URBANO da Cortona
Gabriele Fattorini
URBANO da Cortona. – Urbano probabilmente nacque a Cortona verso la metà degli anni Venti del Quattrocento; suo padre si chiamava Pietro, e un fratello di nome Bartolomeo [...] 77 s., n. 53327; G. Gentilini, Intorno alla pala Ovetari: appunti sull’eredità donatelliana a Padova, fra Pizolo e Mantegna, in Francesco Squarcione ‘pictorum gymnasiarcha singularis’, Atti delle Giornate di studio..., ...1998, a cura di A. De Nicolò ...
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Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] rappresentano anzi il punto più alto a cui quest'arte sia giunta per opera dei nostri maggiori artisti quali Mantegna, Botticelli, Melozzo da Forlì, Raffaello, Pierin del Vaga.
Mentre nel periodo gotico l'arte dell'arredamento, specialmente in fatto ...
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MAIOLICA (fr. majolique; sp. barro esmaltado; ted. Majolika; ingl. maiolica)
Eugenia GARULLI
Gaetano BALLARDINI
Ernst KUHNEL
Alfred SALMONY
Gaetano BALLARDINI
È il nome (storicamente inesatto, [...] o mitologici, da spunti biblici o letterarî, da stampe italiane o tedesche (in questo periodo: di anonimi fiorentiní, del Mantegna, di Iacopo de' Barbari, di Nicoletto da Modena, di Martino da Udine detto Pellegrino da San Daniele, di Pellegrino ...
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MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] ricavato dalla tecnica del musaico i più potenti effetti. Se a Venezia nella Morte della Madonna, per certo su cartoni di A. Mantegna nella cappella di S. Marco già decorata di un musaico di M. Giambono, l'arte del maestro si attaglia alla laboriosa ...
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Tutti gli esseri viventi si distinguono in due grandi gruppi: gli animali e le piante (regno animale e regno vegetale). E le scienze biologiche, nel loro vastissimo campo di studio, indagano per l'appunto [...] Peruzzi e di Raffaello; il cammello appare in Giotto, nei Lorenzetti, in Pinturicchio, nel Gozzoli, nel Perugino, nel Mantegna, in Gentile Bellini, nel Sassetta, in Lorenzo Monaco; e poi elefanti, lupi, cervi, scoiattoli, ermellini, donnole, aquile ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] riconnettere ad allegorie umanistiche) e altre di Tiziano. Per tacere d'altro - e siamo costretti a tacere del Mantegna - Michelangelo stesso nel Vaticano, nella Cappella Medicea, nel tondo della Sacra Famiglia, e altrove, volle anch'egli infondere ...
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TRAIANO (M. Ulpius Traianus)
Roberto PARIBENI
Mario PELAEZ
Imperatore romano dalla fine dell'anno 97 all'agosto del 117. Marco Ulpio, Traiano era nato nell'anno 53 nel municipio di Italica nella provincia [...] de virtutibus di Fra Giovanni Gallese, Firenze 1895; G. Boni, Leggende, in Nuova Antologia, 1° novembre 1906; id., Un epilogo, ibid., 1° marzo 1907; A. Luzio, Un'opera sconosciuta e perduta del Mantegna, in La lettura, aprile 1907, pp. 302-306. ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] e Telefo e l'Arianna sdraiata; e nel 1484 aveva trattato con la famiglia Gonzaga per far giungere a Roma Andrea Mantegna.
Solo dopo la sua assunzione al pontificato G. poté manifestare appieno la grandiosità delle sue scelte in questo ambito. In ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] raffaellesca veniva gelidamente esibita da Giulio Romano (che il C. ebbe la responsabilità di introdurre nella città di Mantegna) e da Giovanni da Udine, utilizzato dai Gonzaga - ancora tramite il C. - come intenditore e mercante di "anticaglie ...
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FRANCESCHI, Piero
Ronald W. Lightbown
FRANCESCHI (Della Francesca), Piero (dei).- Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), primogenito di Benedetto di Piero e di Romana, figlia di Pierino di [...] figure sono poste in un primo piano rialzato mentre il paesaggio scende, e poi risale. Questo accorgimento, usato anche da Andrea Mantegna (si veda il S.Sebastiano di Vienna), ricorre nell'ultima opera del F., la Natività di Londra.
In questi anni il ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...