GIOLFINO
Alessandro Serafini
Famiglia di scultori e intagliatori attivi fra il XV e il XVI secolo.
Non si conosce la data di nascita del capostipite Antonio, figlio di Bartolomeo da Piacenza e probabilmente [...] , visto che la figura dell'apostolo è impostata in modo identico al comparto centrale dell'omonimo polittico dipinto da Andrea Mantegna per S. Giustina a Padova (1453-54). Rimane però tutta tradizionale la cornice esterna, che, se ignora le ricerche ...
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SEGANTINI, Giovanni
Chiara Ulivi
– Alla nascita Giovanni Battista Emanuele Maria Segatini (cominciò a firmarsi Segantini ai tempi dell’Accademia), nacque ad Arco (Trento) il 15 gennaio 1858, in territorio [...] accademica e influssi scapigliati è L’eroe morto (1879, St. Gallen, Kunstmuseum), evidente memoria del Cristo di Andrea Mantegna.
Nacquero in questo periodo i rapporti personali più rilevanti nella vita del pittore: il droghiere Giulio Bertoni, che ...
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PILACORTE, Giovanni Antonio
Paolo Goi
– Nato intorno al 1455 a Carona, presso Lugano (luogo di origine di una schiera di muratori e scalpellini), figlio di Tommaso e marito della conterranea Perina, [...] Richinvelda (non lontano da Spilimbergo), conformata a trittico, con possibile richiamo alla Pala di S. Zeno di Mantegna a Verona. Sontuoso l’apparato di ispirazione veneziana della cappella, intitolata posteriormente alla Madonna del Carmine, nel ...
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BRUSASORCI (Brusasorzi), Domenico
Franco Barbieri
Nasce il 1516 circa a Verona da un Agostino pure pittore, ricordato dalle fonti, ma del quale nulla ci è pervenuto (per le origini della famiglia, cfr. [...] e Carlo V nel veronese palazzo Da Lisca: se l'orditura generale palesa un'eco dei Trionfi mantovani del Mantegna pur sotto la vistosità dell'apparato cinquecentesco, nonostante la non felice conservazione, possiamo verificare nell'affresco grandioso ...
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MAGRINI, Antonio
Fabio Zavalloni
Nacque a Vicenza il 3 ott. 1805, unico figlio di Marco, barbiere, e di Teresa Franco. Compì gli studi primari e quelli ginnasiali nella propria città, per poi entrare [...] , vissuto a cavallo fra il XV e il XVI secolo: il M. ricollocava il Montagna fra gli allievi di A. Mantegna piuttosto che di G. Bellini (Elogio di Bartolomeo Montagna pittore vicentino, Venezia 1863).
All'inizio degli anni Sessanta, l'autorità ...
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MAESTRI, Adriano de' (Adriano Fiorentino)
Valentina Sapienza
Non si conosce la data di nascita, convenzionalmente fissata al decennio 1450-60, di questo scultore, fonditore e medaglista, nato a Firenze [...] , il bel Pan, firmato, del Kunsthistorisches Museum di Vienna, la cui posa inclinata sembrerebbe derivare dal satiro di A. Mantegna sulla stampa Baccanale con catino di vino (New York, Metropolitan Museum).
Fonti e Bibl.: M. Michiel, Notizia d'opere ...
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FRANCHETTI, Giorgio (Giorgio Gioacchino)
Adrianana Augusti
Nacque a Torino il 18 genn. 1865 dal barone Raimondo e da Luisa Sara Rothschild.
Il padre avrebbe voluto che il F., il minore dei suoi tre figli, [...] al restauro continuò a incrementare la collezione con l'acquisto di opere rilevanti. Tra queste il S. Sebastiano di A. Mantegna, rintracciato nella raccolta Scarpa di Motta di Livenza, per il quale il F. fece costruire una fastosa cappella, ispirata ...
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FRANCESCO di Gentile
Carlo La Bella
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore originario di Fabriano e attivo nelle Marche tra il sesto e l'ultimo decennio del secolo XV. I referenti figurativi [...] F. Zeri, Cinque schede per Carlo Crivelli, in Arte antica e moderna, IV (1961),1, pp. 175 s.; R. Longhi, Crivelli e Mantegna: due mostre interferenti e la cultura artistica nel 1961, in Paragone, XIII (1962), 145, p. 20 n. 1 ; F. Russoli, La raccolta ...
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CREMA, Antonio da
Gabriele Nori
Nacque a Mantova nel 1435 da Gabriele che era stato creato conte palatino, come testimonia il D'Arco, subito dopo il suo ritorno (1458) dalla corte imperiale, dove era [...] ha solo una conoscenza erudita, fatta sugli scrittori classici, e che ha potuto ammirare nelle pitture e nei disegni di Andrea Mantegna. Egli non pare attardarsi a recitare preghiere o a visitare reliquie. Nel diario il C. si sofferma a descrivere ...
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BONO (Bon, Buon), Bartolomeo
Giovanni Mariacher
Figlio di Giovanni, nacque a Venezia sulla fine del sec. XIV, e la sua attività di scultore e architetto è discretamente documentata. Negli anni 1422-30 [...] ), pp. 127 s.; G. Fiocco, ILamberti a Venezia. Imitatori e seguaci, in Dedalo, VIII (1927), p. 432; Id., L'arte diAndrea Mantegna, Bologna 1927, pp. 20 s.; R. Gallo, L'arma di Marco Dandolo sulla porta diBorgo Poscolle a Udine, in Rivista di Venezia ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...