La moglie prediletta di Maometto, figlia di Abū Bekr (v.), andata sposa a Maometto all'età di 9 anni, pochi mesi dopo l'emigrazione di lui a Medina. Molto presto essa esercitò sul marito una grande influenza, [...] suo padre e dell'amico di lui ‛Omar a scapito di quello della figlia di Maometto, Fāṭimah (v.). e di suo marito ‛Alī. Tanto grandi erano l'affetto e la fiducia di Maometto per la giovanissima moglie, che nell'anno 6 dell'ègira (628 d. C.) un'accusa ...
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Gran maestro dell'ordine di S. Giovanni di Gerusalemme, nato a Monteil-au-Vicomte, nel dipartimento della Marche, in Francia, nel 1423, morto a Rodi il 3 luglio 1503. Ben poco di sicuro si sa della sua [...] l'Europa come quello del campione della cristianità. La morte di Maometto II e le contese dei suoi figliuoli Bāyazīd e Gem impedirono a Turcis, in I. P. Ludewig, Reliquiae Manuscriptorum, V, Francoforte 1723; quella all'imperatore: De servata urbe, in ...
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È il nome col quale s'indica di solito nelle lingue europee la grande monarchia indipendente dell'Africa orientale, che si estende oggi dai confini dell'Eritrea e del Sūdān anglo-egiziano a quelli della [...] si adatta al complesso delle regioni incluse oggi nei suoi confini (v. etiopia).
Il nome Abissinia deriva dall'arabo al-Ḥabash o al-Ḥabashah, con cui, già prima di Maometto, gli Arabi designavano i popoli dell'Abissinia e delle regioni limitrofe ...
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Lingua letteraria turca (v. turche, lingue) dell'Asia Centrale, elaboratasi principalmente sotto i Timuridi e la cui area coincideva, però solo approssimativamente, col territorio che Giaghatāi, figlio [...] per la pedanteria di dotti aventi in dispregio la lingua volgare. Alcune opere (come il Mi ‛rāéǵnāmeh, raccontante l'ascensione di Maometto al cielo, la Tedhkereh-i Evliyā o raccolta di biografie di santi e il Bakhtiyārnāmeh di genere narrativo) sono ...
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Capitano e uomo di stato arabo del primo periodo dell'età musulmana. Nato alla Mecca e ostile dapprima all'Islām, si convertì nell'8 ègira (629-30 d. C.), quando Maometto aveva già assodato la propria [...] contro questo califfo e alla uccisione di lui; dopo questa, destreggiandosi abilmente nella lotta tra Mu‛awiyah e Ali (v.), mercanteggiò il proprio appoggio al primo, cui riconquistò l'Egitto, togliendolo ai partigiani di Ali, e ottenendo in compenso ...
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IMAH Figlia di Maometto e moglie del cugino di lui, ‛Alī (v.), quarto califfo. Le notizie autentiche sulla sua vita sono molto scarse, e quanto di lei racconta la tradizione, con evidenti fini di edificazione [...] avvenuto, a quanto pare, uno o due anni dopo lo stanziamento di Maometto a Medina, e quella della sua morte in età ancor giovane, H. Lammens, Fātima et les filles de Mahomet, Roma 1912 (v. le osservazioni critiche di C. H. Becker, Islamstudien, I, ...
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Mistico musulmano, i cui insegnamenti diedero origine a parecchie confraternite, importanti anche politicamente, nel sec. XIX, e la cui fama preparò il terreno al sorgere della dinastia Idrīsita (composta [...] 1253 ègira (21 ottobre 1837). Sceriffo idrīsita (cioè discendente da Maometto attraverso il costui nipote ex filia al-Ḥasan e il pronipote di della Somalia si dànno il nome di Aḥmadiyyah (v.). I fondatori delle confraternite Rashīdiyyah (nel Sūdān ...
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Famoso teologo, tradizionista e giurista arabo musulmano, fondatore della scuola o sistema o rito (madhhab) ḥabalita (v.), che da lui prese il nome, e che è uno dei quattro madhhab ammessi dai musulmani [...] morì nel 241 ègira (31 luglio 855). Campione dell'ortodossia strettamente ligia ai ḥadīth (v.) o tradizioni canoniche riferentisi a Maometto, poco favorevole alla teologia speculativa e all'intrusione di elementi filosofici in terreno religioso, si ...
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Modernista musulmano indiano, nato a Delhi o Dihlī il 17 ottobre 1817 e morto nel 1898. Di lontana origine araba, anzi di presunta discendenza da Maometto attraverso la costui figlia Fāṭimah (cosicché [...] parte umana accanto alla divina; negava i miracoli attribuiti a Maometto o a santi musulmani, anzi anche i miracoli che il Corano carattere dell'antica scuola teologica musulmana dei Mu‛tazilah (v.), si designarono anche col nome di Neo-Mu‛taziliti. ...
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Essere mitico della tradizione islamica, la cui leggenda e il cui culto hanno assunto grande importanza specialmente nello sviluppo del misticismo e del culto dei santi. Oscura la sua etimologia (il riaccostamento [...] babilonese di Gilgamesh, nella leggenda orientale di Alessandro Magno (v.), in quella di Elia, ecc. Il misterioso e supremo, e in quanto tale è considerato, accanto a Maometto, come la sorgente prima della conoscenza mistica. La tradizione popolare ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...