DENANTO (de Nanto, da Nanto), Francesco
Gianvittorio Dillon
Figlio di un Iacopo e di origine savoiarda, come si apprende dalle sottoscrizioni delle sue opere ad intaglio - "Franciscus lacobi Denanto [...] after designs of Titian, in Zeitschrift für Kunstgeschichte, XXXIX (1976), pp. 268 s.; G. Romano, Verso la maniera moderna: da Mantegna a Raffaello, in Storia dell'arte ital., VI, 1, Torino 1981, p. 52; P. Venturoli, Introduzione ad Amico Aspertini ...
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D'ANCONA, Paolo
Rosella Siligato
Nacque a Pisa il 7 nov. 1878 da Adele Nissim e da Alessandro, l'insigne storico della letteratura, che lo indirizzò agli studi letterari; frequentò il liceo e l'università [...] ad Arezzo, ibid. 1951; Michelangelo: gli affreschi della cappella Paolina in Vaticano, ibid. 1952; Beato Angelico, ibid. 1953; Mantegna, ibid. 1953; Giotto, ibid. 1953; Gli affreschi della Farnesina a Roma, ibid. 1955; Il Cenacolo di Leonardo, ibid ...
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Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] molto più a N il Casino del Belvedere, realizzato probabilmente da Giacomo da Pietrasanta e decorato da Pinturicchio e A. Mantegna (affreschi distrutti nel 1778). Nella seconda metà del 16° sec. furono compiuti i grandi cicli pittorici che fanno del ...
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LAURANA, Luciano
Francesco Paolo Fiore
Nacque da Martino a Laurana, piccolo borgo dalmata nell'entroterra di Zara, ora denominato Vrana. In mancanza di documenti, la nascita è stata approssimativamente [...] (Pacchioni) è stata smentita dai documenti che ne danno l'esecuzione a Fancelli, a partire da un disegno di A. Mantegna, intorno al 1472.
Le notizie documentarie ora esposte permettono di tracciare un profilo più preciso del L. nel tempo in cui ...
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FEDELI
Janice Shell
Famiglia di pittori attivi in Lombardia - principalmente a Milano - dal secondo quarto del sec. XV alla metà del XVI.
Sebbene alcuni membri della famiglia siano insolitamente ben [...] che quest'ultimo era il più influente pittore lombardo, il principale esponente dello stile "moderno", fortemente influenzato dal Mantegna.
I documenti che lo riguardano ci informano che Stefano lavorava velocemente e puntualmente e che i suoi prezzi ...
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CRIVELLI, Taddeo (Taddeo da Ferrara)
Lijuba Eleen
Figlio di Niccolò di Bongrazia; sia il padre sia il nonno erano notai e cittadini naturalizzati di Ferrara, molto probabilmente originari della Lombardia. [...] fino ad un certo punto furono a loro volta influenzati dagli ospiti famosi della corte, come Piero della Francesca, Pisanello e Mantegna.
Il suo stile è stato paragonato a quello di Pisanello (Hermann, 1900), di Cosmè Tura e di Piero della Francesca ...
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BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] di scorcio con la Madonna dolente a sinistra e a destra la Maddalena e s. Giovanni; ripresa dal Cristo morto del Mantegna (Milano, Brera), la composizione appare per la prima volta in un affresco molto danneggiato nella sacrestia di S. Salvatore in ...
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FORLATI, Ferdinando
Francesco Curcio
Nacque a Verona il 1° nov. 1882 da Agostino e da Silvia Rubinelli, secondogenito di tre figli, in una famiglia di orologiai. Studiò al liceo "Maffei" e, appassionato [...] affrescate che costellavano il tessuto della città antica; a Padova, la dolorosa perdita degli affreschi del Mantegna nella cappella Ovetari agli eremitani fu parzialmente compensata dalla ricomposizione che l'Istituto centrale del restauro poté ...
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PARISATI, Jacopo
Mattia Vinco
(Jacopo di Parisio, Jacopo da Montagnana). – Incerta è la data di nascita di questo pittore, figlio del cerdo (calzolaio o conciapelli) Parisio di Parisio. La proposta [...] già nella chiesa padovana di S. Stefano (Venezia, Gallerie dell’Accademia), da leggersi come sua risposta al trittico di Andrea Mantegna per la basilica di S. Zeno a Verona, quest’ultimo riferimento figurativo anche per la Crocifissione di ubicazione ...
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GRANDI, Giovanni Girolamo (Gian Girolamo, Girolamo)
Michele Di Monte
Figlio del lapicida vicentino Giammatteo e di Eva Brunello, nacque a Padova, dove il padre si era trasferito da qualche anno, nel [...] al catalogo dei Grandi, bronzisti al servizio di Bernardo Cles, in Studi trentini, L (1971), pp. 405-407; Id., in Dopo Mantegna. Arte a Padova e nel territorio nei secoli XV e XVI, Padova 1976, p. 133; A. Sartori, Documenti per la storia dell ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...