COMERIO, Filippo (Carlo Filippo)
Renzo Mangili
Nacque a Locate (od Locate Varesino, prov. di Como) il 1° maggio 1747 da Agostino e da Maria Antonia Castiglioni. La sua iniziazione alla pittura avvenne [...] , in strada del Pontaccio, 1992 (parrocchia di S. Marco); da qui partirono nel '13 per ignota destinazione; vi ritornarono nel 1816. Nel corso di tale anno, nella sua città, il C. restaurò gli affreschi di B. Roverio nelle volte del presbiterio e ...
Leggi Tutto
BIRAGO, Giovanni
Roberto Zapperi
Nacque in data imprecisata nella seconda metà del sec. XV, da Guidazzo e Caterina di Lancellotto Reina. Abbracciò il mestiere delle armi e militò nell'esercito francese. [...] sua costante devozione alla corte di Francia. Quando nel 1526 Margheritadi Foix venne ai ferri corti col suo secondogenito, Giovanni Ludovico, che si era dichiarato per Carlo V, lo fece arrestare e rinchiudere nel castellodi "Revelo" proprio dal B ...
Leggi Tutto
FLORIO, Giacomo
Giuseppe Gullino
Nacque ad Udine, probabilmente nel 1465, figlio unico di Nicolò di Florio da Spalato, e diMargherita Onesti di Nicolò.
La famiglia era di modeste origini, ma non disagiata: [...] F. veniva ascritto al Consiglio della città, ed il 18 ag. 1496 otteneva la carica di avvocato fiscale: gli emolumenti non , nella tomba da lui fatta costruire nella chiesa di S. Maria del Castello.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Collegio ...
Leggi Tutto
DOLCIBELLI (del Manzo, Mangio), Benedetto
Alfonso Garuti
Nacque a Carpi (prov. di Modena) da Michele e da madonna Zilia da Forlì. Non si conosce la data precisa per la mancanza dei registri battesimali, [...] Nicolò, e del commento di Scoto al secondo libro delle Sentenze di fra' Graziano da Brescia, anch'egli strettamente legato al principe di Carpi, ma a spese del medico Alberto da Budrio.
Due anni dopo, nel 1508, nel castellodi Novi, presso Carpi, il ...
Leggi Tutto
GOTTA, Salvatore
Massimiliano Manganelli
Nacque il 18 maggio 1887 a Montalto Dora, presso Torino, da Vincenzo, magistrato, e da Luigia Pavese.
La famiglia apparteneva alla buona borghesia locale e quella [...] (diretta da O. di una donna che ha ucciso, 1950; Domani a te, 1950; Tre mondi, 1951; Tempo della regina Margheritadi Bard, Bologna 1958; Il castellodi Montalto, 1958; Un anno nella piccola città, 1958; Orgasmo, 1959; Ivrea e il Canavese nell'opera di ...
Leggi Tutto
TECCHIO, Sebastiano
Eva Cecchinato
TECCHIO, Sebastiano. – Nacque a Vicenza il 15 agosto 1844 da Sebastiano e da Giuseppina Verona.
Cresciuto in una famiglia di spiccati sentimenti patriottici, conseguì [...] città d’adozione e qui cominciò a farsi spazio nella vita pubblica all’interno di un contesto molto particolare, caratterizzato da uno scarso tasso didi Dorsoduro e Castello Sbordone, Nella Repubblica di Santa Margherita. Storie di un campo veneziano ...
Leggi Tutto
CHIARAMONTE (Chiaromonte), Andrea, conte di Modica
Salvatore Fodale
Di, nobile famiglia siciliana, nel marzo del 1391 succedette a Manfredi (III) Chiaramonte nella titolarità delle contee di Modica, [...] da Artale d'Alagona nel castello vecchio di Lentini, da dove furono poi tradotti prigionieri a Catania insieme con la loro madre. DiMargherita duca prese poi possesso della città e conferì a Bernardo Cabrera la carica di ammiraglio del Regno.
Il ...
Leggi Tutto
LOSCHI, Bernardino
Barbara Corradi
Figlio del pittore parmense Iacopo d'Ilario e di Lucrezia De' Grossi, nacque probabilmente a Parma, in data non nota che va collocata intorno al 1460. Entro l'inizio [...] Margherita Dolcibelli; il 23 genn. 1505 faceva testamento, chiedendo di essere sepolto nella chiesa di S. Nicolò di sua città (catal., Carpi), a cura di G. Fabbrici - M. Rossi, Correggio 2001, pp. 65 s., 69; E. Svalduz, Dacastello a "città". Carpi ...
Leggi Tutto
CONTI, Bernardino
Sandra Olivieri Secchi
Figlio di Nicolò e Margherita Lisca, nacque a Padova tra il 1440 e il 1450, terzo di cinque fratelli (Naimiero, Antonio, Ludovico e Francesco), in una delle [...] da Carrara il Giovane affidò la procura generale di tutti i propri beni; Antonio, figlio di Naimiero. Questi si distinse nella lotta contro i Veneziani alla difesa del castellodi direttamente dai banchi di quel Consiglio della città, cui, in ...
Leggi Tutto
LANINO
Alessandro Serafini
Di questa famiglia di pittori, attivi a Vercelli nel corso del XVI e XVII secolo, si hanno notizie quasi esclusivamente sui tre figli di Bernardino: Cesare, Pietro Francesco [...] (ibid., p. 234). La sua discreta posizione è confermata da un atto del Consiglio di Vercelli del luglio 1586 che esentava Cesare dall'estimo perché pittore della città (ibid.). L'anno successivo dipinse diciotto armi per i funerali del vescovo ...
Leggi Tutto