Il rapporto tra autore e personaggio può essere decodificato con l’aiuto delle modalità di utilizzo del nome proprio: l’uso del solo nome, o del solo cognome, o del soprannome, o il passaggio da una modalità onomastica più complessa a un’altra più semplice, per esempio da nome e cognome al solo nome o a un diminutivo. Il solo nome o il solo cognomePer l’ex galeotto protagonista dei Miserabili di Victor ...
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Il nome proprio può indicare, in funzione di coordinate cronologiche e diatopiche, anche un tipo psicologico o sociale ben determinato. Il degrado socionomastico che può subire una forma è sovente riflesso (ed eventualmente alimentato) dalla letteratura. Bruno Porcelli, a lungo presidente dell’associazione Onomastica & Letteratura, sosteneva che il Boccaccio, attribuendo i derivati di Giovanni ai personaggi ...
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Emilia-RomagnaNella regione abbondano i nomi da indicazioni di mestiere: Ferrari con Fabbri e Magnani (pressappoco con il medesimo significato) e il derivato Ferrarini; poi Barbieri, gli equivalenti Molinari e Monari, Vaccari e Cavallari, Massari e ...
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I fiori hanno sempre ispirato nomi personali. Sono indicatori di bellezza, freschezza, profumo, colori, candore, purezza e per questo augurali e affettivi.Limitandoci al XX secolo e all’attualità, il primatista [...] ecco allora 277 Edelvais, 251 Edelweiss, 190 Edelweis, 151 Edelwais, 137 Edelveis ecc. Curiosamente, è nome tipico di Umbria, Marche e Lazio.Si osservi il metaplasmo (adattamento al femminile con cambio di vocale finale) in Gerania (16 con 8 Geranio ...
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Esistono secondi e terzi cognomi che si affiancano per vari motivi al primo cognome di molti cittadini, specie in Piemonte, Lombardia, Veneto, Campania e Sicilia. Si tratta di un repertorio piuttosto consistente [...] di Montefredane-Av), Tagliacane (i Vanella di Dovera-Cr); o nome + aggettivo (Parteguelfa: i Caccialupi di San Severino Marche-Mc). Caratteri dialettaliSi presentano in genere con caratteri dialettali, sul piano lessicografico e su quello fonetico e ...
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L’esse finale di molti cognomi è parte di un vero suffisso (apocopato) soltanto in alcuni casi, ma entra piuttosto in una terminazione atona molto frequente, che ha almeno quattro diverse origini e tradizioni [...] -o. Il plurale sardoInfine, terminano in -is numerosissimi cognomi sardi, in cui la consonante finale è semplicemente la marca del plurale: in ordine di frequenza, Melis, Floris, Fois, Salis, Farris, Pitzalis, Demontis, Salaris, Virdis, Onnis, Addis ...
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I cognomi più frequenti che terminano con i tipici suffissi -aldo sono Castaldo e Rinaldi, con -ano Romano e Mariani, con -ardo Lombardo e Lombardi, con -ato Amato e Donati, con -ello Aiello e Martinelli, con -etto Moretti e Marchetti, con -ino Marino e Mancini, con -in Visentin, con -one Meloni e Perrone, con -on Zanon, con -otto Miotto e Mariotti, con -uccio Puccio e Bucci, con -utto Dutto e Cerutti, ...
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Molti cognomi derivano da toponimi e coincidono perfettamente nella forma o, al più, presentano la -i finale del plurale. Alcune volte i toponimi sono popolarissimi mentre non lo è alcun portatore del [...] di indicare espressamente l’origine, segnale di autenticità e genuinità delle acque minerali (come di altri prodotti), fa sì che il marchio sia il (micro)toponimo in cui è sita la fonte: i toponimi compaiono dunque su etichette e tappi e divengono ...
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I cognomi italiani non si contano... Nel senso che sono tanti ma sono anche impossibili da contare. Come? dirà qualche lettore: con tutte le banche dati, le tecnologie informatiche, l’intelligenza artificiale [...] di De Felice sull’Italia e calcolò i cognomi in 330 mila circa, valore riportato come stima anche nel dizionario Utet di Carla Marcato e di chi scrive questo articolo; l’opera consta in oltre 35 mila voci per circa 55 mila cognomi citati. La SEAT ...
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(I gueffus) Si chiamano così perché quando li mettiamo a caramella nella carta, tagliuzziamo i bordi a denti piatti, come le torri dei castelli guelfiMichela Murgia L’Italia dei mille campaniliI prestiti [...] rosoni o intrigoni di Reggio Emilia alle sfrappole bolognesi, dai cenci o donzelle in Toscana alle cresciole nelle Marche, dalle frappe nel Lazio alle cioffe abruzzesi e alle chiacchiere o pampuglie campane. Il Novecento: tra italiano e risorgenze ...
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marc'
marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.
marca1
marca1 s. f. [dal germ. marka «segno»]. – 1. a. Segno variamente impresso o applicato (mediante un timbro a secco o a inchiostro, oppure inciso, dipinto, stampato) su un oggetto per indicarne la proprietà, il luogo di provenienza o...
Regione dell’Italia centrale (9.401,38 km2 con 1.512.672 ab. nel 2020, ripartiti in 228 Comuni; densità 160 ab./km2), che dall’Appennino si estende sul versante adriatico, affacciandosi sulla costa per 173 km dal Tavollo alla foce del Tronto,...