Scultore lombardo (m. Mantova), se ne hanno notizie dal 1401 al 1440; attivo dal 1401 nella decorazione del duomo di Milano, fu poi (1415) nominato scultore della Fabbrica. Nella statua di Martino V (1421), [...] nel duomo, risulta evidente l'adesione dell'artista alla tendenza del gotico internazionale. Nel 1440 fu chiamato dai Gonzaga a Mantova. ...
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Architetto e scultore (Mantova 1887 - Milano 1971); ha restaurato il palazzo ducale e quelli comunali, vecchio e nuovo, di Mantova; ha costruito la "Rocchetta" di Bosisio (1920-21) e un gruppo di case [...] signorili nella zona di piazza E. Duse a Milano (1925-30); ha scolpito una Santa Tecla nel duomo di Milano ...
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Pittore (n. Mantova 1489 - m. dopo il 1537). Formatosi nell'ambiente di A. Mantegna, subì poi l'influenza di L. Costa e di Giulio Romano. Inviato per studio a Firenze da Isabella d'Este (1512), nel 1521 [...] fu anche a Roma. Delle sue opere documentate restano gli affreschi (1523) nella scalcheria del Palazzo Ducale di Mantova. ...
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Pittore e incisore (Mantova 1548 circa - ivi 1608); formatosi sugli esempî di Giulio Romano e probabilmente alla scuola di Lorenzo Costa il giovane, risentì poi soprattutto del Parmigianino, come si vede [...] nell'unica sua opera firmata e datata, un'Annunciazione (1602) nella parrocchiale di Viadana. Gli sono attribuiti, a Mantova, quadri e affreschi in S. Andrea; gli affreschi della cupola del Duomo (1605), in collaborazione con T. Ghisi. Dei suoi ...
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Pittore (Verona 1526 circa - Mantova 1578), detto anche Battista Farinato o Battista da Verona; lavorò accanto a Paolo Veronese alla villa Soranzo, a Thiene (castello Colleoni), ove le opere di Paolo sono [...] il comporre stipato, per il fare superficiale. Altre sue opere sono nella villa Emo a Fanzolo (1570), nella chiesa e nel monastero di Praglia, nel palazzo Chiericati e nel duomo a Vicenza (1572). Dal 1575, prefetto delle fabbriche ducali di Mantova. ...
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Incisore (Mantova 1520 - ivi 1582). Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa [...] nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. La sua maniera si distingue per l'accurato, sottilissimo tratteggio, per l'intenso chiaroscuro e la raffinata applicazione, sulla lastra, delle tecniche orafe. Oltre alle numerose incisioni ...
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Comune della prov. di Mantova (37,4 km2 con 4366 ab. nel 2008). Industria del legno e dei materiali da costruzione.
Antico possesso dell’abbazia di Leno, nel 1446 passò a un ramo dei Gonzaga e da modesto [...] .) è il mausoleo di Vespasiano Gonzaga (statua bronzea di L. Leoni). La chiesa parrocchiale (16° sec.) ha una cappella ottagonale con cupola traforata di A. Bibiena.
Nel 2008 è stata dichiarata dall'UNESCO, insieme a Mantova, patrimonio dell'umanità. ...
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Pittore (Ustiano, Mantova, 1582 - Roma 1622). Stretto seguace del Caravaggio, ne elaborò lo stile (Manfrediana methodus) con largo seguito (Punizione di amore, Chicago, Art Institute; Concerto, Firenze, [...] pal. Pitti) ...
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Comune della prov. di Mantova (già San Benedetto di Polirone; 69,6 km2 con 7643 ab. nel 2008), posto nella bassa pianura lombarda. Importante mercato agricolo ai margini settentrionali della bonifica detta [...] Parmigiana-Moglia.
Il centro crebbe attorno alla celebre abbazia dei benedettini di Polirone, fondata nel 1007 ...
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Scultore (n. Mantova - m. Pisa 1526), parente forse di Domenico. Lavorò con questo in Spagna, se il F. è da identificare con un Pandolfo Fiorentino che lavorò (1521) con Battista Ordóñez. A Pisa (1523), [...] collaborando con S. Stagi, attese all'altare di S. Biagio e al capitello del candelabro pasquale nel duomo ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante);...
bussolotto
bussolòtto s. m. [propr. accr. di bussolo]. – 1. Vaso in genere, di legno o di latta, per varî usi; in partic., quello usato dai giocatori di prestigio per raccogliervi dadi o altro: giocatore di bussolotti; Renzo lo stava guardando...