LAMMENS, Henri
Giorgio Levi Della Vida
Storico belga dell'islamismo, nato a Gand il 1° luglio 1862. Entrato nella Compagnia di Gesù, insegnò nell'università di Saint-Joseph a Beirut, tranne un breve [...] comparsi in gran parte nei Mélanges dell'università in cui insegna (v. l'elenco nella bibliografia della voce arabi: Storia; è da aggiungere in genere un giudizio sfavorevole sulla personalità di Maometto e su quelle dei suoi compagni e primi ...
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Aggettivo relativo arabo (con l'accento sulla prima sillaba), al plurale maschile ‛alawiyyūn, derivato dal nome proprio di persona ‛Alī, e quindi significante ‛alide, cioè discendente o partigiano del [...] genero di Maometto e quarto califfo ‛Alī (v. alidi). In particolare l'epiteto viene applicato anche ai seguaci uno stato autonomo sotto mandato francese detto "Stato degli ‛Alawiti" (v.).
2. Nella pronunzia turca e persiana ‛Alewp̂, nome che dànno a ...
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Storico bizantino del sec. XV. Fu tra i notabili di Imbro che per risparmiare il saccheggio fecero omaggio a Maometto II, nel cui nome governò l'isola per quattro anni. Nel 146o si stabilì a Cnstantinopoli. [...] la sua simpatia verso gl'infelici compatrioti. Per lo stile è imitatore di Tucidide.
Ediz.: C. Müller, Fragm. hist. graec., V, Parigi 1870, pp. 40-161.
Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Litteratur, 2ª ed., Monaco 1897, pp. 309-310 ...
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"Colui che non può veder di notte, senza la luce del giorno", soprannome di molti poeti arabi (le fonti bio-bibliografiche indigene ne annoverano ben ventidue). Il più celebre di essi è Maimūn ibn Qais, [...] errante, cantò l'encomio di molti potenti, tra cui Maometto, ma senza farsi musulmano. Alcuni ritengono, quasi certamente a antichi, da alcuni anzi il migliore; eccelle nei canti bacchici. (V. arabi: Letteratura).
Bibl.: R. A. Nicholson, A literary ...
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Famoso tradizionista (muḥaddith) musulmano, nato verosimilmente nella Persia orientale, nel 202 dell'ègira (817-818 d. C.), ma vissuto per lo più a Baghdād e ad al-Baṣrah (Bassorah), ove morì nel 275 (10 [...] il più famoso è la collezione di tradizioni o ḥadīth (v.) intitolata as-Sunan (Le consuetudini del Profeta), e considerata " fondamentali per la conoscenza delle tradizioni canoniche relative a Maometto.
Bibl.: F. Wüstenfeld, Der Imâm el-Schâfi' í ...
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R Nome dato da Maometto (Corano, IX, 101, 118, cfr. III, 45; LXI, 14) a quei membri delle tribù medinesi al-Aws e al-Khazraǵ che gli avevano dato assistenza e si erano convertiti all'Islām subito dopo [...] la sua emigrazione (v. ègira) a Medina; essi erano pareggiati in dignità ai Muhāǵirūn, ossia ai Meccani che avevano partecipato all'ègira. un effimero trionfo durante il califfato di ‛Alī (v.). L'aggettivo etnico Anṣārī designa un discendente dei ...
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ADITH Espressione araba signihcante "i partigiani dei ḥadīth" (v.), ossia delle tradizioni canoniche concernenti cose dette o fattc da Maometto. Le più notevoli applicazioni di questa espressione sono: [...] ampia al loro apprezzamento personale nello stabilire norme nelle materie suddette.
2. Designazione che si dànno i musulmani wahhābiti (v.) dell'India, quali fedeli seguaci dell'indirizzo indicato nel n.1, e quali assidui studiosi delle raccolte di ...
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. Poeta arabo della tribù dei Thaqīf; combatté contro Maometto che assediava at-Ṭā'if nell'8 èg. (630 d. C.), ma poco dopo si fece musulmano. Prese parte alla celebre battaglia di al-Qādisiyyah contro [...] sono notizie non sicure. La sua poesia è prevalentemente bacchica, e ha goduto di molto favore presso gli Arabi. V. arabi: Letteratura.
Bibl.: N. Rhodokanakis, nella Enciclopedia dell'Islam, I, Leida 1908, (in tre edizioni: francese, inglese, tedesca ...
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Cioè, in arabo e poi in tutte le lingue colte dei popoli musulmani, "sede dell'islamismo"; espressione tecnica del diritto islamico, che designa il complesso dei paesi abitati da musulmani, concepiti, [...] secondo la dottrina corrispondente alla realtà dei primi quattro secoli dopo Maometto, come un tutto governato da un unico monarca universale, il califfo (v.). Secondo il diritto pubblico e privato dell'islamismo, l'infedele non può avere autorità ...
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CLEMENTE X, papa
Luciano Osbat
Emilio Altieri nacque a Roma il 12 luglio 1590, nel palazzo di famiglia vicino a piazza del Gesù, e fu battezzato nella parrocchia di S. Marco il 15 luglio 1590. Figlio [...] beatificazioni tra le quali, di particolare importanza, quelle di Pio V e di Giovanni della Croce. Una disciplina più severa fu introdotta divisioni e le lotte interne.
Nel 1672 il sultano Maometto IV attaccò questo fronte, conquistò la Podolia e si ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone...
sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...