osservare v. tr. [dal lat. observare, comp. di ob- e servare «serbare, custodire, considerare»] (io ossèrvo, ecc.). – 1. a. Guardare, esaminare, considerare con attenzione, anche con l’aiuto di strumenti [...] autore, osservando al diverso modo che teneva costui nel soddisfare alle domande, dice ch’era un uomo così fatto (Manzoni). 3. Seguire ciò che una legge, una disposizione, una norma prescrive; obbedire, adempiere, rispettare e sim.: o. la regola ...
Leggi Tutto
manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...
Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.