Pittore (Moile, od. S. Lazzaro, Parma, 1500 circa - ivi 1569). Allievo del Parmigianino, divenne suo parente per averne sposata una cugina, aggiungendo al proprio il cognome Mazzola. Sua prima opera databile [...] nei colori cangianti, si accentua, come nell'Annunciazione di Napoli, in quella dell'Ambrosiana, nella S. Tecla del duomo di Mantova, nello Sposalizio di s. Caterina (1537 circa, Parma, pinacoteca), ecc. Dopo il 1540 lo stile di M.-B. si avvicinò ...
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GONZAGA, Gigliola (Egidiola, Ziliola)
Isabella Lazzarini
Prima figlia di Filippino di Luigi (I) e della sua prima moglie, Anna di Nicolino da Dovara, nacque a Mantova probabilmente verso la metà degli [...] Dopo il 1375 non si hanno di lei ulteriori notizie; ignoriamo l'anno della sua morte.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, bb. 17, 79, 196, 333, 337-339, 416.I: G. Daino, De origine et genealogia ill. domus dominorum de Gonzaga ...
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ALARI (poi Alary), Giulio Eugenio
Riccardo Allorto
Compositore, insegnante e direttore musicale. Nato a Mantova il 16 marzo 1814, compì gli studi musicali al conservatorio di Milano sotto la guida di [...] G. Basily.
Secondo il Masseangeli, sarebbe stato flautista alla Scala fino al 1833. Nel 1835 era già a Parigi, dove si fece subito conoscere con uno scritto in occasione della morte di V. Bellini, pubblicato ...
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CAZZOLA, Clementina
Sisto Sallusti
Nata da Giuseppe e Claudia Bragaglia, entrambi attori, a Sermide (Mantova) il 26 ag. 1832, aveva dato prova del suo talento fin da bambina negli atti unici Pitocchetto [...] e Giovannina dai bei cavalli che al Regli parvero annunciare il suo lusinghiero avvenire. All'età di dieci anni la C. era entrata in un collegio religioso a Gandino (Bergamo); parve anzi che stesse per ...
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MALETTI, Pietro
Nicola Labanca
Nacque il 24 maggio 1880 a Castiglione delle Stiviere, presso Mantova, da Giovanni e Libera Pandini.
Di famiglia né nobile né particolarmente agiata, intravide forse nella [...] vita militare una possibilità di carriera e presto si arruolò come sottufficiale, presentandosi volontario allievo sergente con una ferma di cinque anni (al posto di quella generale di tre) alla fine del ...
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Diplomatico (Piacenza 1651 - Bruxelles 1725). Segretario di stato e poi primo ministro dei Gonzaga di Mantova, per i quali fu a Venezia, in Polonia, in Germania e a Roma; dal 1702 al servizio della Spagna, [...] plenipotenziario di Filippo V in Svizzera dal 1703 e in Olanda dal 1716, firmò la pace dell'Aia (1720) ...
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CAMPOVECCHIO
Werner Oechslin
Ancora è tutta da studiare la vita e l'opera dei due fratelli, Giovanni e Luigi, originari di Mantova, attivi negli ultimi decenni del XVIII sec. Per quel poco di notizie [...] e il secondo architetto.
Luigi studiò all'Accademia di Mantova sotto Giovanni Bottani che era succeduto a Giuseppe nel 1784 quella Accademia e a Napoli sarebbe morto nel 1804 (Gazzetta di Mantova). La sua firma è riprodotta da D'arco, II, tavola ...
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BENDIDIO (Bendedei, Bendedio), Marco Antonio
Cecil H. Clough
Nacque da famiglia ferrarese sicuramente prima del 1517. Celio Calcagnini scrisse nel novembre 1536 in una lettera "magna virtute iuveni [...] pp. 2-5, dove è riportata una lettera di un contemporaneo che parla del B.: questa lettera si trova ora in Mantova: Le Lettere, II, Mantova 1962, pp. 564-66 (v. anche a p. 603); V. Pacifici, Ippolito secondo d'Este, Cardinale di Ferrara, Tivoli s. d ...
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Pittore (Cremona 1591 - Roma 1661). Allievo di G. B. Trotti, completò la sua formazione a Mantova presso D. Fetti e a Roma (1629): qui conobbe D. Velázquez, del quale, durante il suo secondo soggiorno [...] romano (dal 1645 circa), divenne anche collaboratore (Ritratto del maggiordomo di Innocenzo X, coll. priv.). Eseguì ritratti e opere di soggetto sacro: Cristo risana il cieco (Cremona, Museo Civico); Adorazione ...
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Tipografo (sec. 15º) originario di Kempten (Algovia). Associato con Thomas Septemcastrensis di Hermannstadt, stampò a Mantova, tra il 1472 e il 1473, opere di Pietro d'Abano e di Arnaldo di Villanova; [...] nel 1473, assieme a Johann Baumeister, pubblicò i Problemata di Aristotele. L'anno seguente V. andò a Bologna, dove, associato con Leonardo de Hyrberia, stampò il Liber pandectarum medicinae di Matteo ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante);...
bussolotto
bussolòtto s. m. [propr. accr. di bussolo]. – 1. Vaso in genere, di legno o di latta, per varî usi; in partic., quello usato dai giocatori di prestigio per raccogliervi dadi o altro: giocatore di bussolotti; Renzo lo stava guardando...