GIACOSA, Pietro
Federico Di Trocchio
Nacque a Parella, nel Canavese, presso Ivrea, il 4 luglio 1853 da Guido e Paolina Realis.
Ambedue i genitori appartenevano a famiglie della borghesia notarile piemontese [...] periodo furono risollevate dal fortunoso ritrovamento, presso il mercato torinese detto del Balun, di alcuni disegni del Mantegna che, rivenduti al British Museum, fruttarono una cifra considerevole.
Proseguiva intanto la carriera universitaria del G ...
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LAZZARELLI, Ludovico
Guido Arbizzoni
Nacque a San Severino Marche il 4 febbr. 1447 da Alessandro, medico, e da Lorenza Tosti, di nobile famiglia di Campli. La tradizionale data di nascita (1450) è stata [...] . Il L. stesso celebrò poco più tardi l'evento nell'egloga Laurea.
Una serie di stampe, del tipo dei tarocchi del Mantegna, acquistata in una bottega di Venezia, fornì al L. lo stimolo per la composizione dei due libri De gentilium deorum imaginibus ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più grandi pittori e intellettuali del Seicento europeo, amante della cultura [...] Filippo IV di Spagna. A Mantova Rubens ha la possibilità di studiare a fondo la quadreria dei Gonzaga, gli affreschi di Mantegna e di Giulio Romano, la collezione di antichità romane raccolte da Isabella d’Este. Per il duca Vincenzo acquista nel 1607 ...
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DE WITT ANTONIJ (Antonij De Witt), Antonio
Rosella Siligato
Nacque a Livorno il 22 febbr. 1876 da Vittorio Antonij e da Palmira De Witt, proprietari di una agenzia marittima. La madre, con il cui cognome [...] rinverdire gli antichi splendori di questa pratica artigiana rielaborando un repertorio che va da Dürer a Holbein il Vecchio, al Mantegna. Per meglio apprendere questa tecnica si era recato, nel 1907, a Napoli presso la bottega del Borricelli. Tra le ...
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MAFFEI, Nicola
Claudia Terribile
Figlio di Lodovico e di Vittoria Gonzaga, nacque a Mantova nel 1487, nello stesso anno in cui moriva il padre, appartenente a un ramo della famiglia Maffei originario [...] suo dono agli sposi: un non meglio identificato dipinto di Leonardo da Vinci, posto accanto a un Cristo in scurto di Mantegna, una S. Caterina di Giulio Romano e un S. Girolamo di Tiziano.
Morto senza eredi, nel 1533, Giovanni Giorgio Paleologo, zio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Pittore, disegnatore, incisore e architetto, Altdorfer è uno dei principali artisti [...] Wolfgang sul Mond See e a Salisburgo, gli altari di Michael Pacher, artista formatosi a Padova a contatto col Mantegna.
Sulle novità di Pacher e dei suoi allievi il giovane Altdorfer medita a lungo, ricavandone spunti fondamentali che riemergono ...
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FRANCESCO di Simone da Santacroce
Sonia Bozzi
Nato a Santa Croce (oggi frazione di San Pellegrino Terme) nel Bergamasco tra il 1470 e il 1475, è il più anziano rappresentante della comunità di pittori [...] all'Ermitage di San Pietroburgo, l'Adorazione dei magi di Berlino va considerata piuttosto come una copia di una tavola di Mantegna oggi a Northampton. Anche nelle opere di sua invenzione, F. dimostra di guardare molto da vicino ai modelli belliniani ...
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Rinascimento, arte del
Caterina Volpi
L’uomo al centro del mondo
La grandezza del Rinascimento consiste nello spirito di conquista che spinse l’uomo a compiere ricerche e scoperte in tutti i campi del [...] Cossa ed Ercole de Roberti.
Più a nord le principali capitali artistiche furono Padova, con lo Squarcione e Andrea Mantegna, Venezia con Giovanni Bellini, Milano con Bramante.
Al sud la Napoli Aragonese è un importante centro umanistico e artistico ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] religiosità, anche se il Ghirlandaio ha dipinto qualche quadro di deformità, come il naso grosso e pendulo, e Andrea Mantegna nel quadro Gesù fra due Santi è stato realisticamente crudo nella pittura di ghiandole orrendamente tumefatte e incise all ...
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LOMBARDIA (A. T., 17-18-19; 24-25-26)
Luigi SORRENTO
Ettore ROTA
Giuseppe CARACI Raffaele CORSO Giulio BERTONI * Ugo ANTONIELLI Paolo D'ANCONA
Situazione, limiti, estensione. - Regione storica [...] pittura sugli esempî di Melozzo da Forlì e del Mantegna, come dimostra la larghezza plastica ch'egli accompagna a Londra, British Museum) attesta anche meglio i suoi rapporti col Mantegna, la cui influenza, già diffusa nella pittura lombarda, egli ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...