Statistico, economista e demografo (Mantova 1885 - Rio de Janeiro 1967), prof. nelle univ. di Messina (1909-14), Roma (1915-24) e Milano (1924-38), e direttore del Giornale degli Economisti (1910-38). [...] Costretto a lasciare l'Italia nel 1939 per ragioni razziali, si trasferì in Brasile, dove fu consulente tecnico del Servizio nazionale di censimento (1939-48) e quindi del Consiglio nazionale di statistica ...
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Letterato (Mantova 1718 - ivi 1808). Gesuita dal 1738, insegnò a Brescia, Bologna, Venezia, poi a Modena, viaggiò in Italia e fuori, e in Francia conobbe il Voltaire, di cui restò amico. Sotto Napoleone [...] ebbe onori e incarichi. Deve la sua fama non alle sue tragedie, ai suoi poemi, ai suoi versi, sciolti o in rima, ma alle Lettere Virgiliane, premesse ai Versi sciolti di tre eccellenti autori, cioè dell'Algarotti, ...
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Pittore italiano (Mantova 1912 - Roma 1995). Dopo gli studî a Venezia si stabilì a Roma dove fu tra i promotori dell'Art Club (1945) e di Forma I (1947); aderì poi a Fronte nuovo delle arti, al gruppo [...] degli Otto (1950), associazione artistica di apertura internazionale, e di Continuità (1960). Dal 1953 al 1982 insegnò presso il liceo artistico di Roma. Il costante impegno politico e sociale, così come ...
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Commediografo e romanziere italiano (Mantova 1891 - Milano 1941); combattente della guerra 1915-18, fu critico drammatico del Popolo d'Italia dalla fondazione al 1937, e quindi direttore del Gazzettino [...] di Venezia. Ha dato al teatro numerosi lavori (alcuni in dialetto veneto), in cui motivi ironico-sentimentali vengono svolti ora in senso realistico, ora avventuroso e fantastico (Le liane, 1920; Tragedia ...
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Gesuita (Mantova 1533 o 1534 - Ferrara 1611). P. fu una importante personalità della Controriforma, di cui fu ardente campione in anni di dure lotte. Anche se i suoi grandi progetti fallirono, la sua azione [...] non andò perduta: diede un forte contributo all'azione antiprotestante in Polonia e in Transilvania e contribuì non poco alla riunione dei Ruteni alla Chiesa cattolica.
Vita
Dopo essere stato precettore ...
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Poeta (Mantova 1491 - monastero di Campese, Bassano, 1544). Entrò nel 1508 tra i benedettini; non ha fondamento storico la notizia, dataci da lui stesso, d'essere egli stato a Bologna allievo di P. Pomponazzi. [...] Nel 1524 o 1525 lasciò l'ordine, con permesso pontificio; vi rientrò nel 1530. L'opera sua principale è il corpus di scritti in latino maccheronico (macaronices libri; opus macaronicorum), noto con il ...
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Uomo politico italiano (Mantova 1873 - Roma 1952). Tra i fondatori del Partito socialista riformista (1912), ricoprì numerosi incarichi di governo, ma con l'avvento del fascismo si ritirò dalla vita politica. [...] Vi tornò dopo la liberazione di Roma, divenendo una delle figure chiave della prima età repubblicana.
Vita e attività
Giornalista, fu con L. Bissolati all'Avanti! e con F. Turati alla Critica sociale. ...
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Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] posti dall'aristotelismo sono svolti con rigida coerenza, dall'altro si avverte la crisi dell'aristotelismo, non tanto per la dichiarata inconciliabilità con l'insegnamento teologico (motivo già ampiamente ...
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Figlio (n. 1538 - m. 1587) di Federico II. Successe al fratello Francesco III nel 1550; dopo aver riavuto col trattato di Cateau-Cambrésis il Monferrato, risolse a suo favore, con l'aiuto spagnolo, la questione di Casale, che difendeva la sua secolare autonomia appoggiandosi al duca Emanuele Filiberto, con una repressione feroce (1569). Nel 1573 ottenne il titolo ducale per il Monferrato. Buon amministratore, ...
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Figlia (n. 1567 - m. 1643) di Alessandro Farnese, andò sposa nel 1581 a Vincenzo Gonzaga, che la ripudiò (1583) perché sterile; donde da parte dei suoi l'accusa d'impotenza al marito, e le lunghe inimicizie tra i Gonzaga e i Farnese. M. entrò in monastero ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante);...
bussolotto
bussolòtto s. m. [propr. accr. di bussolo]. – 1. Vaso in genere, di legno o di latta, per varî usi; in partic., quello usato dai giocatori di prestigio per raccogliervi dadi o altro: giocatore di bussolotti; Renzo lo stava guardando...