GENNARI, Giuseppe
Paolo Preto
Nato a Padova il 10 nov. 1721 da Giovanni Antonio, orafo di buone fortune, e da Lucietta Airoldi, ricevette un'ottima educazione letteraria da Alberto Calza, seguace dell'indirizzo [...] (premessa a un'ed. dell'Asino, ibid. 1796), saggi su Andrea Mantegna (Notizie intorno alla patria del celebre pittore A. Mantegna…, ibid. 1829; Lezione intorno al pittore A. Mantegna, Venezia 1834) e su vari altri. Anni di pazienti ricerche in ...
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PANDOLFI, Girolamo
Leonardo Quaquarelli
PANDOLFI, Girolamo (Girolamo da Casio, Girolamo Casio de’ Medici). – Nacque a Bologna il 16 novembre 1467, figlio del proprietario terriero Marchione, originario [...] Un po’ d’ordine fra tanti Casii, in Rinascimento, n.s., II (1951), pp. 337-383; G. Romano, Verso la maniera moderna: da Mantegna a Raffaello, in Storia dell’arte italiana, Parte II, II, 1, Torino 1981, pp. 5-85; C. Vecce, Leonardo, Roma 1988, pp. 196 ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] al tempo del C., Giovanni Cristoforo Romano, per cui ha parole di altissimo elogio, Verrocchio e Pollaiolo fra gli scultori, Mantegna, Raffaello, Giulio Romano, è estesa anche ad orafi, medaglisti ed incisori, come il Dürer, di cui il C. si professa ...
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Mamet, David
Patrick McGilligan
Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 30 novembre 1947. Intrecci foschi, talvolta kafkiani, un umorismo [...] si è avvalso di un cast ricorrente di consumati attori di teatro di New York e di Chicago (oltre a Joe Mantegna e a Lindsay Crouse, William H. Macy, Rebecca Pidgeon, seconda moglie di M.): Things change (1988; Le cose cambiano), favola umoristica ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] e di Gio. Bellini, la Madonna degli alberetti del Giambellino, il S. Girolamo di Piero della Francesca, il S. Giorgio del Mantegna, una Madonna del Tura, la Tempesta del Giorgione, la Cena del Veronese e capolavori del Tintoretto, dello Strozzi, del ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di F. Squarcione; a Ferrara, C. Tura, F. Cossa, E. de Roberti traducono con drammatica incisività la lezione di Donatello e di Mantegna. I pittori ferraresi furono attivi anche in altre parti dell’Emilia, dove lasciarono opere M. Zoppo, L. Costa e il ...
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BONAVOGLIA (Benivolus, Benivolo), Giovanni
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Nacque a Pietole (Mantova) intorno alla metà del sec. XV. Non si conosce la famiglia e mancano notizie biografiche atte a far luce sulla prima parte della [...] e fatti del mondo artistico contemporaneo: basti considerare il freddo elogio, per i Trionfi di Cesare, del Mantegna, la cui sapienza antiquaria suggerisce allo scrittore una improbabile similitudine con gli antichi vincitori di Olimpia. Lo ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] moderna il mito di Orfeo fu numerose volte soggetto di quadri e sculture. Tra i primi vanno ricordati alcuni chiaroscuri di Mantegna nella sala degli Sposi nel castello ducale di Mantova (con la punizione di Orfeo, tema che ricorre anche in taluni ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] decorazioni, che richiama da ogni parte artisti famosi, dal Pisanello a Ruggero van der Weyden, da Iacopo Bellini al Mantegna e suscita la fioritura di un'insigne scuola pittorica locale, con Cosmé Tura, Francesco del Cossa, Ercole de Roberti ...
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LAZZARELLI, Ludovico
Guido Arbizzoni
Nacque a San Severino Marche il 4 febbr. 1447 da Alessandro, medico, e da Lorenza Tosti, di nobile famiglia di Campli. La tradizionale data di nascita (1450) è stata [...] . Il L. stesso celebrò poco più tardi l'evento nell'egloga Laurea.
Una serie di stampe, del tipo dei tarocchi del Mantegna, acquistata in una bottega di Venezia, fornì al L. lo stimolo per la composizione dei due libri De gentilium deorum imaginibus ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...