Pittrice italiana (Roma 1924 - ivi 2005). Figlia del critico d'arte Enrico, iniziò precocemente a dipingere, sollecitata anche dall'ambiente intellettuale riunito intorno alla famiglia. Dopo la prima personale [...] si segnalano le personali di Parigi (Grand Palais, 1981), Macerata (Pinacoteca e Musei Comunali, 1985), Mantova (Casa del Mantegna, 1991), Roma (Galleria Giulia, 1998), Strasburgo (Istituto italiano di cultura, 1998) e, in anni più recenti, a Roma ...
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GAROFALO, Benvenuto Tisi, detto il
Luigi Magnani
Pittore, detto il G. dal paese d'origine di suo padre (nel Polesine di Rovigo), nacque probabilmente a Ferrara nel 1481, vi morì il 6 luglio 1559. Il [...] G. è anche attribuito il mirabile soffitto del palazzo di Lodovico il Moro di Ferrara, in cui l'arte del Mantegna sembra ricongiungersi a quella del pieno Rinascimento; opera del momento più felice e più ispirato del G., non lontana dagli affreschi ...
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PELLICIOLI, Mauro
Antonella Gioli*
PELLICIOLI, Mauro (Antonio Mauro). – Nacque a Lonno, frazione di Nembro (provincia di Bergamo), il 15 gennaio 1887 da Pietro e da Margherita Carrara, contadini.
La [...] ad Assisi (1941-42). Gli venne affidato il restauro di grandi cicli murali di valore 'nazionale': la Camera degli sposi di Mantegna a Mantova (1938-41), gli affreschi di Perugino nel Collegio del Cambio a Perugia (1941), le Storie di S. Francesco di ...
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BOCCACCI, Boccaccino, detto il Boccaccino
Alfredo Puerari
Figlio di Antonio, nacque a Ferrara prima del 22 ag. 1466, giorno in cui morì sua madre Diamante Oldoini (Bonetti, 1923, p. 64).
Antonio, cremonese, [...] per quella cattedrale.
Nel 1499 il B. riceve dal duca estense doni e un alloggio, e partecipa al concorso, giudice il Mantegna, per la decorazione del duomo di Ferrara. L'anno dopo figura iscritto nella lista dei salariati ducali (Venturi, 1889, p ...
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Mamet, David
Patrick McGilligan
Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 30 novembre 1947. Intrecci foschi, talvolta kafkiani, un umorismo [...] si è avvalso di un cast ricorrente di consumati attori di teatro di New York e di Chicago (oltre a Joe Mantegna e a Lindsay Crouse, William H. Macy, Rebecca Pidgeon, seconda moglie di M.): Things change (1988; Le cose cambiano), favola umoristica ...
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RUBENS, Pierre Paul
Paul Lambotte
Pittore, figlio di Jean R. e di Marie Pypelinckx, tutti e due appartenenti ad antiche famiglie di Anversa, nacque il 28 giugno 1577 a Siegen (Vestfalia), morì il 30 [...] Mantova (Museo) e in altri luoghi.
È evidente in questi dipinti, come poi in tutta la sua opera, quanto egli debba al Mantegna, a Tiziano i cui quadri copiò così bene, al Domenichino, al Caravaggio. Il Cristo morto visto di scorcio (Museo di Anversa ...
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AVANZI, Jacopo
F. Flores d'Arcais
Pittore bolognese del sec. 14° il cui nome e la cui origine sono noti dalla Crocifissione, firmata "Jacobus de Avanciis de Bononia", conservata presso la Gall. Colonna [...] grande del palazzo scaligero a Verona, dove avrebbe dipinto "due Trionfi bellissimi [...] che afferma Gerolamo Campagnola che il Mantegna li lodava come di pittura rarissima". Inoltre, ancora con Altichiero e forse con Sebeto, A. avrebbe dipinto a ...
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Pittore e incisore (Norimberga 1471 - ivi 1528). È il più alto rappresentante dell'arte e della cultura del Rinascimento del Nord e il carattere nordico del suo temperamento si rivela potentemente nel [...] fino al 1495. Alcuni disegni e copie da disegni italiani (testa d'uomo barbuto, da un disegno perduto del Mantegna: Uffizi) costituiscono altrettante prove di questo primo viaggio in Italia, come pure l'ampiezza e grandiosità formale visibile nelle ...
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RITRATTO
Eugenia STRONG
Giulio Carlo ARGAN
Giulio FARINA
Giovanni VACCA
. Antichità. - A noi moderni il ritratto si presenta come manifestazione individuale di vita; esso, come lo ha definito un [...] Cosimo, sul quale agiscono influenze fiamminghe.
Nell'Italia settentrionale, il ritratto si orienta intorno ai divergenti esempî del Mantegna e di Antonello da Messina. Il primo, nei ritratti isolati come in quelli della Camera degli sposi (Mantova ...
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TRIVULZIANA, BIBLIOTECA
Tammaro De Marinis
. Benché il primo nucleo sia più antico, pure i veri fondatori di questa biblioteca milanese debbono considerarsi i fratelli marchese Alessandro e abate don [...] numero di oggetti d'arte (fra i quali indicheremo la serie degli arazzi del Bramantino e la pala del Mantegna) costituiscono la parte più preziosa della biblioteca e dei musei del Castello Sforzesco.
Caratteristica principale della Trivulziana è il ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...