Quando si parla di deonomastici (o deonimici) uno degli esempi più gettonati è quello di jeans, che nel Cinquecento, nell’inglese d’America, era la denominazione della città di Genova e passò a designare [...] , denominazione di un sistema di registrazione del suono che prende il nome dal fisico statunitense Ray Dolby; o a famosi marchi di chitarre e altri strumenti musicali elettrici come Fender (dal nome del fondatore Leo Fender) e Gibson (dal nome del ...
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Danza Mussolini, danza il comunismoCantavano «noi siamo i turchi di domani»: lo dicevano in tedesco perché era una citazione, ma loro erano italiani, anzi emiliani, «[i] ragazzi di Berlino con sangue emiliano», [...] come li marchiò un titolo del «Corriere della Sera»; e di quella lingua straniera, da cui i figli della Germania post-nazista dovevano «espellere la cattiveria dei loro nonni», riuscivano a emettere i suoni corretti solo se li aiutava il clima: « ...
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I prossimi interventi di cui questo articolo costituisce l’introduzione saranno dedicati ai deonimici che provengono da altre lingue e sono quindi in italiano classificabili come “prestiti”. Anche solo [...] di nomi di persona, toponimi e loro derivati nel lessico gastronomico2.6. Enzo Caffarelli, Dal marchio al lessico: deonimici di “marca”2.7. Debora de Fazio, Deonimici di-viniDerivazione3. Rocco Luigi Nichil, Deantroponimici per derivazione (e ...
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«Maria che fa Giovanna di secondo nome»Nel 1994 il gruppo rap degli Articolo 31 raggiungeva un grande successo di pubblico con la canzone Ohi Maria: facendo il verso alla tradizione della canzone leggera [...] di nomi di persona, toponimi e loro derivati nel lessico gastronomico2.6. Enzo Caffarelli, Dal marchio al lessico: deonimici di “marca”2.7. Debora de Fazio, Deonimici di-viniDerivazione3. Rocco Luigi Nichil, Deantroponimici per derivazione (e ...
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PremessaIl doppiaggio cinematografico ha una lunga tradizione in Italia, sia sotto la spinta del fascismo, che non tollerava dialoghi stranieri sul grande schermo sottotitolati in italiano, sia per effetto [...] evita la rima martellante ragno: bagno ricorrendo alla deissi, dall’altro si preferisce il celebre gorilla gigante a un marchio automobilistico sconosciuto in Europa.Nella stessa scena Alvy trova del sapone nero nel bagno di Annie e le chiede: «Are ...
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Forse la ricchezza sintattica è la vittima più illustre della narrativa contemporanea, che predilige periodi brevi, frasi nominali, discorsi diretti in rapida successione, pochi segni di interpunzione [...] di sapere come farà a liberarsi dall’impiego.Verso la metà del libro, l’esperienza del franchising per un famoso marchio di mobili statunitense si conclude con una scena molto teatrale, che altri scrittori avrebbero frantumato in schegge di discorso ...
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Partiamo, nella nostra rassegna, da alcuni dati che ci aiutano a inquadrare il fenomeno della dedicazione nella botanica. Il motore di ricerca di un vocabolario esteso come il GRADIT di Tullio De Mauro [...] di nomi di persona, toponimi e loro derivati nel lessico gastronomico2.6. Enzo Caffarelli, Dal marchio al lessico: deonimici di “marca”2.7. Debora de Fazio, Deonimici di-viniDerivazione3. Rocco Luigi Nichil, Deantroponimici per derivazione (e ...
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Flavio SantiQuanti (Truciolature, scie, onde, 1999-2019)Massa (MS), Industria & Letteratura, 2020 La poesia di Santi si muove […] come prodotto di un’implosione dentro un magma al cui formarsi concorre [...] ottobre: / piove ad Albuzzano» e «Piove, è mercoledì», dove l’occasione privata è restituita, con una sprezzatura che è un marchio di fabbrica, dal filtro del Moretti pascoliano e crepuscolare di A Cesena, qui ridotto a formula di riuso (e in questo ...
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I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa [...] di nomi di persona, toponimi e loro derivati nel lessico gastronomico2.6. Enzo Caffarelli, Dal marchio al lessico: deonimici di “marca”2.7. Debora de Fazio, Deonimici di-viniDerivazione3. Rocco Luigi Nichil, Deantroponimici per derivazione (e ...
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I muri sanno tante cose. Sanno, per esempio, che la comunicazione politica è il regno incontrastato del fai da te. E che, per questo, dovranno sottoporsi allo strazio di accogliere ciclicamente, sulle [...] in genere, sono solo tre – un faccione perlopiù scontornato su fondo neutro, un titolo a caratteri cubitali, il marchio del partito –, l’impaginatore improvvisato riesce comunque a combinare disastri. Un’altra cosa che non si dovrebbe sottovalutare è ...
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marchio
màrchio s. m. [der. di marchiare]. – 1. In senso ampio, segno che si imprime o si applica su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche. 2. Impronta recante un segno convenzionale...
marc'
marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.
È il segno distintivo dei prodotti o dei servizi di un’impresa rispetto a quelli forniti dalle imprese concorrenti. Il marchio può formare oggetto di tutela per mezzo di procedura di registrazione, che per l’Italia ha luogo presso l’Ufficio...
Segno che si imprime su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche.
Antropologia
Il m. come segno di proprietà, individuale o di gruppo, è noto a numerose popolazioni di cultura diversa....