Pittore e scultore (Padova 1421 circa - ivi 1453). Forse allievo di F. Squarcione, fu aiuto di Donatello all'altare del Santo (basilica di S. Antonio, Padova). Sempre a Padova, incaricato (1448) con A. [...] Mantegna della decorazione della cappella Ovetari agli Eremitani, eseguì solo parte degli affreschi della tribuna (Padre Eterno benedicente e quattro Dottori della Chiesa) e la pala in mezzo rilievo di terracotta dorata con Madonna e santi: andati ...
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Pittore e incisore (Versailles 1663 - Londra 1721); dopo aver lavorato con Ch. Lebrun andò nel 1683-84 in Inghilterra, dove dipinse decorazioni a Marlborough House, Hampton Court, Petworth House. Restaurò [...] i cartoni dei Trionfi del Mantegna, ed eseguì numerose illustrazioni di libri. ...
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Pittore (Cento 1433 - Venezia 1478); scolaro dello Squarcione, dal quale fu adottato (1455), si allontanò da Padova per lavorare a Venezia, a Bologna e nuovamente a Venezia. Alla sua formazione contribuì, [...] oltre a Donatello, Mantegna e Giovanni Bellini, anche Piero della Francesca, ch'egli conobbe personalmente a Padova e la cui influenza è soprattutto evidente nel polittico del Collegio di Spagna a Bologna. Tra le sue opere si ricordano: la Madonna ...
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Pittore (Verona 1432 circa - ivi dopo il 1492). Appartiene alla generazione degli artisti veronesi che, succeduta al Pisanello e a Stefano da Zevio, subì l'influsso dell'arte padovano-veneziana e in particolare [...] di A. Mantegna. Opere: a Verona, il trittico della Vergine col Figlio e santi (1462) in S. Bernardino e la Madonna del ventaglio nel Museo civico; nell'Accademia di Venezia, la Vergine in trono fra santi; a Parigi (collezione Chalandon) la Madonna ...
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Orefice, scultore, medaglista del sec. XVI. Nacque certamente prima del 1454; morì dopo il 1506. Dapprima lavorò di oreficeria per il marchese di Mantova Federico Gonzaga, in vasetti, olle di tipo antico, [...] ultime sono le sole opere sicure di lui ancora esistenti. Gli vengono attribuiti però, con molta verosimiglianza, il mezzo busto del Mantegna sulla sua tomba e l'altro mezzo busto pure in bronzo nel Museo di Berlino con il ritratto del poeta fra ...
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Pittore (m. 1510 circa). Eseguì (1489) affreschi nella chiesa di S. Antonio a Barbeano e (1496) nel coro della parrocchiale di Provesano, in cui elementi tirolesi e derivati da stampe tedesche si fondono [...] ai modi desunti da A. Mantegna. ...
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Pittore. Nacque circa il 1480 a Verona; vi morì dopo l'aprile 1555. Fu scolaro di Liberale del quale sviluppò le tendenze formali e cromatiche pur subendo influenze notevoli del Mantegna. Si distingue [...] fra i contemporanei veronesi per fluidità lineare, morbidezza coloristica e dolcezza luministica, anche nel paesaggio. Capolavoro della sua giovinezza è la cappella Spolverini in Santa Eufemia, frescata ...
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Figlia (n. 1422 - m. Mantova 1481) di Giovanni IV di Brandeburgo, nel 1433 andò moglie al figlio primogenito di Gian Francesco Gonzaga marchese di Mantova, Ludovico (poi, dal 1444, Ludovico III). È rappresentata [...] in uno degli affreschi dipinti dal Mantegna nella Camera degli sposi del Palazzo Ducale di Mantova. ...
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Pittore (n. Venezia 1400 circa - m. 1470 o 1471). Allievo a Venezia di Gentile da Fabriano, lo seguì a Brescia e a Firenze. Si recò poi a Venezia (1429), a Verona (1436), a Ferrara (1441). Fu amico del [...] Mantegna, che sposò sua figlia Nicolosia. Ebbe a Venezia una fiorente bottega, e tra i suoi scolari furono pure i due figli Gentile (v.) e Giovanni (v.). Distrutte tutte le sue opere maggiori, rimangono pochi dipinti, tra cui il Cristo in croce ( ...
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CAVALLI, Gian Marco
Andrea S. Norris
Nato intorno al 1454 a Viadana (Mantova) da Andrea, detto Miseria, notaio vivente ancora nel 1495 e (Rossi, 1888, p. 439), fu orafo, scultore e incisore di coni. [...] pagare tasse (Rossi, 1888, p. 451 n. 2).
Il 1º marzo 1504 il C. era a Mantova tra i testimoni del testamento di Andrea Mantegna, e l'11 agosto presenziava alla concessione di una cappella della chiesa di S. Andrea per la tomba del pittore e della sua ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...