PILACORTE, Giovanni Antonio
Paolo Goi
– Nato intorno al 1455 a Carona, presso Lugano (luogo di origine di una schiera di muratori e scalpellini), figlio di Tommaso e marito della conterranea Perina, [...] Richinvelda (non lontano da Spilimbergo), conformata a trittico, con possibile richiamo alla Pala di S. Zeno di Mantegna a Verona. Sontuoso l’apparato di ispirazione veneziana della cappella, intitolata posteriormente alla Madonna del Carmine, nel ...
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BRUSASORCI (Brusasorzi), Domenico
Franco Barbieri
Nasce il 1516 circa a Verona da un Agostino pure pittore, ricordato dalle fonti, ma del quale nulla ci è pervenuto (per le origini della famiglia, cfr. [...] e Carlo V nel veronese palazzo Da Lisca: se l'orditura generale palesa un'eco dei Trionfi mantovani del Mantegna pur sotto la vistosità dell'apparato cinquecentesco, nonostante la non felice conservazione, possiamo verificare nell'affresco grandioso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sisto IV della Rovere, papa dotto, ambizioso e nepotista, fa della Chiesa una monarchia [...] , enfatizzata dalle nobili pose statuarie, dall’inquadratura dal basso e dalla prospettiva, elementi che Melozzo aveva appreso da Andrea Mantegna e da Piero della Francesca.
A Roma il pittore forlivese aveva già realizzato tra il 1472 e il 1474 l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Albrecht Dürer introduce le conquiste del Rinascimento italiano in Germania, svolgendo [...] de’ Barbari influenzano notevolmente i suoi studi sulle proporzioni e sul paesaggio. Accanto alla cultura figurativa veneziana di Mantegna, è Leonardo da Vinci, con i suoi disegni e le sue riflessioni teoriche, a esercitare un profondo influsso ...
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MAGRINI, Antonio
Fabio Zavalloni
Nacque a Vicenza il 3 ott. 1805, unico figlio di Marco, barbiere, e di Teresa Franco. Compì gli studi primari e quelli ginnasiali nella propria città, per poi entrare [...] , vissuto a cavallo fra il XV e il XVI secolo: il M. ricollocava il Montagna fra gli allievi di A. Mantegna piuttosto che di G. Bellini (Elogio di Bartolomeo Montagna pittore vicentino, Venezia 1863).
All'inizio degli anni Sessanta, l'autorità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fascino che le rovine antiche hanno sempre esercitato sulla cultura occidentale [...] festoni del trono e parapetti marmorei esibiscono cartigli e bassorilievi. Nello stesso ambiente si forma anche Andrea Mantegna (1431-1506). Coinvolto giovanissimo nell’impresa della Cappella Ovetari nella chiesa padovana degli Eremitani (1450-1460 ...
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MAESTRI, Adriano de' (Adriano Fiorentino)
Valentina Sapienza
Non si conosce la data di nascita, convenzionalmente fissata al decennio 1450-60, di questo scultore, fonditore e medaglista, nato a Firenze [...] , il bel Pan, firmato, del Kunsthistorisches Museum di Vienna, la cui posa inclinata sembrerebbe derivare dal satiro di A. Mantegna sulla stampa Baccanale con catino di vino (New York, Metropolitan Museum).
Fonti e Bibl.: M. Michiel, Notizia d'opere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli artisti rinascimentali avvertono l’urgenza di rendere sulla superficie bidimensionale [...] questo primo illusionismo spaziale di Masaccio il lungo cammino che porta, attraverso gli arditi scorci prospettici di Andrea Mantegna a Mantova, fino alle spericolate costruzioni illusorie di Correggio e, ancor più tardi, alle finte architetture dei ...
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FRANCHETTI, Giorgio (Giorgio Gioacchino)
Adrianana Augusti
Nacque a Torino il 18 genn. 1865 dal barone Raimondo e da Luisa Sara Rothschild.
Il padre avrebbe voluto che il F., il minore dei suoi tre figli, [...] al restauro continuò a incrementare la collezione con l'acquisto di opere rilevanti. Tra queste il S. Sebastiano di A. Mantegna, rintracciato nella raccolta Scarpa di Motta di Livenza, per il quale il F. fece costruire una fastosa cappella, ispirata ...
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FRANCESCO di Gentile
Carlo La Bella
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore originario di Fabriano e attivo nelle Marche tra il sesto e l'ultimo decennio del secolo XV. I referenti figurativi [...] F. Zeri, Cinque schede per Carlo Crivelli, in Arte antica e moderna, IV (1961),1, pp. 175 s.; R. Longhi, Crivelli e Mantegna: due mostre interferenti e la cultura artistica nel 1961, in Paragone, XIII (1962), 145, p. 20 n. 1 ; F. Russoli, La raccolta ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...