ALEOTTI, Ulisse
Paolo Rizzi
Letterato e umanista veneziano del sec. XV. Nato in data sconosciuta, fu ammesso nel 1421 alla cancelleria ducale: nell'aprile 1424 è ricordato tra i giovani che dovevano [...] 22, portano il nome di Ulisse, basandosi sul fatto che il poeta invoca le "salse onde" e che dedica un sonetto al Mantegna. Non diversamente pensa il Tauro. L'ipotesi è appoggiata da A. Segarizzi, che trova altre ed ancor più plausibili ragioni per l ...
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Christensen, Inger. – Poetessa e scrittrice danese (Vejle 1935 - Copenaghen 2009). Esordì nel 1962 con la raccolta Luce, cui fece seguito l’opera Erba (1963). Tra i suoi temi centrali vi sono l’angoscia [...] . Tra le altre opere: Lettera in aprile (1976); il racconto lungo La stanza dipinta (1976), ispirato agli affreschi di Mantegna a Mantova; Alfabeto (1981); la raccolta di saggi Parte del labirinto (1982); La valle della farfalla (1991). Nel 1978 ...
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Umanista, detto l'Antiquario (Verona 1433 - ivi 1480 circa). Fu tra i primi studiosi di epigrafia, trascrisse e raccolse sillogi di iscrizioni latine; fu anche poeta in volgare e compose un canzoniere [...] un alfabeto ideale di capitali romane e numerosi manoscritti vergati in minuscola umanistica con eleganti fregi ornamentali. Fu inoltre tipografo (1476), alchimista e intimo amico di artisti, fra i quali principale A. Mantegna, e di scrittori. ...
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FALCONE, Domizio
Maria Giuseppina Marotta
Nato a Mantova nella seconda metà del sec. XV, fu uno degli esponenti dell'ancor oggi poco noto umanesimo mantovano. Il suo nome, infatti, ricorre in un gruppo [...] il momento dell'intenso sguardo che i due corridori si scambiano: nell'analogo dipinto di Guido Reni, di cui forse quello di Mantegna è la fonte, l'elemento dei pomi d'oro ricompare ed attenua l'efficacia degli sguardi, mentre il F., che ci offre ...
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FIERA, Battista (Giovanni Battista)
Angela Asor Rosa
Nacque a Mantova nel 1465. Compì gli studi universitari a Pavia, e qui si dedicò sia alla medicina, che doveva diventare la sua principale occupazione, [...] "Parnassus", in Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, XLIV (1981), pp. 193-198; G. Romano, Verso la maniera moderna: da Mantegna a Raffaello, in Storia dell'arte ital. (Einaudi), Torino 1981, pp. 55, 73, 79 s.; M. G. Fiorini Galassi, B. F ...
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Umanista ungherese (n. in Croazia 1434 - m. Medvedgrad, Zagabria, 1472). Studiò a Ferrara sotto Guarino Veronese, poi (1454) a Padova. Laureatosi nel 1458 e tornato in patria, ebbe nel 1459 il vescovato [...] il paese, ma morì durante la fuga. Lasciò eleganti poesie latine: epigrammi, elegie (tra cui celebre una ad Andrea Mantegna, 1458), traduzioni dal greco, un poema epico, Annales, oggi perduto. La sua gloria maggiore è quella d'aver introdotto ...
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Pittore (Forlì 1438 - ivi 1494). Si formò sulle teorie di Piero della Francesca, che conobbe probabilmente a Urbino, dove erano allora presenti P. Berruguete e Giusto di Gand. Nei suoi ritratti l'illusionismo [...] conterraneo Ansuino, che tuttavia dovette metterlo in contatto con l'interpretazione fantastica e illusionistica della prospettiva propria di A. Mantegna, risale a Piero della Francesca, che forse M. seguì a Roma nel 1459. Dal 1460 al 1464 M. lavorò ...
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CORRER, Gregorio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 14 settembre del 1409 da Giovanni di Filippo del ramo a Castello e da una nobildonna di nome Santuccia di cui ignoriamo il casato (in proposito cfr. [...] da Lisca, La basilica di S. Zeno in Verona, Verona 1956, pp. 119125, 223-227; per i rapporti fra il C. e il Mantegna, cfr.: P. Kristeller, Andrea Mantegna, Berlin Leipzig 1902, pp. 154 ss., 191 ss., 516 nn. 9-10, 519 n. 16; L. Puppi, Il trittico di A ...
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COLLENUCCIO, Teofilo
Eduardo Melfi
Fu il figlio primogenito dell'umanista pesarese Pandolfo e della sua prima moglie, la nobile Beatrice de' Costabili, ferrarese, sposata da quest'ultimo nel 1469. Ancora [...] l'altro impegnato a sorvegliare per conto del marchese i lavori dei palazzi di Marmirolo e di Gonzaga, realizzati da Andrea Mantegna e da altri artisti.
Alla corte di Mantova il C. dedicava tuttavia gran parte del suo tempo a incarichi più leggeri ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...