BACINI
A. Ghidoli
Il termine b., accompagnato talvolta dalle specificazioni ceramici o architettonici, è usato in Italia e all'estero - già nei secc. 18° e 19° (Passeri, 1758; Fortnum, 1870) - per indicare [...] e di S. Cecilia si può valutare fossero inseriti da 220 a 260 bacini.
Tecnica
L'uso di decorare e il portico di S. Giovanni, S. Marco, S. Agnese, S. Maria Maggiore. e civili delle province di Pistoia, Firenze e Siena, Faenza 61, 1975, pp. 123-135; ...
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Archeometria e restauro
Paolo Marconi
Nel 1880 Thomas H. Huxley (che si faceva chiamare il bulldog di Darwin) rivolse la sua attenzione all’educazione in Scienza e cultura, contrapponendo alla superiorità [...] : la Scuola d’arte di Siena, per esempio, era diretta in quel periodo da un falsificatore abilissimo come Icilio F Metodi fisici per i Beni Culturali, a cura di Alfredo Castellano, Marco Martini, Emanuela Sibilia, Milano, Egea, 2002.
Cellini 1992: ...
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PONTE (γέϕυρα, pons)
J. Briegleb
Costruzione architettonica per facilitare il passaggio di una via di comurncazione, talvolta anche di un acquedotto (v.), sopra un ostacolo naturale, per lo più un fiume, [...] ; vi, 9) e da alcune raffigurazioni su rilievi delle colonne di Traiano e di Marco Aurelio a Roma. Della ed Isole: Albenga: G. B. Bellissima, Il ponte romano di Albium Ingaunum, Siena 1911; S. Durante, in Riv. Ingauna e Intemelia, N. S., V, 1950 ...
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GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] Merida y otros datos para un nuevo ''marco de referencia'' de la arquitectura y archeologia, "Atti del Convegno internazionale, Siena 1992", a cura di R. quarti di silique e in bronzo folles da 40 nummi, mezzi folles da 20 nummi e frazioni minori. La ...
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PIAZZA
E. Guidoni
La storia urbanistica e architettonica delle p. medievali deve essere impostata tenendo conto delle testimonianze documentarie e archeologiche, delle caratteristiche funzionali, dei [...] pubbliche di questo periodo, quella di S. Marco a Venezia, scaturì da un progetto unitario messo a punto nella seconda metà , Perugia 1927, pp. 55-82; E. Guidoni, Il Campo di Siena, Quaderni dell'Istituto di storia dell'architettura, 1961, 71-72, pp. ...
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ROMA - Iconografia
S. Maddalo
Un'iconografia della città di R. - intesa come immagine che si proponga, attraverso morfologie figurative di matrice diversa, di significare la città - nacque in età tardoantica [...] 131). Il primo, la veduta dipinta da Taddeo di Bartolo (1413-1414) nel Palazzo Pubblico di Siena, nel soprarco di passaggio dall'anticappella, dipinta da Cimabue agli inizi degli anni ottanta del Duecento nella vela dell'evangelista Marco nella ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] colonna coclide istoriata, quella di Marco Aurelio. È proprio con Marco Aurelio, e dopo la tra il 558 e il 623 il tributo passa da 60.000 a 200.000 solidi annui. La 1984, pp. 3-48.
S. Lusuardi Siena, Sulle tracce della presenza gota in Italia: il ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I Longobardi: Cividale del Friuli
Susanna Cini
Cividale del friuli
Centro (lat. Forum Iulii) posto ai piedi delle Prealpi Giulie, allo sbocco della valle del Natisone.
Vi [...] difensivo dell’Italia voluto daMarco Aurelio e rafforzato da Caracalla e da Gallieno. Alla fine a Cividale, in AMediev, 26 (1999), pp. 67-92.
S. Lusuardi Siena (ed.), Cividale longobarda. Materiali per una rilettura archeologica, Milano 2002. ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Milano
Marco Sannazaro
Milano
Città dell’Italia settentrionale (lat. Mediolanum), insediamento degli Insubri, sottomessa [...] . Gervasio e Protasio che trasferì nella vicina basilica ambrosiana, da lui consacrata nel 386 e che accolse anche le sue Lorenzo in Milano, Milano 1985, pp. 65-77.
S. Lusuardi Siena,Milano. La città nei suoi edifici: alcuni problemi, in Atti del ...
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torri
Fabrizio Di Marco
Costruzioni a sviluppo verticale
Le costruzioni molto alte, sviluppate verticalmente, rappresentano una tipologia costante nell’evoluzione storica dell’architettura e dell’ingegneria. [...] e Appia (oggi S. Sebastiano), per esempio, sono fiancheggiate da torri e si aprono nelle Mura Aureliane, fatte costruire dall’ come avvenne a Firenze (torre di Palazzo Vecchio) o a Siena (torre detta del Mangia in piazza del Campo). Vi erano ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...
machine learning
loc. s.le m. inv. Branca dell'Intelligenza Artificiale che si occupa dello sviluppo di algoritmi e tecniche finalizzate all'apprendimento automatico mediante la statistica computazionale e l'ottimizzazione matematica. ♦ WebCrow,...