GONZAGA, Francesco
Filippo Crucitti
Nacque a Palermo il 12 giugno 1538. Il padre, Ferrante, figlio del marchese di Mantova Francesco II e di Isabella d'Este, in seguito signore di Guastalla e governatore [...] , 212, 549; VIII, ibid. 1951, pp. 5 s., 8, 16 s., 20, 24 s., 255; F. Amadei, Cronaca universale della città di Mantova, II, Mantova 1955, pp. 702 s., 720-722, 733, 739, 761-764; F. Russo, Storia dell'archidiocesi di Cosenza, Napoli 1958, pp. 129, 181 ...
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GONZAGA, Ferdinando Tiburzio
Raffaele Tamalio
Nacque il 14 apr. 1611, probabilmente nel feudo paterno di Vescovato, nel Cremonese, secondogenito di Giordano e della seconda moglie di questo, la cremonese [...] provvedimenti del suo rigoroso ancorché breve magistero, svoltosi, sembra, con grande esemplarità e carità verso i poveri.
Il G. si spense a Mantova, a un anno e mezzo dalla sua elezione, nella notte fra il 27 e il 28 ott. 1672.
La sua salma fu ...
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CREVOLA, Giuseppe
Giovanni Rodella
Con tutta probabilità fu figlio dell'architetto e pittore decoratore Gaetano. Il C. svolse principalmente l'attività di ornatista a Mantova e nel suo territorio nell'ultimo [...] che questa venne rifabbricata.
Bibl.: G. Susani, Nuovo prospetto delle pitture..., di Mantova…, Mantova 1831, pp. 100, 118 F. Gionta-A. Mainardi, Il fioretto delle cronache di Mantova, Mantova 1844, pp. 282, 289 C. D'Arco, Delle arti e degli artefici ...
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CATTANEO, Galeazzo (Galeazzo Cattaneo de Grumellis, Galeazzo Grumello, Gramillo, Granello, Galeazzo Gonzaga, Galeazzo da Mantova)
Giustiniana Migliardi O' Riordan Colasanti
Nacque nella seconda metà [...] , p. 688; C. Ghirardacci, Della Historia di Bologna, II, Bologna 1657, pp. 531 s.; S. A. Maffei, Gli annali di Mantova, Tortona 1675, pp. 742, 744 s.; M. A. Sabellico, Rerum Venetarum ab urbe condita... libri XXXIII, in Istorici delle cose veneziane ...
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ALBERTINI, Carlo
Giuseppe Coniglio
Figlio di Francesco, conte di Prato (ne aveva ricevuto l'investitura nel 1366 da Carlo IV), forse nato a Mantova, fu al servizio dei Gonzaga. L'A. infatti, chiamato [...] fu al potere, l'A. accumulò grandi ricchezze e possessi terrieri, come Piubega, castello alienato in suo favore dal Comune di Mantova; nel 1410 aveva acquistato il mero ed il misto imperio sul territorio di Mariana da Taddeo del Verme.
Pare sia morto ...
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Cantante (Torino 1850 - Roma 1922), mezzosoprano. Studiò con Augusta Boccabadati ed esordì a Mantova nel 1866. Da allora cantò con grande successo nei principali teatri d'Europa e d'America. Fu acclamata [...] interprete verdiana ...
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Medaglista milanese (m. Roma 1669), nipote di Gaspare. Fu incisore alle zecche di Mantova e di Roma; fece medaglie di Innocenzo X, Alessandro VII e Clemente IX, e varî conî per monete. ...
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Musicista (Caravaggio 1555 circa - Milano 1622). Maestro di cappella a S. Barbara di Mantova e al duomo di Milano, compose molta musica sacra e profana per voci e anche per voci e strumenti. Celebri i [...] suoi madrigali e "balletti" polifonici ...
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Cantante evirato (Filottrano, Ancona, 1705 - ivi 1760). Cantò a Roma (1721), Praga (1723), Mantova e Milano (1727-32), Londra (1733, chiamatovi da G. F. Haendel), Venezia (1743), ancora a Milano, e poi [...] (1755-1758) in varî teatri d'Italia, di Germania e di Russia. Ebbe voce di contralto estesissima ...
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ARRIVABENE, Giovanni Francesco
Simona Carando
Figlio di Leonardo e di Paola Cattabeni, nacque a Mantova intorno al 1515, se può essere considerato coetaneo di Niccolò Franco al quale l'A. apparve presto [...] conferma dei suoi affettuosi rapporti col Franco, che egli ospitò nella sua casa quando il beneventano si trasferì da Casale a Mantova.
Nel 1549 l'A. accompagnò in Francia il padre Leonardo, che si recava alla corte di Caterina de' Medici, ma dovette ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante);...
bussolotto
bussolòtto s. m. [propr. accr. di bussolo]. – 1. Vaso in genere, di legno o di latta, per varî usi; in partic., quello usato dai giocatori di prestigio per raccogliervi dadi o altro: giocatore di bussolotti; Renzo lo stava guardando...