Pittore. Nacque a Ferrara, secondo quanto si suppone, circa il 1460, morì a Mantova nel 1535. Fu educato da Cosmè Tura, come dimostra un S. Sebastiano dove è la scritta col suo nome, in ebraico, nella [...] istorie dell'Oratorio di S. Cecilia (1506). Alla fine di quest'anno il C. era a Mantova, chiamatovi a sostituire Andrea Mantegna come pittore ufficiale della corte dei Gonzaga. Sin dal 1505, Isabella d'Este faceva sollecitare il C. per un quadro da ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Parigi il 19 luglio 1834, morto ivi il 26 settembre 1917. Di famiglia borghese, agiata e colta, fu allievo del Lamothe. Concepì per l'Ingres un culto senza riserve, che conservò tutta la [...] mise in contatto con l'arte italiana. Soprattutto lo attrassero i pittori del '400, il Pisanello, i Pollaioli, il Mantegna, il Ghirlandaio. Si recò inoltre più volte a Napoli, dove eseguì alcuni ritratti. Ebbe pure occasione di passare qualche mese ...
Leggi Tutto
GHISOLFI (Ghisolfo), Bernardino (Bernardo)
Nicoletta Onida
Figlio di Ghisolfo, cittadino mantovano, nacque, come si desume dal testamento (Arch. di Stato di Mantova, Registri notarili, 1517, cc. 753v-754r), [...] secoli XV, XVI e XVII…, Genova 1889, pp. 20 s., 24 s.; A. Portioli, La chiesa e la Madonna della Vittoria di A. Mantegna in Mantova, in Atti e memorie della R. Accademia Virgiliana di Mantova, XVII (1884), pp. 53-79; A. Parazzi, Origini e vicende di ...
Leggi Tutto
GIORGIO Chiulinovich detto Schiavone
Giuseppe Fiocco
Pittore, nato a Scardona (Dalmazia) verso il 1434, morto ivi fra il 3 ottobre 1504 e il 4 novembre 1505. Lo troviamo nel 1456 nella casa padovana [...] a un'opera complessa, come vorrebbe essere il polittico della Galleria di Londra, che pure s'ispira a quello mirabile del Mantegna a Brera. Nei quattro Santi del Duomo di Padova, l'artista tenta di rinnovarsi, guardando anche agli esemplari di Andrea ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella multiforme geografia del Quattrocento italiano, Padova e Ferrara rappresentano [...] di artisti e di opere.
A Ferrara negli anni Quaranta si segnalano così le presenze di Pisanello, di Jacopo Bellini, di Mantegna, di Leon Battista Alberti, delle opere di Rogier van der Weyden e, nel 1451, anche di Piero della Francesca. Tutto ruota ...
Leggi Tutto
Celebre palazzo di Firenze, la cui costruzione fu iniziata da G. Vasari (1560) per ordine di Cosimo I; in origine, era sede di pubblici uffici. Il palazzo è famoso soprattutto perché ospita, con l'annesso [...] . Tra gli artisti i cui capolavori sono conservati agli Uffizi: Botticelli (Primavera), Giotto (La madonna di Ognissanti), Beato Angelico, F. Lippi, A. Mantegna, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, A. Dürer, Rembrandt, P.P. Rubens. ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Padova
Giovanni Rodella
Nacque, come si desume dall'atto di morte (Rodella, 1988), intorno al 1428-29, da famiglia padovana. La sua formazione avvenne molto probabilmente nell'ambito di [...] XI-XIII (1918-20), pp. 3-34; L. Mazzoldi, Mantova. La storia, II, Mantova 1961, pp. 30, 32; G. Rodella, Una casadel Mantegna in Goito. Documenti inediti, in Civiltà mantovana, X (1976), 59-60, pp. 300-305; P. Carpeggiani, I Gonzaga e l'arte: la corte ...
Leggi Tutto
Pittore (Verona 1455 circa - Caldiero, Verona, 1519). Forse allievo di F. Benaglio, appare rinnovatore della pittura veronese già nella giovanile Madonna di S. Paolo a Verona, non firmata, ma a lui sicuramente [...] maschile della Galleria naz. di Londra (firmato e datato 1487), dai tratti realistici e dalla forma incisiva. Le suggestioni del Mantegna si accentuano nei dipinti che risalgono al periodo in cui il B. lavorò a Mantova (1487) per Francesco II Gonzaga ...
Leggi Tutto
HOLBEIN, Hans (il Giovane)
Paul Ganz
Pittore e incisore in legno. Nacque nel 1497 in Augusta, morì a Londra nel 1543. Imparò l'arte dal padre H. H. il Vecchio, a diciassette anni si trasferì a Basilea, [...] e della decorazione plastica dei Rodari a Como, del Bramante a Milano, dell'antica scuola pittorica milanese e dell'arte del Mantegna. Nel settembre 1519 il H. è nuovamente a Basilea, dove si stabilisce come maestro, acquistandovi nel 1520 i diritti ...
Leggi Tutto
Pittore (Forlì 1438 - ivi 1494). Si formò sulle teorie di Piero della Francesca, che conobbe probabilmente a Urbino, dove erano allora presenti P. Berruguete e Giusto di Gand. Nei suoi ritratti l'illusionismo [...] conterraneo Ansuino, che tuttavia dovette metterlo in contatto con l'interpretazione fantastica e illusionistica della prospettiva propria di A. Mantegna, risale a Piero della Francesca, che forse M. seguì a Roma nel 1459. Dal 1460 al 1464 M. lavorò ...
Leggi Tutto
scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...