Filologo e critico italiano (Modena 1917 - Roma 2001), figlio di Gino. Prof. di filologia romanza nelle univ. di Pavia (dal 1954) e Roma (dal 1956), socio naz. dei Lincei (1984) e membro di prestigiose [...] G. Boccaccio, 1941; Chanson de Roland, 1947; De agricultura di M. Tanaglia, 1953) e a fondamentali contributi su Marcabruno, pubblicò studî che spaziarono in tutto l'arco della romanistica. Tra i suoi volumi, alcuni dei quali specificamente dedicati ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] fu il sirventese (➔).
Di fronte all’ispirazione propriamente cortese, che si osserva, per es., nei versi di Jaufré Rudel, si afferma con Marcabruno e i suoi imitatori una vena scolastica non priva di sapore; ma l’innata tendenza verso un tipo d’arte ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] la capitale serie di contributi testuali ed esegetici sul No sai que s'es di Guglielmo IX, sul Vers del lavador di Marcabruno (1900: Rom. frag., pp. 385-408), su Jaufrè Rudel, sulle caricature trobadoriche di Peire d'Alvernhe, su Bernart de Ventadorn ...
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trobar clus
〈trobàr klus〉 locuz. provenz. ant. (propr. «poetare chiuso»). – Lo stile di alcuni poeti provenzali (per es., Marcabruno e Raimbaut d’Aurenga): intenzionalmente difficile ed ermetico, si esprimeva attraverso parole rare, strutture...