TURCO, Cesare
Stefano De Mieri
– Nacque ad Ischitella, in Capitanata, intorno al 1537. La data si ricava da un atto notarile del 31 gennaio 1549 con il quale il dodicenne «Cesar de Laganazo [...] filius [...] della produzione vasariana e del primo MarcoPino partenopeo, congiuntamente ad alcune influenze del quella sintesi fra cultura nordica e cultura tosco-romana di marca postvasariana che poteva allora leggersi nell’opera del veneto Giovanni ...
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NERONI, Matteo
Stefano De Mieri
(Matteo da Siena). – Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore senese, documentato dal 1567 al 1592.
A causa di una certa genericità delle fonti, la sua [...] , La decorazione del Palazzo, in I. Barsi - M. Fagiolo - M.L. Madonna, Villa d’Este, Roma 2003, pp. 45, 53; A. Zezza, MarcoPino. L’opera completa, Napoli 2003, pp. 237, 249, 254, 255 s.; M. Hochmann, Venise et Rome 1500-1600. Deux écoles de peinture ...
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PICCININI, Silla
Cristina Galassi
PICCININI (Pecennini, Peccenini), Silla (Scilla). – Ignoti sono gli estremi biografici di questo pittore, che risulta documentato per la prima volta a Perugia nell’ottobre [...] - Casale - Falcidia, 1980, p. 404). Per Teza «una grazia di tipo neoparmense, coltivata attraverso modelli senesi (MarcoPino, Salimbeni, Casolani)» (1987, p. 804) caratterizza anche la tela, nella Pinacoteca comunale di Assisi, raffigurante Gesù nel ...
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D'AMATO, Giovanni Antonio, detto il Giovane
Angela Catello
Documentato a Napoli come pittore tra il 1594 e il 1635 è detto "il Giovane" per distinguerlo da un omonimo pittore che era vissuto in epoca [...] presto quel "colorir delicato" che fece del Lama un oppositore deciso al formalismo e al chiaroscuro forzato di MarcoPino; avrebbe ereditato inoltre dallo zio l'ispirazione ai dipinti dedicati alla Vergine e una certa diligenza nella composizione ...
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MAGAGNI, Girolamo (detto Giomo del Sodoma)
Alessandro Cosma
Nacque a Siena nell'ottobre del 1507 da Francesco "de Magagnis" e da sua moglie Caterina (Milanesi, in Vasari, p. 409). Cominciò a lavorare [...] Milano 1984, pp. 16, 94; P.A. Riedl - M. Seidel, Die Kirchen von Siena, I, 1, München 1985, p. 259; Da Sodoma a MarcoPino. Pittori a Siena nella prima metà del Cinquecento (catal., Siena), a cura di F. Sricchia Santoro, Firenze 1988, pp. 142-146; P ...
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DI NAPOLI, Cesare
Francesca Campagna Cicala
Nato, secondo il Grosso Cacopardo (1821), nel 1550, della sua vita e della sua attività artistica si sa ben poco, se non che fu molto probabilmente messinese, [...] drammaticamente caricate, desunzioni cui non è forse estranea una conoscenza, mediata sempre tramite il Guinaccia, dei modi di MarcoPino. D'altra parte in questo dipinto si rivelano anche quelle che sono le caratteristiche più evidenti delle due ...
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CATALANO (Catalani), Gian Domenico
Pina Belli D'elia
Nato a Gallipoli (Lecce), operò come pittore tra il 1604 e il 1628. Queste, in sintesi, le sole notizie accertate su colui che fu senza dubbio il [...] vena cupamente pietistica e perseguirà più gradevoli effetti innestando sul più remoto sostrato nuovi apporti dal Curia, da MarcoPino e infine dal Borghese e dall'Imparato; frutto di rinnovati fuggevoli contatti con l'ambiente napoletano o più ...
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BUONO, Silvestro
Oreste Ferrari
La fisionomia di questopittore, che era attivo a Napoli intorno alla metà del secolo XVI, è stata ricostituita di recente, per merito essenziamente di F. Bologna il quale [...] B. in S. Gregorio Armeno), più che maestro del nostro artista.
Ancora negli ultimi decenni del sec. XVI, dopo che MarcoPino ebbe importato a Napoli modi pittorici più aggiornati, al corrente dei recenti sviluppi del manierismo romano d'ascendente ...
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DE VANIS, Iacopo (Giacomo)
Massimo Guastella
Non si hanno notizie né biografiche né della formazione di questo pittore attivo a Brindisi tra il 1559 ed il 1570.
La prima opera rintracciabile del D., [...] "Nobbilis Jacobus de Vanis de Brundisio pinxit 1570".
Nel dipinto si nota la conoscenza del tardomanierismo di MarcoPino, insieme con "cadenze settentrionali" bassanesche e savoldesche (si veda, del pittore bresciano, l'analogo soggetto della ...
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BONASTRI (Buonastri), Lattanzio
Silvia Meloni Trkulja
Le poche notizie che abbiamo della vita e delle opere di questo pittore, nato a Lucignano (Val di Chiana) verso la metà del Cinquecento, ci vengono [...] da Siena, Roma 1909, pp. 80, 86 n. 30; R. Longhi, Il soggiorno romano del Greco, in L'Arte, XVII (1914), pp. 301-303; E. Borea, Grazia e furia in MarcoPino, in Paragone, XIII (1962), 151, p. 43; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, IV, p. 274. ...
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lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate condizioni (pianto; stati infiammatorî...
mugolio
mugòlio s. m. [comp. di mugo e olio]. – Nome commerciale (propriam. marchio depositato) di un olio essenziale estratto dai rami giovani del pino mugo, usato in terapia come balsamico delle vie respiratorie.