GONZAGA, Ludovico
Raffaele Tamalio
Nacque a Mantova il 21 ag. 1460, quintogenito maschio del marchese Ludovico III Gonzaga e di Barbara di Hohenzollern.
Fin dai primi anni la sua figura può essere adottata [...] pp. 58, 60, 76 s.; A. Canova, Prime ricerche su L. G. vescovo eletto di Mantova, con un documento inedito riguardante Andrea Mantegna, in Annali di storia moderna e contemporanea, II (1996), pp. 215-240; F. Ughelli, Italia sacra, I, col. 86; P. Litta ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Da Giulio Cesare Gigli a Luigi Lanzi
Tomaso Montanari
Le opere del Lomazzo ebbero una notevole risonanza ben al di là dei confini della cultura lombarda, in cui erano tanto radicate, divenendo assai [...] gli antichi costumi. Preziose specialmente sono le sue regole di prospettiva compilate da’ manoscritti del Foppa, dello Zenale, del Mantegna, del Vinci, oltre le quali ci ha conservato pure dei frammenti di Bramantino che fu in quest’arte spertissimo ...
Leggi Tutto
FOPPA, Vincenzo
Antonio Morassi
Pittore, nato a Brescia tra il 1427 e il 1430, morto ivi fra il 3 maggio 1515 e il 16 ottobre 1516. Numerosi documenti ricordano la sua attività. Nel 1456 firma la tavoletta [...] è già signore di tutti i nuovi mezzi dell'espressione pittorica, venuti a sua conoscenza certamente attraverso opere monumentali del Mantegna, come è dimostrato soprattutto dal Martino di San Sebastiano a Brera e al Castello Sforzesco. E certo va ...
Leggi Tutto
SCORCIO
Pirro MARCONI
Giulio Carlo ARGAN
. Un oggetto si pone di scorcio davanti al nostro occhio, quando i suoi elementi, anziché su un piano parallelo o normale a quello del nostro sguardo, siano [...] di contorno; né a Firenze, per tutto il Quattrocento, l'interpretazione pollaiolesca dello scorcio subisce notevoli varianti. Il Mantegna, partendo dalle premesse donatelliane, si vale dello scorcio - allo studio del quale si dedicò con un interesse ...
Leggi Tutto
BELLINI, Iacopo
Ursula Schmitt
Nacque a Venezia verso il 1400, da Nicolò. fonditore di stagno. Nell'affresco con la Crocefissione, oggi distrutto, che dipinse nel. 1436 nel duomo di Verona, egli si [...] e prima del marzo 1453. Nel 1453, in febbraio, il B. ricevette., in occasione del matrimonio della figlia Nicolosia con il Mantegna, una dote per la medesima di 20 ducati dalla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, di cui nel 1454 fu di nuovo ...
Leggi Tutto
MATTEINI, Teodoro
Carolina Brook
– Nacque a Pistoia il 10 maggio 1754, da Ippolito e da Anna Marraccini (Gori Bucci, 2006, p. 3: a questa monografia si fa riferimento, se non altrimenti specificato, [...] pp. 76, 87 s.; F. Magani, T. M. amico di Giovanni de Lazara, ovvero lo studio dei «primitivi» attraverso il recupero di Andrea Mantegna, in Atti dell’Ist. veneto di scienze, lettere e arti, CLI (1993), pp. 431-459; N. Gori Bucci, Il pittore T. M., in ...
Leggi Tutto
SERATTI, Francesco
Orsola Gori Pasta
– Di nobile famiglia pontremolese, figlio di Agostino, auditore di Ruota a Siena, e di Vittoria di Girolamo Pecci, nacque a Siena il 18 luglio 1736. Si laureò all’Università [...] (ibid., p. 464). Essa comprendeva numeroso materiale grafico, tra cui opere di Maso Finiguerra, Sandro Botticelli, Andrea Mantegna, Albrecht Dürer, Lucas Cranach, Rembrandt, ma anche acqueforti di suoi contemporanei che ebbe modo di conoscere a ...
Leggi Tutto
SPERANZA, Giovanni
Andrea Polati
(de’ Vajenti). – Figlio naturale dell’orefice Battista Vajenti e di una serva, Caterina da Zara, nacque a Vicenza intorno al 1470 con il nome di Giovanni Speranza. La [...] ). Se per Lionello Puppi la tavola dipende dalla lezione di Montagna, secondo Franco Barbieri vi si colgono gli echi del Mantegna agli Eremitani e di Carpaccio, che Speranza aveva forse conosciuto grazie a Girolamo da Vicenza (Barbieri, 1981, p. 38 ...
Leggi Tutto
CAPRIOLI (Cavrioli), Francesco
Adalgisa Lugli
È ignoto l'anno di nascita, mentre concordemente le fonti più antiche ne fissano la data di morte al 6 giugno 1505. Fu pittore ben noto, attivo nella città [...] diritto richiamarsi a un'area culturale padana di più maturo Rinascimento, permeata di influssi lombardi, ma soprattutto del Mantegna (la non mai ignorata presenza, per i pittori reggiani, dell'artista a Mantova) e ferraresi. Di particolare interesse ...
Leggi Tutto
ARCO, Carlo d'
**
Nacque a Mantova, l'8 sett. 1799, dal conte Francesco, scrittore di questioni economiche, e dalla contessa Amalia Sanvitali di Parma. Essendosi la famiglia trasferita nel 1816 a Milano, [...] del secolo XVI e delle stampe da loro operate (Mantova 1850), che è la storia dell'incisione mantovana dal tempo di Andrea Mantegna al suoi giorni.
Oltre che la storia artistica, l'A. illustrò la storia civile ed economica di Mantova, in un gran ...
Leggi Tutto
scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...