LEONBRUNO (Leombruno), Lorenzo
Leandro Ventura
Figlio adottivo del pittore Giovanni Luca de Liombeni, nacque quasi sicuramente a Mantova entro il mese di giugno del 1477.
Nei documenti s'incontra per [...] Roma il 22 marzo 1521, ma il successivo 24 aprile Castiglione scriveva a Federico II che il pittore stava già tornando a Mantova, lamentando il fatto che il L. sarebbe dovuto rimanere più a lungo "per haver piena notitia delle cose di Roma" (ibid., p ...
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Pittore e architetto (Cremona tra il 1555 e il 1560 - Mantova 1629), lavorò a Monaco (1586-92) nella chiesa di S. Michele e nella nuova residenza ducale sotto la guida di F. Sustris. Chiamato (1592) a [...] , in S. Andrea, nel Palazzo Ducale, ecc. Come architetto, rimaneggiò largamente e decorò il Palazzo Ducale di Mantova (fine del sec. 16º e principio del 17º), costruì, interpretando il progetto di L. B. Alberti, il transetto della chiesa di S. Andrea ...
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SEMEGUINI, Pio
Italo FALDI
Pittore, nato a Quistello di Mantova il 31 gennaio 1898. Ebbe una giovinezza agitata da interessi sociali; dopo un soggiorno in Svizzera, frequenti viaggi a Parigi e un tirocinio [...] di scultura. Dedicatosi esclusivamerite alla pittura si stabilì a Venezia e a Burano. Quivi, negli anni antecedenti alla Guerra mondiale, fu, con Gino Rossi, a capo di un gruppo di artisti in lotta, nelle ...
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GHISOLFI (Ghisolfo), Bernardino (Bernardo)
Nicoletta Onida
Figlio di Ghisolfo, cittadino mantovano, nacque, come si desume dal testamento (Arch. di Stato di Mantova, Registri notarili, 1517, cc. 753v-754r), [...] Carteggio inedito d'artisti…, I, Firenze 1839, pp. 306-310, 327-337; C. D'Arco, Delle arti e degli artefici di Mantova, II, Mantova 1857, pp. 25 s., 28 s., 32, 36-40, 68, 71; A. Bertolotti, Architetti, ingegneri e matematici in relazione coi Gonzaga ...
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ALARI BONACOLSI, Pier Iacopo, detto l'Antico
Marco Chiarini
Nacque probabilmente in Mantova da Antonio "de Halari", che nella città aveva dimora, qualche anno prima del 1460. Ciò si può dedurre, come [...] G. Gaye, Carteggio inedito d'artisti dei secc. XIV, XV, XVI, Firenze 1839, p. 337; C. D'Arco, Delle arti e degli artefici di Mantova, Mantova 1857, p. 40; G. B. Intra, Il castello di Goito, in Arch. stor. lombardo, s. 2, XV (1888), p. 40, doc. II; U ...
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FACCIOTTO, Angelo Giuseppe Secondo
Leandro Ventura
Figlio di Giovan Battista e di Lucia Maddi, entrambi contadini, nacque a Cavriana (Mantova) il 31 luglio 1904. Nel 1917 la famiglia si trasferì a Castiglione [...] due figlie: Lidia nel 1927 e nel 1930 Gabriella. Nel 1930 ottenne l'incarico di economo presso l'ospedale psichiatrico di Mantova, sito nella frazione di Dosso del Corso, dove si trasferì nel 1932. Questo incarico fu confermato nel 1933 (11 luglio) e ...
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Alberto Pitentino
M. L. de Sanctis
Ingegnere idraulico, la cui attività è documentata tra la seconda metà del sec. 12° e i primi anni del 13° tra Mantova e Bergamo. Il suo nome è legato soprattutto [...] suo ruolo di magister in questa operazione è testimoniato dall'epigrafe metrica su marmo un tempo posta sotto l'arco di porta Mulina (Mantova, Gall. e Mus. di Palazzo Ducale; Marani, 1967, p. 383, n. 37). La stessa epigrafe, che permette di datare la ...
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MAFFEI, Nicola
Claudia Terribile
Figlio di Lodovico e di Vittoria Gonzaga, nacque a Mantova nel 1487, nello stesso anno in cui moriva il padre, appartenente a un ramo della famiglia Maffei originario [...] Brognoligo, II, Bari 1928, p. 222; P. Aretino, Teatro, a cura di G. Petrocchi, Milano 1971, p. 5; G. Rebecchini, Tiziano e Mantova: la Cena in Emmaus per Nicola Maffei, in Venezia Cinquecento, n.s., V (1995), pp. 41-68; D.H. Bodart, Tiziano, Federico ...
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COLORNI, Abramo
Carlo Colombero
Nacque nel sec. XVI (è impossibile determinare l'anno) da famiglia ebrea di Mantova. Sulla sua formazione giovanile fornisce alcune notizie la lettera-prefazione (rivolta [...] tempo dopo la morte di Alfonso (1597) Vincenzo Gonzaga, per mezzo del figlio del C., Simone, chiese a Federico di rimandare a Mantova il proprio ospite. E si trattava ormai di un ospite forzato. Il 6 maggio 1598 fu risposto che il C. avrebbe potuto ...
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FERRARI, Benedetto (Benedetto de Ferrariis o da li Ferri)
Leandro Ventura
Figlio di un Bartolomeo, che in alcuni documenti viene definito "maestro" senza alcuna specificazione di professione, è documentato [...] in [M. Gualandi], Mem. originali ital. risguardanti le belle arti, III (1842), pp. 13-17; Id. Delle arti e degli artefici di Mantova, Mantova 1857, I, pp. 46, 64; II, pp. 32, 76, 83 s.; F. Wickhoff, Der Saal des Grossen Rathes zu Venedig in seinem ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante);...
bussolotto
bussolòtto s. m. [propr. accr. di bussolo]. – 1. Vaso in genere, di legno o di latta, per varî usi; in partic., quello usato dai giocatori di prestigio per raccogliervi dadi o altro: giocatore di bussolotti; Renzo lo stava guardando...