Parlando di frasi passepartout, cioè buone per ogni evenienza, un’altra formula sempreverde è quella che inizia con il sintagma avverbiale molto più di o molto più che. In pubblicità si usa tanto. Il copywriter [...] parte di questo articolo). E poi: poniamo che ci sia davvero qualcosa di straordinario nella proposta emotiva e commerciale di una marca (il che, il più delle volte, non è vero). Ebbene, non c’è niente di peggio che comunicare lo straordinario con ...
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Ivana VermiglioQuando la testualità si fa lingua nei giochi televisiviin AA.VV., Teoria e pratica del testo. Grammatica, nuovi media, didattica, letteratura, a cura di Giuseppe Paternostro e Vincenzo Pinello, [...] con la partecipazione di Gian Luigi Beccaria in veste di giudice-magister, e Reazione a catena, tuttora trasmesso per la conduzione di Marco Liorni) al fine di riflettere «sulle forme di (micro e macro) testualità le quali non solo si fanno mezzo di ...
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Quando si parla di deonomastici (o deonimici) uno degli esempi più gettonati è quello di jeans, che nel Cinquecento, nell’inglese d’America, era la denominazione della città di Genova e passò a designare [...] , denominazione di un sistema di registrazione del suono che prende il nome dal fisico statunitense Ray Dolby; o a famosi marchi di chitarre e altri strumenti musicali elettrici come Fender (dal nome del fondatore Leo Fender) e Gibson (dal nome del ...
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L’italiano in America LatinaL'emigrazione italiana è un fenomeno di lunghissima durata, molto sfaccettato nel tempo, costitutivo della nostra identità nazionale, noto e studiato molto per alcuni aspetti [...] anche in Messico, in Colombia e altrove.Ancora in Messico, in alcune comunità linguistiche, diversi dolciumi del marchio Ferrero sono indicati collettivamente appunto con il marchionimo, anche a evocare con favore un particolare stile di vita ...
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Deonomastica “machiavellica”: sul deonimico Macchiavelli in prospettiva internazionale, con particolare riferimento all’area linguistica polaccaEsempi di onomastica e di deonomastica d’origine italiana [...] italiano sia “orecchiabile” (cfr. Serianni, Antonelli 2011, 205; Gałkowski i.c.s.).A margine, va detto però che esistono marchi Machiavelli che hanno tutt’altra genesi (possono riprodurre infatti i nomi dei proprietari di un’azienda), come ad esempio ...
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Il sistema cognominale italiano è estremamente ricco di forme e di varianti che si devono principalmente alla variegata situazione linguistica italiana, con i tanti dialetti e lingue minoritarie, e al [...] Italiani, Roma-Bari, Laterza, 2014.DCI = Caffarelli, E., Marcato, C., I cognomi d'Italia. Dizionario storico ed etimologico, nel lessico gastronomico2.6. Enzo Caffarelli, Dal marchio al lessico: deonimici di “marca”2.7. Debora de Fazio, Deonimici di ...
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1. Oggetto della toponomastica storicaParafrasando parte dell’introduzione di Giovan Battista Pellegrini a Gasca Queirazza et al. 1990 (p. VII), il significato originario dei nomi di luogo tende (con ovvie [...] in origine legato a un nome di persona germanico simile a Teutpasio fu avvicinato nei secoli ai più correnti alto, passo, pascere (Marcato in Gasca Queirazza et al. 1990); anche il nome di Bellagio (Como) deriva da un antroponimo non attestato e solo ...
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Danza Mussolini, danza il comunismoCantavano «noi siamo i turchi di domani»: lo dicevano in tedesco perché era una citazione, ma loro erano italiani, anzi emiliani, «[i] ragazzi di Berlino con sangue emiliano», [...] come li marchiò un titolo del «Corriere della Sera»; e di quella lingua straniera, da cui i figli della Germania post-nazista dovevano «espellere la cattiveria dei loro nonni», riuscivano a emettere i suoni corretti solo se li aiutava il clima: « ...
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I prossimi interventi di cui questo articolo costituisce l’introduzione saranno dedicati ai deonimici che provengono da altre lingue e sono quindi in italiano classificabili come “prestiti”. Anche solo [...] di nomi di persona, toponimi e loro derivati nel lessico gastronomico2.6. Enzo Caffarelli, Dal marchio al lessico: deonimici di “marca”2.7. Debora de Fazio, Deonimici di-viniDerivazione3. Rocco Luigi Nichil, Deantroponimici per derivazione (e ...
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«Maria che fa Giovanna di secondo nome»Nel 1994 il gruppo rap degli Articolo 31 raggiungeva un grande successo di pubblico con la canzone Ohi Maria: facendo il verso alla tradizione della canzone leggera [...] di nomi di persona, toponimi e loro derivati nel lessico gastronomico2.6. Enzo Caffarelli, Dal marchio al lessico: deonimici di “marca”2.7. Debora de Fazio, Deonimici di-viniDerivazione3. Rocco Luigi Nichil, Deantroponimici per derivazione (e ...
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marchio
màrchio s. m. [der. di marchiare]. – 1. In senso ampio, segno che si imprime o si applica su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche. 2. Impronta recante un segno convenzionale...
marc'
marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.
È il segno distintivo dei prodotti o dei servizi di un’impresa rispetto a quelli forniti dalle imprese concorrenti. Il marchio può formare oggetto di tutela per mezzo di procedura di registrazione, che per l’Italia ha luogo presso l’Ufficio...
Segno che si imprime su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche.
Antropologia
Il m. come segno di proprietà, individuale o di gruppo, è noto a numerose popolazioni di cultura diversa....