A memoria non vi è nessun precedente a un’impresa come quella che Alberto Cristofori va realizzando con Un anno con Petrarca, rubrica quotidiana di proposta e commento di un sonetto del poeta aretino attraverso [...] va dimenticata la letteratura dialettale: moltissimi scrittori, soprattutto a partire dal Settecento, hanno anche scritto in dialetto. Manzoni parlava in dialetto e in francese, non in italiano». Hai parlato prima del parricidio perpetrato da Dante ...
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Il primo capitolo, Come nasce un linguista, si legge tutto d’un fiato e così, pagina dopo pagina, quelli successivi. Come un romanzo che fatalmente tiene incollato il lettore dall’inizio alla fine, la [...] nei Promessi Sposi ecco disvelarsi i precedenti di quella varietà che «poi è l’italiano standard medio di oggi» (p. 42). Manzoni, infatti, ne aveva già intuito i tratti e la funzione, come quello che è considerato uno degli errori per eccellenza, l ...
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Le letterature nazionali sono simili a specie viventi che mutano e si evolvono in modo diverso a seconda dei contesti e delle epoche e che qualche volta, per puro caso, si estinguono. Come in una specie [...] «lì dove c’è il sacro, non c’è posto per il romanzo», come ha scritto Alfonso Berardinelli, si dovrà ammette che Manzoni e Dostoevskij non siano stati dei veri romanzieri. Direi quindi che al quadro delineato da Zatti andrebbe aggiunta almeno la Vita ...
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Sul Vocabolario Treccani online, il sostantivo maschile coraggio viene definito come «la forza d’animo nel sopportare con serenità e rassegnazione dolori fisici o morali, nell’affrontare con decisione [...] : 314).E a proposito di non: e quando il coraggio manca? «Il coraggio, uno non se lo può dare» (Manzoni: 677). Consigli di letturaFerraris, A., Se il vento, Lettura degli «Ossi di seppia» di Eugenio Montale, Roma, Donzelli editore, 1995Leopardi ...
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Abbiamo presentato in una precedente rubrica i suffissi più produttivi dell’onomastica cognominale italiana, -ino ed -ello (con le varianti -illo, -lillo, -iddu). Il terzo posto per frequenza e diffusione [...] si tratta di nomi germanici con tipica declinazione -o/-onis – Arrigoni e Rigoni, Baldoni, Bertone, Barone e Baroni, Manzoni, Nardone e Nardoni –, per i quali la terminazione, pur confusasi nell’incrocio tra declinazione latina e germanica, può ...
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Nessun testo più di L’artefice aggiunto. Riflessioni sulla traduzione in Italia: 1900-1975 (curato da Angela Albanese e Franco Nasi e apparso nel 2015 per i tipi della ravennate Longo senza suscitare il [...] «sommessamente» l’autore annullandosi «di fronte all’opera da interpretare»);‒ Gabriele Baldini ([Occorre muoversi] «nel seminato del Manzoni e delle Operette morali»);‒ Fernanda Pivano: «Ancora una volta seguii il mio vecchio trucco di essere fedele ...
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I nomi di famiglia passano spesso da una categoria all’altra di nome proprio. Ecco sette domande e risposte che ci aiutano a capire come e dove. Quali sono i cognomi italiani più frequenti nelle insegne [...] anche se spesso semplicemente indicato come Dante –, Benso di Cavour, Matteotti, Verdi, Moro; tra i primi 20 odonimi italiani anche Manzoni, Gramsci, Cesare Battisti, De Gasperi, tra i primi 30 Leopardi, Carducci, Pascoli e Volta, tra i primi 50 pure ...
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Maddalena CrepetCi siamo traditi tuttiMilano, Solferino, 2024 Io me lo ricordo Renzo coi manichini. Non perché fossi lì, sia chiaro, ma perché tanto mi era rimasta impressa nella lettura dei Promessi Sposi [...] di Manzoni quella scena bislacca eppure tremenda, quel pericolo di arresto che rimava con la forca. Parteggiavo per il Tramaglino, credo come tutti, eppure non potevo non rimproverarlo (e non rimproverarmi, di riflesso, per un coinvolgimento tanto ...
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Pasquale StoppelliL’arte del filologoa cura di Anna Carocci e Valeria GuarnaRoma, Viella, 2024 Lo studioso potentino Pasquale Stoppelli – celebre per i suoi saggi, alcuni di carattere attribuzionistico, [...] su Dante, Petrarca, Manzoni, Machiavelli; per essere stato il primo a importare in Italia i più importanti contributi della Textual Bibliography; per aver ideato e costituito con la collaborazione dell’ingegnere informatico Eugenio Picchi la prima ...
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Il problema dei libri di storia è che presentano sempre quella maiuscola: generali fanno guerre, attentatori le scatenano, bombe segnano la paura. Di chi ci finisce sotto, in mezzo e morto si fa sempre [...] l’impossibile, giacché la civiltà contadina che Massi dice non viene manzonizzata con parole «di tal genere, se non tali appunto» (Manzoni, Promessi sposi) ma masticata nelle sue proprie, in quelle del dialetto («chel c’ha visto la povera donna gli è ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...
Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.