I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] del potere temporale del papa, dall’altro, si mostra più forte negli ex possedimenti pontifici – eccetto l’area marchigiana – e nei territori di debole o antica statualità rispetto a realtà con forti tradizioni autonomistiche. Ai due estremi dell ...
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Nel diritto moderno, istituto di democrazia diretta, usato per la prima volta in Francia nel 1851, con cui il popolo è chiamato ad approvare o a disapprovare un fatto, un avvenimento, riguardante la struttura dello Stato o del governo e, più spesso, il passaggio di un territorio dalla sovranità di uno ... ...
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Nella Roma antica, ogni norma votata dalla plebe su proposta dei tribuni. Nel diritto moderno il termine fu ripreso (per la prima volta in Francia nel 1851) per un istituto di democrazia diretta con cui il popolo è chiamato ad approvare o a disapprovare un fatto, un avvenimento, che riguarda la struttura ... ...
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Francesco Tuccari
Quando il popolo è chiamato a confermare o respingere scelte politiche
Il plebiscito era un istituto tipico dell’antica Roma. Esso è riemerso in forme del tutto rinnovate nel mondo contemporaneo, a partire dalla Rivoluzione francese. Legato ai principi della sovranità popolare e della ... ...
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(XXVII, p. 532)
Ferruccio PERGOLESI
In relazione al referendum istituzionale italiano del 2 giugno 1946, si pone la questione della natura giuridica del referendum e del plebiscito e della esatta differenziazione dei due istituti.
La terminologia usata dai varî diritti positivi ed i criterî di differenziazione ... ...
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(plebi scitum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Teodosio MARCHI
Diritto romano. - Così era chiamata presso i Romani ogni norma votata dalla plebe su proposta dei tribuni. In origine, tali norme non vincolavano che la plebe stessa, la cui volontà solennemente espressa costituiva però una minaccia per il patriziato: ... ...
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DIPLOVATAZIO (Diplovataccio), Tommaso
Aldo Mazzacane
Nacque a Corfù il 25 marzo 1468, ultimo dei sette figli di Giorgio e Maria Lascaris, nobili greci ritenuti entrambi di discendenza imperiale. Il [...] .
Tuttavia la stella del Della Rovere si andava offuscando. Non appena asceso al soglio, Leone X destinò la signoria marchigiana al nipote Lorenzo de' Medici. Il 31 maggio 1516 Francesco Maria abbandonò il Ducato, riparando a Mantova, donde cominciò ...
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BICHI, Antonio
Gaspare De Caro
Nacque a Siena il 30 maggio del 1614, da Firmano, appartenente all'antica e nobile famiglia cittadina dei marchesi di Scorgiano, e da Onorata Mignanelli, sorella uterina [...] Osimo alla sede episcopale di Palestrina, accordandogli però l'autorizzazione a conservare sino alla morte l'amministrazione della diocesi marchigiana.Il B. partecipò ai conclavi di Clemente IX, Clemente X, Innocenzo XI e Alessandro VIII. In nessuna ...
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BUCCIO
Clara Gennaro
Nacque nella prima metà del XIV sec. a Pietralunga (diocesi di Perugia) da Giovanni o Giovannetto; ègeneralmente considerato della famiglia Bonori, anche se questo cognome apparirà [...] pp. 202, 277; II, pp. 7., 141, 150; G. Franceschini, Il cardinale A. Grimoard e la sua opera di legatonella regione umbro-marchigiana, in Boll. dellaDeput. di st. patria per l'Umbria, XLIX (1952-54), pp. 45-72, spec. pp. 60-62; G. Mollat, Deuxfrères ...
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BARI
G. Bertelli Buquicchio
(gr. Βἁϱιον; lat. Barium)
Città della Puglia, capoluogo di regione. Situata lungo la costa adriatica è sede di un importante porto mercantile, già conosciuto nel Medioevo.La [...] nell'abside destra di S. Nicola in cui si rintracciano modi dell'arte gotica mediati da Napoli e dall'area umbro-marchigiana (Calò Mariani, Fano, Pepe, 1990).Tra i manoscritti conservati nell'Arch. della Cattedrale, entro la prima metà del sec. 11 ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] in stato d'arresto era condotto via da Roma, non Roma papale insorse, ma i contadini, dai monti della Sabina alle marine marchigiane, caddero a migliaia per la loro fede e per il loro paese. Quando vilmente il re di Napoli all'avanzarsi dello ...
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vincisgrassi
s. m. pl. [voce marchigiana di incerta origine; anche, più raram., pincisgrassi o princisgrassi]. – Preparazione di pasta all’uovo, caratteristica della cucina marchigiana: è costituita da lasagne condite con ricco sugo di frattaglie...
crescia
créscia s. f. [der. di crescere] (pl. -sce). – Focaccia marchigiana di pasta salata, fatta di acqua e farina con aggiunta di olio o strutto, e fritta o cotta alla brace.