BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] degli Arienti, allo Straparola e al Molza); tutt'altro che dimostrato il suo debito verso l'Heptaméron diMargheritadiNavarra; di gran lunga più importante invece il ricorso agli storici, ai cronisti, ai viaggiatori antichi e moderni (Erodoto ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] , allontanarsi da Parigi. Poté poi ritornare grazie a MargheritadiNavarra, ma solo per poco; si rifugiò quindi ad processato, arso, e invano si levò la protesta del Castellion e di altri. C. riprese forza: i libertini, sconfitti già nelle elezioni ...
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Figlio (1153-1189) di Guglielmo I, gli successe nel 1166; dopo aver aderito alla Lega lombarda (1176) stipulò una tregua con l'imperatore Federico I Barbarossa (1177). Sostenitore dell'avvio della terza [...] al padre (1166), rimanendo cinque anni sotto la tutela della madre MargheritadiNavarra. Aderì alla Lega lombarda contro Federico Barbarossa fiancheggiando l'opera di papa Alessandro III. Sconfitto a Carsoli (1176), prese parte alle trattative ...
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Uomo d'arme e letterato (m. 1541); primogenito di Giano II (v.) doge di Genova, e di Alda o Aldobella Leca di Corsica, seguì il padre a Venezia e intraprese la carriera delle armi al servizio prima di [...] poi del Piemonte. Diplomatico e architetto militare, si dilettò anche di studî umanistici: protesse infatti M. Bandello, scrisse un Carmen in onore della regina MargheritadiNavarra e fu amico di P. Aretino. Esule dopo il 1528, diede origine al ramo ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] Sorbona si cercava continuamente ogni mezzo per perseguire Le F., del quale si condannava anche la revisione critica cui aveva sottoposto alcune agiografie medievali; l'umanista allora si trasferì a Nérac (1529-30), protetto da MargheritadiNavarra. ...
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Scrittore (n. Arnay-le-Duc, Borgogna, 1510 circa - m. 1544 circa). Fu cortigiano diMargheritadiNavarra e amico di Étienne Dolet; partecipò alla cultura del suo tempo con alcune traduzioni dal greco [...] e morali. Fautore della Riforma, collaboratore di Calvino, difensore di Marot sospettato di eresia per la sua traduzione dei ), la sua opera più importante, sono una negazione razionalistica di ogni religione: il libretto, che rasenta l'ateismo e ...
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Tipografo, editore e libraio (Lione 1504 - ivi 1564), imprimeur du roi dal 1559. Iniziò la sua attività nel 1542, associandosi nel 1547 con Guillaume Gazeau. Erudito e umanista, secondo la migliore tradizione [...] lionese, T. diede autori antichi e moderni in edizioni accuratamente stampate e filologicamente corrette (Dante, 1547; MargheritadiNavarra, 1547; Vitruvio, 1552; Froissart, 1559-61). Per le edizioni illustrate T. si valse dapprima dell'opera ...
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Fu creato connestabile dal re normanno Gugliemo I (metà sec. 12º), cui aveva salvato la vita nella congiura del marzo 1161. Morto nel 1166 Guglielmo I, ebbe grande influenza nel consiglio reale durante [...] la reggenza della regina MargheritadiNavarra. Capo del partito militare, nominato dalla regina conte di Molise, la sostenne contro le pretese del conte di Gravina. Grazie all'aiuto della regina, R. divenne membro del consiglio dei dieci "familiari ...
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Poeta e scrittore francese (Parigi 1492 circa - Digne 1568). Protetto e pensionato diMargheritadiNavarra, vescovo di Digne dal 1553, si dedicò soprattutto allo studio di Platone, di cui adattò in versi [...] francesi il Convito (L'androgyne, 1542); all'ideale dell'amore puro s'ispira la sua opera più nota, il trattato La parfaicte amye (1542), che mostra come amore e honnesteté possano andare d'accordo, anzi che l'amore è fonte di virtù. ...
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Pittore e incisore (Berna 1745 - ivi 1801). Formatosi a Parigi presso J.-G. Ville, cominciò a dipingere ritratti e quadri di genere; collaborò alle celebri Suites d'estampes pour servir à l'histoire des [...] moeurs et costumes des Français dans le dix-huitième siècle e illustrò l'Heptaméron diMargheritadiNavarra. Tornato a Berna (1773), si dedicò a vivaci scenette di genere. ...
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