CADORIN, Guido
Valerio Terraroli
Nacque a Venezia il 6 giugno 1892, undicesimo figlio di Vincenzo, intagliatore ed ebanista (cfr. la voce in Diz. biogr. degli Ital., XVI, pp. 96 s.) e di Matilde Rocchin. [...] del C.: la personale di Gustav Klimt alla Biennale veneziana, i mosaici di Ravenna e la Pala di S. Zeno di Andrea Mantegna a Verona. L'anno seguente Laurenti decise di chiudere la scuola di pittura e il C. aprì un proprio studio continuando (fino ...
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GIOVANNI da Verona
Luciano Rognini
Nacque intorno al 1457 a Verona da genitori dei quali non sono noti nomi e casato (Caffi). Nel 1475 entrò come novizio nel monastero di S. Giorgio di Ferrara appartenente [...] periodo risale anche la commissione per l'ornamento in legno intagliato destinato a incorniciare il dipinto eseguito da Andrea Mantegna per l'altare maggiore della chiesa veronese raffigurante la Madonna col Bambino e santi. A tal proposito G. si ...
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INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] imperatori exempla virtutis con amabile leggiadria, spogliandolo dei riferimenti dotti che avevano caratterizzato i precedenti di Andrea Mantegna e di Tiziano, nonché di Giovanni Maria Falconetto in palazzo Franchini (già Del Verme) a Verona, per ...
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LOSCHI, Iacopo
Barbara Corradi
Nacque a Parma intorno al 1425 (Ricci), da Ilario, maestro di legname; ebbe un fratello pittore, Giovanni, di cui non si conoscono le opere. Nel 1456 il L. abitava nella [...] Bembo e quella rinascimentale dei Lendinara, e Fornari Schianchi (1982), che sottolineava l'aggiornamento su A. Mantegna proponendo un'indagine sui contatti padovani, ferraresi e lombardi del Loschi.
I due affreschi provenienti dall'oratorio ...
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PANNONIO, Michele di Nicolo d'Ungheria
PANNONIO, Michele di Nicolò d’Ungheria (Michele Ungaro). – Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore, documentato per la prima volta a Ferrara [...] è stata talvolta interpretata come un’offerta di assumere il ruolo di pittore di corte in attesa dell’arrivo a Mantova di Mantegna, cui il posto era stato offerto in precedenza, ma il contenuto della missiva non è così esplicito. Non è noto neppure ...
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GIORGIO d'Alemagna (Zorzo Tedesco)
Micol Forti
Nacque a Modena intorno al secondo decennio del Quattrocento da Alberto Tedesco. La sua formazione di miniaturista si colloca nel complesso ambito culturale [...] , si fanno più evidenti, grazie all'influenza di Taddeo Crivelli, le adesioni alla pittura di Cosmè Tura e di Andrea Mantegna e la definizione di un linguaggio miniaturistico specificamente ferrarese.
È forse da attribuire a G. un Libro d'ore della ...
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BIRAGO, Giovanni Pietro
Paul Wescher
Già noto come "Maestro del libro d'orazioni di Bona Sforza di Savoia", o come "Pseudo Antonio da Monza", questo miniatore lombardo che dopo Cristoforo de Predis [...] totale di diciassette fogli che provengono sicuramente tutti dalla medesima mano delle miniature e che mostrano l'influenza sia del Mantegna, esercitata attraverso Zoan Andrea, sia del Bramante e, in misura limitata, di Leonardo.
Il 15 apr. 1506 il B ...
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BUSATI (Bussati, Busatti), Andrea
Luigi Menegazzi
Quasi non esistono notizie sulla vita di questo artista: ciò che si conosce di lui è desunto da alcuni documenti elencati dal Cecchetti e pubblicati [...] a quella di Andrea (una maggiore precisione nel disegno può essere spiegata con l'influenza esercitata dalle incisioni di Andrea Mantegna). Di questo artista null'altro sappiamo, se non che è ricordato in Venezia dal 1523 al 1539 (Ludwig, 1905), anno ...
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FRANCESCHI, Francesco dei
Walter Angelelli
Non si conoscono l'anno e il luogo di nascita di questo pittore attivo nel Veneto. Dal 1443 al 1456 il suo nome compare in quattro atti dell'Archivio di Stato [...] cultura padovana del primo Rinascimento: Giovan Francesco da Rimini, in Paragone, XXII (1971), 259, p. 9; L. Grossato, in Da Giotto al Mantegna (catal., Padova), a cura di L. Grossato, Milano 1974, n. 74; A.M. Spiazzi, Tre tavole del secolo XV e gli ...
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BIGORDI, Benedetto, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Tommaso e di una certa Antonia, nacque a Firenze nell'anno 1459 (tale data si ricava dalla portata al catasto fatta nel 1469 da suo [...] 48; M. Levi D'Ancona,Miniatura e miniatori a Firenze..., Firenze 1962, pp. 69 s., 89; P. Mantz,Une tournée en Auvergne,A. Mantegna et B. Ghirlandajo à Aigueperse, in Gaz. des Beaux-Arts, XXXIV (1886), pp. 381-387; G. de Francovich,B. Ghirlandaio, in ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...