegna e Tiziano sono le sette colonne del tempio d'arte del Lomazzo.
Bibl.: J. v. Schlosser, Die Kunstliteratur ...
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Pittore, nato a Bologna il 27 febbraio 1922. Nel 1940 si iscrive alla facoltà di Architettura di Firenze che presto abbandona per frequentare l'Accademia delle Belle Arti di Bologna, sotto la guida di [...] maestri italiani, Francavilla al Mare, 1988). Tra le varie antologiche si segnalano le più recenti alla Casa del Mantegna, Mantova, 1984; al Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano, 1989; al Palazzo Forti, Verona, 1989-90.
Sull'iniziale formazione ...
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IACOBELLO del Fiore
Giuseppe Fiocco
Pittore, figlio di Francesco, che pare fosse anch'egli pittore non trascurabile, è una delle figure più notevoli dal lato storico, e più chiare stilisticamente dell'arte [...] a Teramo, con l'Incoronazione della Vergine nella parte centrale (polittico che rimarrà tipico ai Vivarini, al Crivelli e allo stesso Mantegna) fino al Paradiso del 1432 già a Ceneda e ora alle Gallerie di Venezia, ancora basato sopra il Guariento, l ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...