Commediografo e romanziere italiano (Mantova 1891 - Milano 1941); combattente della guerra 1915-18, fu critico drammatico del Popolo d'Italia dalla fondazione al 1937, e quindi direttore del Gazzettino [...] di Venezia. Ha dato al teatro numerosi lavori (alcuni in dialetto veneto), in cui motivi ironico-sentimentali vengono svolti ora in senso realistico, ora avventuroso e fantastico (Le liane, 1920; Tragedia ...
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Gesuita (Mantova 1533 o 1534 - Ferrara 1611). P. fu una importante personalità della Controriforma, di cui fu ardente campione in anni di dure lotte. Anche se i suoi grandi progetti fallirono, la sua azione [...] non andò perduta: diede un forte contributo all'azione antiprotestante in Polonia e in Transilvania e contribuì non poco alla riunione dei Ruteni alla Chiesa cattolica.
Vita
Dopo essere stato precettore ...
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Uomo politico italiano (Mantova 1873 - Roma 1952). Tra i fondatori del Partito socialista riformista (1912), ricoprì numerosi incarichi di governo, ma con l'avvento del fascismo si ritirò dalla vita politica. [...] Vi tornò dopo la liberazione di Roma, divenendo una delle figure chiave della prima età repubblicana.
Vita e attività
Giornalista, fu con L. Bissolati all'Avanti! e con F. Turati alla Critica sociale. ...
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Poeta (Mantova 1491 - monastero di Campese, Bassano, 1544). Entrò nel 1508 tra i benedettini; non ha fondamento storico la notizia, dataci da lui stesso, d'essere egli stato a Bologna allievo di P. Pomponazzi. [...] Nel 1524 o 1525 lasciò l'ordine, con permesso pontificio; vi rientrò nel 1530. L'opera sua principale è il corpus di scritti in latino maccheronico (macaronices libri; opus macaronicorum), noto con il ...
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Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] posti dall'aristotelismo sono svolti con rigida coerenza, dall'altro si avverte la crisi dell'aristotelismo, non tanto per la dichiarata inconciliabilità con l'insegnamento teologico (motivo già ampiamente ...
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Figlio (n. 1538 - m. 1587) di Federico II. Successe al fratello Francesco III nel 1550; dopo aver riavuto col trattato di Cateau-Cambrésis il Monferrato, risolse a suo favore, con l'aiuto spagnolo, la questione di Casale, che difendeva la sua secolare autonomia appoggiandosi al duca Emanuele Filiberto, con una repressione feroce (1569). Nel 1573 ottenne il titolo ducale per il Monferrato. Buon amministratore, ...
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Figlia (n. 1567 - m. 1643) di Alessandro Farnese, andò sposa nel 1581 a Vincenzo Gonzaga, che la ripudiò (1583) perché sterile; donde da parte dei suoi l'accusa d'impotenza al marito, e le lunghe inimicizie tra i Gonzaga e i Farnese. M. entrò in monastero ...
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Zaniboni, Tito
Politico (Monzambano, Mantova, 1883-Roma 1960). Socialista, poi membro del PSU e deputato (1919-23), fu tra i promotori del «patto di pacificazione» (1921) con i fascisti. Dopo l’assassinio [...] di G. Matteotti sostenne la necessità di un’azione insurrezionale e preparò (1925) un attentato, fallito, alla vita di Mussolini. Arrestato, fu liberato nel 1943 e nominato alto commissario per l’epurazione ...
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Rizzi, Bruno
Scrittore politico (Mantova 1901-Bussolengo 1977). Nel 1921 aderì al neonato Partito comunista italiano schierandosi, a partire dalla seconda metà degli anni Venti, con Trockij contro Stalin [...] e la terza Internazionale. Nel 1939 pubblicò in Francia La burocratizzazione del mondo dove teorizzava l’ascesa nei regimi comunisti (ma anche in quelli fascisti e nell’America rooseveltiana) di una nomenclatura ...
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Figlio cadetto (Mantova 1587 - ivi 1626) del duca Vincenzo I, fu avviato alla carriera ecclesiastica e nel 1607 divenne cardinale. Divenuto duca (22 dic. 1612) per la morte del fratello Francesco IV, e [...] , cui aspirava Carlo Emanuele I, che dal 1613 al 1618 occupò militarmente il Monferrato. Poco prima di morire, F. chiamò a Mantova (1625) Carlo di Rethel, insediando così nello stato il ramo dei Gonzaga-Nevers, ma dando anche occasione, dopo la morte ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante);...
bussolotto
bussolòtto s. m. [propr. accr. di bussolo]. – 1. Vaso in genere, di legno o di latta, per varî usi; in partic., quello usato dai giocatori di prestigio per raccogliervi dadi o altro: giocatore di bussolotti; Renzo lo stava guardando...