Cantante evirato (Filottrano, Ancona, 1705 - ivi 1760). Cantò a Roma (1721), Praga (1723), Mantova e Milano (1727-32), Londra (1733, chiamatovi da G. F. Haendel), Venezia (1743), ancora a Milano, e poi [...] (1755-1758) in varî teatri d'Italia, di Germania e di Russia. Ebbe voce di contralto estesissima ...
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Musicista (Bergamo 1695 - Amsterdam 1764). Studiò con A. Corelli. Fu a Roma, a Mantova, in tutta Europa, violinista acclamato. Infine si stabilì ad Amsterdam, dove fondò (o diresse) una società di concerti. [...] Delle sue musiche alcune furono pubblicate ad Amsterdam dal 1731, alcune a Parigi, mentre le più tarde, non date alla stampa, rimangono ignote. Virtuoso tra i più arditi del tempo, giunge nelle sue composizioni, ...
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GROSSI, Lodovico (Lodovico da Viadana)
Augusto Petacchi
Nacque nel 1564 a Viadana, all'epoca borgo del Ducato di Mantova, da un'antica e illustre famiglia locale. Entrato a far parte dell'Ordine dei [...] avendogli procurato una certa notorietà potrebbero avergli valso di lì a poco il suo primo incarico ufficiale.
È certo che a Mantova ricoprì la carica di maestro di cappella fino al 1597, ma esistono elementi per credere che la sua permanenza si sia ...
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Musicista (Argenta 1552 - Ferrara 1618). Studiò con L. Luzzaschi. Fu cantore del duca di Mantova e accademico armonico di Cesena. Compose moltissima musica sacra e profana, pubblicata a Venezia dal 1583 [...] al 1617 ...
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Musicista (Lodi 1451 - ivi 1522). Studiò con Bonadies (J. Goodendag). Dopo varie peregrinazioni tra Mantova, Verona, Genova, raggiunse fama a Napoli quale teorico, in fecondi rapporti con J. Tinctoris [...] e G. Spataro. Tornò poi nel nord, dove fu cantore a Bergamo e maestro di cappella al duomo di Milano, capo d'una importante scuola da lui stesso fondata. Il G. è uno dei maggiori teorici del suo tempo, ...
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ALARI (poi Alary), Giulio Eugenio
Riccardo Allorto
Compositore, insegnante e direttore musicale. Nato a Mantova il 16 marzo 1814, compì gli studi musicali al conservatorio di Milano sotto la guida di [...] G. Basily.
Secondo il Masseangeli, sarebbe stato flautista alla Scala fino al 1833. Nel 1835 era già a Parigi, dove si fece subito conoscere con uno scritto in occasione della morte di V. Bellini, pubblicato ...
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MAINI, Ormondo
Vladimiro Bertazzoni
Nacque in una famiglia di possidenti il 16 luglio 1835 a Viadana, presso Mantova, da Angelo e Angela Guatteri. Dall'autunno 1855 al 1859 studiò canto al conservatorio [...] 'autore, il 27 e 29 maggio da Faccio. Verdi stesso, in una lettera del 5 febbr. 1876 al suo amico, il critico mantovano O. Arrivabene, scrisse riguardo al M.: "è un basso che non ha rivali" (cit. in Rescigno).
Nel decennio suddetto, oltre che alla ...
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Musicista (Bologna 1672 o 1673 - ivi 1707). Studiò con G. A. Perti. Attivo presso la corte di Mantova e l'accademia dello Spirito Santo a Ferrara, compose numerosissime musiche vocali e strumentali d'ogni [...] sorta (in buona parte ancora inedite), tra le quali sono storicamente importanti alcune sinfonie ...
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Musicista (Lazise 1740 - Salisburgo 1817). Cantore (1768) e vice-maestro (1779) della cappella di S. Barbara a Mantova, poi (1781) vice-maestro e (1783-1817) maestro di cappella del duomo, della corte [...] arcivescovile e del teatro di Salisburgo. Autore di moltissima musica d'ogni genere, abbastanza ricercata ai suoi tempi ma oggi caduta in dimenticanza ...
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Musicista (Mons, Belgio, 1530 o 1532 - Monaco di Baviera 1594), fu condotto da Ferrante Gonzaga in Italia (Mantova, Sicilia, Milano). Nel 1548 seguì G. B. d'Azia della Terza a Napoli; fu poi ospite dell'arciv. [...] di Firenze Bindo Altoviti a Roma, dove nel 1553 era maestro della cappella lateranense. La sua educazione fu dunque italiana. Ma già nel 1554 era in Belgio, e nel 1556 si stabilì definitivamente a Monaco ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante);...
bussolotto
bussolòtto s. m. [propr. accr. di bussolo]. – 1. Vaso in genere, di legno o di latta, per varî usi; in partic., quello usato dai giocatori di prestigio per raccogliervi dadi o altro: giocatore di bussolotti; Renzo lo stava guardando...